venerdì 30 ottobre 2009

Inter vs Palermo 5 - 3, è vietato distrarsi!

Fonte: C'èSolol'Inter

Incredibili, mirabolanti emozioni al Meazza, dove dopo aver salutato ed accolto con affetto “l'Uomo Ragno” Walter Zenga, simbolo per tutti i tifosi Nerazzurri, l'Inter cosciente di poter allungare sulle inseguitrici, parte subito determinata a conquistare i tre punti e nel primo tempo mette al tappeto il Palermo segnando 4 reti, grazie ad uno straripante Balotelli.
Il Palermo non ci sta, nell'intervallo Zenga sprona i suoi, che reagiscono e segnano 3 goal in 18 minuti, rimettendo in discussione il risultato. Ci pensa Milito, al rientro dopo l'infortunio, a mettere il sigillo del definitivo 5 a 3, a chiudere una partita spettacolare, ma con diversi errori difensivi sia dall'una che dall'altra parte.

Il primo ed il secondo tempo sono state due partite completamente differenti, nella prima frazione di gioco l'Inter ha dominato il Palermo creando occasioni a raffica, tanto che il 4 a zero poteva anche stare stretto. Fuori StraordiMario, l'Inter si rilassa e nonostante nell'economia di una partita si possa verificare una percentuale fisiologica di errori, quelli commessi in fase difensiva dall'Inter, nella seconda frazione di gioco, sono “orrori” che hanno rischiato di compromettere un risultato già acquisito.

Va detto che la reazione Palermitana è stata veemente, volevamo gestire il rassicurante vantaggio, ma il loro 4-3-3 e la loro determinazione, ci hanno sorpresi. Senza Balotelli ed Eto'o, entrambi usciti per infortunio, abbiamo comunque trovato il giusto assetto con Milito unica punta ed un centrocampo più folto con l'innesto ed il ritorno in campo di Motta.

Il goal del 5 a 3 conclusivo, arriva dai piedi di Maicon, autore di una partita degna del suo nome, che si scrolla dalle spalle le critiche piovute nelle ultime partite, servendo a Milito un pallone facile facile, se ci si trova nel posto giusto e ci si muove nei tempi giusti. Milito torna e segna!

Balotelli ripete la prestazione di Genova, un primo tempo esaltante, due goal e un rigore netto procurato da una sua giocata in area, giocatore di qualità enormi, che mette tenerezza quando bisticcia con Eto'o per voler tirare il rigore, testardo come un bimbo.

L'Inter è una squadra per tifosi dal cuore forte, lo sappiamo bene, ma devo ammettere che, come Mourinho, anch'io mi sono arrabbiato sul goal del 4 a 3 che ha riaperto una partita considerata già chiusa e ci ha costretti a soffrire e a reagire in fretta per evitare una beffa, che sarebbe stata amarissima.

Non credo che l'approccio timido alla partita, da parte di Santon, subentrato ad un buon Chivu, si possa ritenere unica causa di un black-out difensivo durato una ventina di minuti. Le cause vanno ricercate nella capacità di rimanere concentrati anche con la partita saldamente in pugno, ricordando che nel calcio tutto è possibile e che 45 minuti sono un margine di tempo sufficiente a chiunque per ribaltare un risultato. Questo ci servirà sia come promemoria per mantenere alta l'attenzione, sia nei momenti più bui, quando tutto sembrerà perso ci ricorderemo di questo Palermo, della sua grinta e del suo coraggio, qualità trasmesse alla squadra da Walter Zenga!.


Inter vs Palermo non è stata solo una partita emozionante, ma è stata “la” partita n.400 per il vice-capitano Ivan Ramiro Cordoba, con la maglia dell'Inter, la partita n.300 per Deki Stankovic in Serie A e la presenza n.447 per il nostro Capitano, che di fatto diventa il secondo calciatore per numero di presenze, nella storia dell'Inter nel massimo Campionato.

Adesso concentrati verso Livorno, ultima tappa Italiana sulla strada che porta verso Kiev...

lunedì 26 ottobre 2009

Al tecnico viola il Premio Facchetti

Fonte: LaGazzettadelloSport.it

MILANO Cesare Prandelli ha vinto il Premio Internazionale Giacinto Facchetti-Il bello del calcio, giunto alla 4a edizione e istituito dalla Gazzetta dello Sport per ricordare il capitano dell' Inter, della Nazionale e presidente nerazzurro scomparso il 4 settembre 2006. Premiazione lunedì prossimo a Milano, in Sala Buzzati (ore 12), presso la sede della Gazzetta. Saranno presenti la famiglia Facchetti, Gianni Petrucci, presidente del Coni, Giancarlo Abete, presidente della Federcalcio, Maurizio Beretta, presidente della Lega Calcio, Massimo Moratti, presidente dell' Inter, e altre personalità del mondo sportivo. A Prandelli - scelto dalla giuria composta da Gianfelice Facchetti, Gianni Petrucci e Carlo Verdelli - saranno consegnati una scultura in bronzo di Stefano Pierotti e un assegno di 10 mila che il tecnico della Fiorentina devolverà alla Fondazione Umberto Veronesi. Nel 2006 è stato premiato Julio Gonzalez, giocatore paraguaiano del Vicenza vittima di un grave incidente stradale; nel 2007 Younes Mahmoud Khalef, capitano della nazionale irachena vincitrice della Coppa d' Asia; nel 2008 Paolo Maldini.

