mercoledì 30 giugno 2010

L' Aquila, un sorriso da Inter Campus

Fonte: Gazzetta.it articolo di Taidelli Luca

E' pronto il campo polifunzionale. Sarà un punto di ritrovo per i ragazzini

MILANO C' è un' Inter di cui si parla poco, ma che vince anche più della prima squadra. Il presidente è sempre un Moratti, Carlotta, figlia di Massimo, che coordina Inter Campus da pochi mesi, ma con grande energia. Domenica vincerà l' ennesimo scudetto della solidarietà. La consegna a Villa Sant' Angelo, paesino de L' Aquila, raso al suolo dal terremoto nell' aprile 2009. Nessun trofeo, ma un campo polifunzionale che funga da punto di aggregazione per i ragazzini di questa terra sfortunata in cui Inter Campus era accorsa subito dopo il dramma. Coinvolte anche San Gregorio e Fossa, i cui piccoli eroi sono appena tornati da una vacanza a Pinzolo. Sì, proprio la sede del ritiro della Juve. Ventidue paesi Un' eccezione, quella italiana, perché Inter Campus opera da dieci anni nelle realtà più disagiate del mondo e domani inaugurerà gli ultimi progetti, in Venezuela e Ungheria. Iniziative senza fini di lucro o scouting di baby talenti. Anzi, ad ispirare Massimo Moratti fu proprio l' idea che non si può sradicare i bimbi dalla propria realtà, ma va data loro la sensazione di avere nell' Inter un amico stabile. Perché Inter Campus opera in 22 paesi del mondo con scuole calcio che restano per sempre. Ammessi i bambini dagli 8 ai 14 anni, limite dell' istruzione obbligatoria ma pure inizio della tesserabilità in un club. Il patto è chiaro. Vi diamo una maglia nerazzurra e un campo dove giocare se ci presentate la vostra pagella. Chi non studia, non entra. In una favela di Rio, l' 80% dei ragazzini in questo modo ha capito che la scuola non era poi così tremenda... Lista d' attesa La lista d' attesa si è fatta interminabile. Il metodo è unico, ma adattato alle varie realtà, appoggiandosi sempre a partner locali. Ci si è scontrati con l' esigenza di sminare un campo in Bosnia, con la diffidenza verso i militari italiani in Libano, con un proprietario che in Camerun ha concesso il terreno, ma a patto che non venisse sradicato un mango. E' un lavoro, quello di Inter Campus ormai riconosciuto dalle Nazioni Unite. Attorno ai partner che vestono di nerazzurro, anche nelle situazioni più difficili, è facile che istituzioni di natura diversa, proprio attraverso quest' attività, inizino a comunicare fra di loro. Inter Campus non ha preclusioni e non ne incontra. Come a Cuba o in Iran, dove la realtà italiana meglio accettata è quella nerazzurra. Prima squadra Una realtà cui partecipano, con discrezione, anche i giocatori. Figo è nel cda, Toldo, che domenica sarà a L' Aquila, appena entrato con un importante ruolo da definire. In Argentina ci si appoggia a Pupi, la fondazione di Zanetti. Dopo essersi rotto la testa, Chivu è guarito più in fretta grazie al libro pieno di auguri dei bimbi di Inter Campus Romania. Nessun trofeo in bacheca, ma cuori pieni di belle cose.


giovedì 24 giugno 2010

Primo (ma non si sa se altri ne seguiranno...) Torneo Settima Generazione antirazzista.

