lunedì 17 maggio 2010

INDIMENTICABILI !!!

Beh, che dire? Cerchiamo di ricordarcelo bene, questo scudetto. Già tra un anno potrebbe essere una semplice riga lungo un albo d'oro, e per noi una semplice tacca della nostra gloriosa storia. Mentre sarebbe bene tramandarlo - almeno tra noi, che possiamo capire - come uno scudetto inimmaginaible perchè accidentato, sudato, complicato. Soprattutto, uno scudetto conquistato contro tutto e tutti. No, non è una tautologia. Non è solo il risultato logico di un torneo all'italiana, dove partecipano in venti ma vince uno solo. No, è stato uno scudetto che all'Inter è stato conteso in tutti i modi, e non solo - anzi, forse solo per una minima parte - dalle diciannove avversarie convenzionali. Chissà, l'anno prossimo potrebbe essere pure peggio. Ma intanto potremmo accontentarci di fissare questa misura al termine di una stagione in cui l'asticella è stata alzata di tanto così. Del resto tutte quelle lacrime versate a Siena - dall'apparentemente incorruttibile Mourinho in giù - sono state la prova di quanto sia stata difficile questa annata e di quanta pressione avversa ci fosse. Ci dispiace per gli altri, diciamo così. Il loro problema è che quest'Inter è fantastica, nel suo complesso e nei suoi singoli. Uno squadrone clamoroso che - come questo scudetto - sarebbe bene fissassimo nella memoria. Così come i volti di Moratti e di Mourinho, i solo sorrisi e i loro pianti, i loro compleanni e i loro traguardi. Fissiamoci tutto nella memoria, perchè così bene sarà difficile stare.

E il privilegio di vivere questa stagione che non finisce mai, insomma, dove vogliamo metterlo? Lo capite quanto siamo fortunati? A piccoli passi, senza tregua, siamo arrivati al 17 maggio. La Coppa Italia conquistata in casa dell'altra finalista, uno scudetto che vale almeno doppio, e tra cinque giorni la finale di Coppa dei Campioni. A due terzi del cammino, a due titoli già i saccoccia, possiamo dire di non essere stati sognatori a chiedere tutto, a pretendere tutto. E' un'avventura meravigliosa e non è ancora finita. Grazie Campioni, ma non fermiamoci qua. C'è ancora un impegno da onorare. Questa cosa di pretendere, sognare, sbilanciarsi, fantasticare eccetera eccetera è frutto di una combinaziona rara. Noi ci siamo ancora in mezzo. E io sono ancora disposto ad ammazzarmi di birre a El Bocho, guardando ad libitum il rullo di Sky Sport 24, come rituale in cui svaporare le tensioni. Sono stravolto ma vorrei che non finisse mai. Ciondolo ma voglio arrivare al finish. Campioni, vamos a Madrid, e vada come vada. Una primavera così chissà quando ci ricapita.

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