mercoledì 21 ottobre 2009

Zanetti: "Abbiamo fatto il possibile"

Fonte: Inter.it
Martedì, 20 Ottobre 2009 23:02:11
[FOTO Martedì, 20 Ottobre 2009 23:02:11]

MILANO - Javier Zanetti, eletto uomo partita da Sky Sport, commenta il risultato ottenuto nella gara contro la Dinamo Kiev: 'Credo che l'Inter abbia fatto di tutto per cercare di cambiare questa gara che era iniziata male. Abbiamo creato tutte le occasioni possibili per poter vincere, ma ora non dobbiamo fermarci, dobbiamo lottare per vincere tutte le prossime partite'.
La Dinamo Kiev si è dimostrata una squadra di qualità, in grado di creare pericoli, ma questo non stupisce il capitano nerazzurro: 'L'avversario non ci ha sorpreso, ci aspettavamo una squadra così forte ma, ripeto, noi abbiamo fatto di tutto per cercare di vincere questa partita'.
E ora si guarda al futuro, alla sfida di ritorno contro la Dinamo: 'A Kiev servirà un solo risultato, ma noi scendiamo sempre in campo per vincere, solo che oggi proprio non ce l'abbiamo fatta'.

giovedì 8 ottobre 2009

Vuoi sentire la mia storia? InterCampus su SportWeek

Sul numero 35 di Sport Week in uscita con la Gazzetta c'è un servizio dedicato alla Coppa del Mondo di Inter Campus. Nei porssimi giorni inseriremo le pagine on-line.
Nel frattempo è possibile vedere un video (Vai al video)

martedì 6 ottobre 2009

L'Inter ci mette il “carattere” e Sneijder accende la luce!

Fonte: C'èSolol'Inter

Inter vs Udinese 2-1
Alla vigilia di questa partita ho vissuto sensazioni contrapposte, cosciente di quanto scritto da Andrea, nel precedente post "I bianco-neri rumpa i bàl", sapevo che l'Udinese è squadra storicamente ostica, ma la sensazione di ottimismo per un risultato positivo era un contraltare basato sulla forza della fiducia riposta nei nostri ragazzi, in controtendenza con i timori che avevano caratterizzato l'ambiente nerazzurro dopo la sconfitta con la Sampdoria in campionato ed il pareggio sofferto con il Rubin in Champions League.
L'Inter inizia bene, detiene il pallino del gioco ed il ritorno di Sneijder (il migliore in campo) tra le linee da più vivacità alla manovra offensiva, offrendo più opzioni alle punte Milito ed Eto'o che non possono contare sull'apporto di Maicon squalificato. Quando Stankovic, servito da Eto'o in profondità, trova un diagonale imparabile all'incrocio dei pali e porta l'Inter in vantaggio, l'ottimismo puramente empirico sembra farsi più concreto, ma il calcio è imprevedibile e passano solo cinque minuti, tra la gioia del goal e il passaggio smarcante di Inler, che si libera della marcatura di Cambiasso e serve Di Natale, il quale, approfittando della sbavatura difensiva, si trova in gioco alle spalle dei centrali Lucio e Samuel e deposita in rete il goal del pareggio spazzando via le labili sicurezze che mi ero creato.
La sensazione è sempre la stessa, l'Inter gestisce il pallino del gioco, ma fatica a sfondare la difesa avversaria; un pizzico di sfortuna nei rimpalli a volte, ma l'impressione è che la manovra sia troppo lenta e permetta sempre alla difesa di piazzarsi a copertura della porta lasciando così pochi spiragli ed obbligandoci a manovrare intorno all'area sovrappopolata di maglie bianconere. Senza poter contare su Milito, nuovamente infortunato (probabile stop di un mese), Eto'o ci prova in tutti i modi, in area dribblando uomini come birilli, ma non riuscendo a concretizzare e come assist-man per i compagni, che però non sono fortunati, vedi colpo di testa di Muntari, solo davanti alla porta con pallone che ancora attraversa le galassie alla ricerca di una meta precisa. Solo Stankovic, ci prova dal limite, ma Handanovic respinge e ancora Muntari non ne approfitta spedendo un'altro pallone alle stelle. Nel tentativo di agguantare una vittoria vitale più per il morale che per la classifica, l'Inter deve però contenere le ripartenze di un avversario che imposta manovre precise e rapide e che trova in Di Natale un finalizzatore molto pericoloso (9 reti in 7 giornate). Proprio Di Natale si trova a tu per tu con Cesar ad un solo minuto dal 45esimo, ma l'Acchiappasogni compie un miracolo dei suoi e ci salva dalla beffa che già avevamo subito con la Sampdoria.
La partita sembra destinata ad un pareggio, dopo aver perso la voce per incitamento e qualche chilo per la tensione, si comincia a pensare che ormai andrà così e ringraziare il cielo.
I nostri ragazzi però non sono d'accordo e mostrano a tutti quello che noi Interisti avevamo auspicato, “carattere” e voglia di non mollare, crederci sempre, fino alla fine e mentre tutti ci stavamo preparando ad un post partita amareggiato, Eto'o, sempre lui, serve Sneijder in area, l'olandese lascia partire un cross rasoterra che sembra destinato dalla parte opposta della porta dove sta sopraggiungendo Suazo, ma la palla è ben “tagliata”, inganna difensori e portiere e si infila nella rete per il goal vittoria, che giunge al 93esimo minuto.
Una esplosione di gioia, fuochi d'artificio che illuminato i sorrisi, Sneijder ha acceso la luce e l'Inter festeggia tre punti preziosi, come testimonia l'esultanza di Mourinho, che a pugni chiusi e lingua tra i denti, corre lungo il margine del campo; l'immagine di chi si libera di un peso, di chi si scrolla i gufi dalle spalle e si prende la sua rivincita.