Giornata-torneo di domenica 11 luglio 2010.
Il luogo è il campo di Naggio - Grandola e Uniti
Le squadre partecipanti sono 6: A-B-C-D-E-F e disputeranno le eliminatorie al mattino dalle 9 alle 13.30 secondo il seguente schema: A-B; A-C; B-C; D-E; D-F; E-F.
Le finali si disputeranno al pomeriggio, a partire dalle 16.30 fino alle 19, secondo il seguente schema:
quinto/sesto posto tra le terze classificate
terzo/quarto posto tra le seconde classificate
primo/secondo posto tra le prime classificate.
Le squadre dovranno essere formate da 6 giocatori.
Sono ammessi cambi veloci nel corso della partita che avrà una durata di un quarto d'ora per tempo (45 minuti in tutto, intervallo compreso).Il sorteggio è a cura del comitato organizzatore e verrà comunicato in seguito.
Ad ogni squadra si richiede un contributo di 50 euro che andranno a costituire un monte premi unico destinato alla squadra vincitrice del torneo che potrà servirsene per finanziare un progetto a sua scelta.
I progetti verranno presentati dai capitani all'inizio del torneo.
Ogni squadra dovrà anche mettere a disposizione un pallone, mentre le magliette verranno fornite dal comitato organizzatore.
Squadre partecipanti:
CORSARI SOMALI capitano Andrea
CLAN DEI CANNOLI capitano Gianni
VECCHIA GUARDIA capitano Mario
MATO GROSSO capitano Pingi
SENEGALESI capitano Davide
BALA PERDIDA capitano Marcello
NB: si intende "capitano" il responsabile della squadra, poi sul campo è concesso abdicare...
Altre info:
Lo spirito della giornata è offrire un'occasione di incontro, di scambio, di divertimento all'insegna dell'antirazzismo e dell'amicizia fra i popoli e le persone. Invitiamo i partecipanti a portarsi la famiglia, i bambini e gli amici, facendosi carico di un'informazione capillare. Anche le cibarie e le bevande verranno messe a disposizione dai partecipanti e dalle loro tifoserie e verranno condivise con tutti gli altri giocatori e sostenitori. Verrà richiesta l'offerta di un euro (a testa, bambini esclusi) al gentile pubblico per il pagamento di eventuali spese. Puntiamo alla consueta formula rifiuti zero, quindi niente piatti, posate o bicchieri usa e getta. Il nostro circolo fornirà un centinaio di piatti, bicchieri e posate, chi lo desidera può portarsi le proprie. Altamente incentivato l'apporto di manifesti striscioni disegni di bambini e quant'altro su tematiche antirazziste da appendere alla recinzione.
In caso di pioggia la manifestazione verrà rimandata ai prossimi Mondiali (2014) o altra data da destinarsi.
Si raccomanda la massima puntualità e un limitato uso delle auto (cerchiamo di ottimizzare!)

venerdì 11 giugno 2010

Mondiali di calcio 2010: preoccupazioni di Amnesty International sui diritti umani in Sudafrica

Fonte: Amnesty International

Violazioni dei diritti umani nel periodo che ha preceduto i Mondiali di calcio

Vi è stato un incremento delle operazioni di polizia nei confronti di venditori ambulanti, cittadini sudafricani senza fissa dimora, rifugiati e migranti che vivono in insediamenti informali o in quartieri poveri ad alta densità abitativa. La polizia si è resa responsabile di irruzioni, arresti arbitrari, maltrattamenti, estorsioni e distruzioni di insediamenti informali. Queste ultime sono state effettuate senza preavviso, predisposizione di un alloggio alternativo adeguato e risarcimento, in violazione delle leggi nazionali che proibiscono gli sgomberi forzati.

I regolamenti istituiti per soddisfare i requisiti richiesti dalla Fifa nelle città sedi dei Mondiali di calcio vengono usati dalla polizia per espellere persone senza fissa dimora e venditori ambulanti dai "siti ad accesso controllato" e dalle zone di esclusione intorno agli impianti sportivi. Le sanzioni per violazione dei regolamenti prevedono fino a 10.000 rand (circa 1100 euro) di multa o fino a sei mesi di carcere.

A maggio i venditori ambulanti hanno dato vita a una protesta di fronte al centro operativo locale della Fifa di Soweto, chiedendo la fine degli sgomberi forzati e la possibilità di continuare a guadagnarsi da vivere svolgendo i loro commerci nei pressi degli stadi di calcio. Altrove, si sono verificati scontri violenti tra commercianti e agenti di polizia, che hanno sequestrato la merce in vendita per ripulire le strade in vista dei Mondiali di calcio.