L'arbitraggio è risultato scadente, non dico di parte, ma davvero impreciso e se Sneijder non avesse segnato, molto probabilmente saremmo qui ad imprecare per un rigore nettissimo ai danni di Balotelli, come sottolineato da Mourinho nel post partita.

L'Inter ha giocato bene, una partita grintosa ed ordinata, al cospetto di un'Udinese che non meritava una sconfitta, così come accaduto a noi a Genova, ma si ritrova senza neppure un punticino ed ha tutta la mia comprensione, seppur consapevole che il nostro carattere ha fatto la differenza e questa volta ci premia per la costanza e l'impegno che i nostri ragazzi, nonostante le difficoltà, mostrano sempre.

Per quanto felice di una vittoria che sembrava ormai sfumata, non posso esimermi di pensare a Muntari, al suo viso affranto, deluso, quando sostituito con Suazo è uscito dal campo. I fischi a lui indirizzati, anche se in parte offuscati dagli applausi dei tifosi coerenti e dai gesti di coraggio dei suoi compagni, che ne hanno comprese le pene, sono incomprensibili per un giocatore che ha dato il massimo contributo, trovandosi sempre al posto giusto nel tentativo dì regalare a noi tifosi la gioia del goal. E' vero, Muntari ha commesso qualche errore, certamente la qualità non alberga nei suoi piedi, ma il suo coraggio, il suo impegno meritano tutta la nostra stima e i nostri applausi. Chiunque lo abbia fischiato, gesto controproducente oltre che ingrato e stupido, non merita di essere considerato tifoso, guardatevi allo specchio e se vi riesce vergognatevi un pò!

Muntari uno di Noi! AVANTI INTER!!!
Sergio

giovedì 1 ottobre 2009

INGUARDABILI (ma se Atene piange Sparta non ride...)

Fonte: Inter Club Sarno

RUBIN-INTER 1-1

In queste serate cosi' insulse,dove sarebbe facile cadere nel vortice della maggioranza dei commenti(tutti negativi) nei confronti della prestazione della nostra squadra a Kazan, nelle quali parlare di quanto sia stata flebile la prestazione di Eto'o,oppure di Balotelli,o di un Cambiasso moviola,con un Maicon altalenante.Ebbene ,io vorrei soffermarmi su cio' che di positivo,lontanamente positivo,possiamo intravedere...Una squadra molto veloce ,sicuramente piu' in forma di noi,nel clou del proprio campionato,ci ha messo in difficolta' i primi dieci minuti. Dopo il gol c'e' stato un gioco piu' equilibrato,ma si sentiva pesantemente l'assenza di Milito,di Sneijder,o almeno di qualcuno che ne facesse un gioco lontanamente somigliante.Cosi' come si e' sentita l'assenza di Tiago Motta,o di Muntari...Ma questo perche' parecchi nostri elementi hanno subito un black out...Dal momento in cui Balotelli e' stato espulso siamo stati costretti a rivoluzionare il progetto iniziale...A me non va di salire sul carro dei denigratori...Bisogna guardare avanti e stringerci uniti in un abbraccio chilometrico attorno a questa squadra e a questo tecnico,che ha gia' i suoi problemi con la stampa provocatrice...D'altronde l'innesto dei nuovi elementi sta portando i problemi classici di una squadra in ricostruzione,e ci vorra' del tempo...Abbiate fede...Intanto possiamo assistere alla debacle definitiva di una squadra allo sbando da ormai tempo immemore,la terza squadra di Milano,dopo l'Inter e le riserve dell'Inter...Quanto ai Gobbi,la solita prostituzione intellettuale definisce la loro prestazione (0-0 col Bayern),come un i,presa epica...Appuntamento a Sabato...