Violenza xenofoba

Nei primi cinque mesi del 2010 sono stati registrati almeno 11 casi, in cinque province, di attacchi violenti e saccheggi di negozi, soprattutto ai danni di cittadini somali ed etiopi. Questi violenze sono spesso avvenute nel contesto di proteste delle comunità locali contro la corruzione e la mancata fornitura di servizi fondamentali nei quartieri poveri. I migranti e i rifugiati, percepiti come competitori nel campo del lavoro, dell'alloggio e delle opportunità economiche, vengono in questo modo presi di mira nelle proteste. Ad alimentare la violenza è anche un'attitudine xenofoba, che sembra spiegare perché la polizia locale non intervenga rapidamente o, in casi specifici, si sia mostrata connivente con gli aggressori. L'accesso alla giustizia e ai risarcimenti per le vittime è molto difficile.

All'inizio di giugno organismi della società civile sudafricana, Amnesty International e altri soggetti hanno chiesto al governo di prestare urgente attenzione al rischio di possibili violenze xenofobe su larga scala, comprese le minacce fatte ai migranti e ai rifugiati che "dopo i Mondiali di calcio" se ne sarebbero dovuti andare dai loro insediamenti o dal paese.

Il 2 giugno, rispondendo a questo appello, il governo ha annunciato l'istituzione di un comitato interministeriale sugli atti di violenza e le minacce contro i cittadini stranieri e ha promesso un'azione rapida delle forze dell'ordine contro ogni persona che incitasse alla violenza o vi prendesse parte. Amnesty International ha apprezzato questo gesto.

Crimine violento e operazioni di polizia

Le forze di polizia hanno pianificato una serie di misure per la protezione dei tifosi e degli spettatori che si recheranno negli stadi e in altri luoghi di raduno. Amnesty International nutre diverse preoccupazioni riguardo a tali misure.

In primo luogo, le enormi risorse che sono state investite (in larga parte per soddisfare i requisiti della Fifa) per l'organizzazione dei Mondiali di calcio, avranno conseguenze sull'incolumità e la sicurezza dei cittadini sudafricani, soprattutto di coloro che vivono nei quartieri più poveri dove la prevenzione del crimine e l'efficacia delle operazioni di polizia costituiscono già ora una seria sfida. I rifugiati e i migranti, che già non ottengono una protezione adeguata dagli attacchi xenofobi, potranno essere ancora più vulnerabili.

In secondo luogo, la priorità accordata alla protezione dei visitatori può spingere la polizia a un abuso della forza letale contro presunti criminali, in modo non conforme agli standard del diritto internazionale. I piani predisposti per contrastare, in caso di necessità, l'"estremismo locale" e le "proteste" non dovrebbero dar luogo a un uso eccessivo della forza o violare il diritto dei manifestanti a radunarsi in modo pacifico.

Nel 2009, Amnesty International e altri organismi hanno documentato un aumento dei casi di tortura di sospetti criminali nel corso delle indagini, di uso della forza eccessiva contro i manifestanti e delle morti a seguito di abuso della forza letale. Nella provincia del KwaZulu-Natal, negli ultimi due anni, i casi di persone uccise a colpi di arma da fuoco dalla polizia sono aumentati del 47 per cento.

Spese per i Mondiali di calcio

Il Sudafrica sta affrontando complesse sfide socio-economiche e il governo è impegnato a contrastare tassi costantemente alti di disoccupazione, la grave ineguaglianza e il problema della fornitura dei servizi fondamentali alle comunità povere delle città e delle campagne.

Amnesty International non si esprime sulle spese effettuate dai governi per organizzare grandi eventi sportivi. La preparazione dei Mondiali di calcio ha creato alcune opportunità temporanee d'impiego e il miglioramento delle infrastrutture dei trasporti pubblici potrà arrecare benefici nel più lungo termine.

Tuttavia, le proteste delle comunità povere continuano a denunciare che la maggioranza dei cittadini sudafricani è tuttora esclusa dai benefici derivanti dall'organizzazione dei Mondiali di calcio.

I requisiti stabiliti dalla normativa della Fifa, che prevedono ampie zone di esclusione in cui non sono consentite attività economiche informali, sono visti come particolarmente dannosi nel contesto di un paese in cui ampia parte della popolazione basa la propria sopravvivenza sui proventi dell'economia informale.

Uno dei principali obiettivi della campagna di Amnesty International sul Sudafrica è un accesso maggiore e non discriminatorio ai servizi sanitari per l'Hiv, riguardanti prevenzione, trattamento e cure, specialmente per le donne nelle zone rurali interne.

Sebbene il governo abbia recentemente lanciato una nuova iniziativa per combattere l'epidemia dell'Hiv, c'è bisogno della stessa determinazione mostrata nella preparazione dei Mondiali di calcio per superare le difficoltà relative ai trasporti e tutti gli altri ostacoli che si frappongono al diritto alla salute per le donne nelle zone rurali, colpite in modo sproporzionato dall'epidemia.

Amnesty International chiede al governo del Sudafrica di:

  • porre fine agli arresti arbitrari e alle altre violazioni dei diritti umani collegate alla legislazione locale e ai regolamenti derivanti dalle norme Fifa, ai danni dei cittadini sudafricani poveri, in particolare i venditori ambulanti, e dei migranti;
  • avviare un'indagine esauriente e indipendente sulle denunce di violazioni dei diritti umani ad opera della polizia e delle autorità di governo locali e assicurare l'accesso alla giustizia e ai risarcimenti alle persone colpite;
  • assicurare che l'uso della forza da parte della polizia a scopo di mantenimento dell'ordine pubblico sarà sempre proporzionato e in linea con gli standard internazionali sui diritti umani;
  • garantire la rapida applicazione di meccanismi efficaci di prevenzione e di risposta alle emergenze così come di misure adeguate per combattere l'impunità per i crimini commessi contro i rifugiati e altre persone che necessitano di protezione internazionale;
  • accrescere gli sforzi per contrastare le violazioni dei diritti delle donne all'uguaglianza e alla dignità, che costituiscono elementi fondamentali dei programmi di prevenzione e di trattamento dell'Hiv.

Schede del Rapporto annuale 2010 relative ai paesi che partecipano ai mondiali di calcio 2010

giovedì 10 giugno 2010

La vigilia mondiale vista dal Matatu e da Nairobi

Siamo alla vigilia dell’inizio dei Mondiali.

Il Matatu si trova in Malawi e continua l’avvicinamento a Balaka, tanti km macinati ieri (oltre 450) e qualche problema meccanico risolto tempestivamente. L’elettricità scarseggia ancora. Ora in volata fino a Balaka dove il Matatu starà per due giorni ospite di Project Malawi.

Ecco i messaggi della giornata:

Ore 12.19: “Prima sosta dal meccanico xke’ il serbatoio perde. A 3 ore da Kasungu… c***o. Ti faccio sapere.”

Ore 14.32: “Serbatoio riparato. 32 dollari..ripartiamo..”

Ore 19.12: “Arrivati a Kasungu in tardo pome al buio. Trovato unico lodge con posti liberi un po’ fuori budget. Domani Lilonwe incontriamo Caludio (Project Malawi) e poi Balaka”

La tensione della vigilia non si respira nei villaggi del piccolo Malawi.

Nel frattempo a Nairobi (Kenya) sale l’attesa per l’inizio dei mondiali, tutti pronosticano una grande prestazione delle squadre africane (forse mai cosi’ deboli come quest’anno). Tutti pensano che questi sia un momento storico per l’Africa.

Nella “Nairobi bene” il canale sportivo Supersport martella dal satellite: “Once in a lifetime” (una sola volta nella propria vita); sui giornali ristoranti e locali kenyani fanno a gara a chi ha il maxischermo più grande, le radio assicurano una copertura dell’avvenimento 24/7 (24 ore su 24, 7 giorni su 7), la Coca Cola ha disseminato cartelloni pubblicitari ovunque, Safaricom e Zain (compagnie telefoniche) si danno battaglia per offrire il miglior servizio durante la Coppa del Mondo.

Nella Nairobi degli slums, invece, l’attesa è frenetica solo per i “cinema da baraccopoli” dove vedere una partita su panche di legno, stretti in una baracca di lamiera e su un televisore da 22 pollici costerà dai 20 ai 40 centesimi di euro. A Mathare sperano che la Coppa del Mondo possa essere un’occasione per l’Africa per crescere e per dare una diversa immagine del continente. C’è molto orgoglio in ogni Paese africano, forse mai come oggi si può parlare di un’Africa unita, da Algeri a Città del Capo, da Lagos a Nairobi. Un’Africa stretta attorno ad un pallone da calcio.

Quando chiedo pronostici sul possibile vincitore alla gente di Mathare, le risposte sono varie: chi mi conosce mi risponde Italia (forse più per farmi piacere che non per convinzione), gli altri parlano di Brasile, Argentina e Spagna su tutte.

Una certezza: il Matatu tiferà Italia!

Luca Marchina

mercoledì 9 giugno 2010

Campagna Abbonamenti Stagione 2010/2011

Per sottoscrivere l’abbonamento sarà obbligatorio essere titolari della tessera del tifoso “siamo noi”, che sostituirà l’abbonamento, la quale consentirà di accedere alle partite anche in caso di limitazioni per motivi di ordine pubblico.
La tessera “siamo noi” si potrà sottoscrivere presso tutte le agenzie della Banca Popolare di Milano, della Banca di Legnano e della Cassa di Risparmio di Alessandria e al momento della richiesta sarà necessario presentare: 3 foto tessera, documento di identità valido, codice fiscale. La tessera verrà rilasciata a titolo GRATUITO a tutti i soci Inter Club presentando anche la tessera socio CCIC 2009-2010 .
Chi è già titolare di una tessera “siamo noi” dovrà semplicemente farsi caricare l’abbonamento sulla carta già in suo possesso.
Chi sottoscriverà l'abbonamento non solo avrà il posto assicurato alla stadio Meazza per le diciannove partite di Campionato (al costo di dieci), ma potrà anche assistere gratuitamente alle gare di Tim Cup, esclusa l'eventuale semifinale.
Da quest’anno sarà possibile sottoscrivere gli abbonamenti allo stesso prezzo e allo stesso posto per tre campionati, prezzo bloccato in anticipo.
Rimangono le riduzioni al primo anello per le donne, i ragazzi dai 7 ai 14 anni (più precisamente per chi, al momento della sottoscrizione, avrà un’età compresa tra i 7 anni compiuti e i 15 anni non compiuti) e le persone che hanno più di 65 anni.
Le aziende che vogliono intestare abbonamenti a Società dovranno sottoscriverne almeno dieci in un'unica richiesta senza obbligo della tessera del tifoso; nel caso che gli abbonamenti da sottoscrivere siano inferiori alle 10 unità sarà obbligatorio intestarli a persone fisiche in possesso della carta del tifoso.

Per sottoscrivere abbonamenti aziendali, oltre a compilare il modulo aziendale , occorre produrre:
-la visura camerale dell'azienda,
-un documento d'identità del legale rappresentante,
-eventuale delega del legale rappresentante,
-un documento d'identità del delegato e del delegante.

Per sottoscrivere gli abbonamenti dovranno essere comunicati:
- numero tessera del tifoso (Siamo Noi) ricavabile dalla tessera stessa o dalla ricevuta consegnata dalla banca.
- numero abbonamento della stagione sportiva 2009/2010
- settore, fila, posto dell'abbonamento della stagione sportiva 2009/2010
- cognome e nome dell'intestatario dell'abbonamento


Informazioni di servizio:

PRELAZIONE: dal 16 giugno al 9 luglio
VENDITA LIBERA: dal 14 luglio.
ORARI: 9,30-12,30; 14,30-17,30; dal lunedì al venerdì.

volantino prezzi abbonamento