lunedì 16 marzo 2009

Inter-Fiorentina: 2-0, decide Ibrahimovic

Fonte: Inter Club Monopoli


MILANO - Inter-Fiorentina è, innanzitutto, la partita di Javier Zanetti che, stasera, tocca un traguardo storico eguagliando, con 634 partite in maglia nerazzurra, il grande Giacinto Facchetti, ma è anche quella di tutta l'Inter, che dopo aver salutato con onore l'Europa, allo stadio "Meazza" era chiamata a mostrare una grande reazione in campionato. E così ha fatto: l'Inter ha battuto la Fiorentina 2-0, di Ibrahimovic la doppietta che porta i nerazzurri a 66 punti in classifica.

giovedì 12 marzo 2009

Champions League - Manchester United - Inter

Lo United di Ferguson vince 2-0 grazie ai gol di Vidic e Ronaldo, in avvio di primo e secondo tempo. Per l'Inter di Mourinho, invece, solo due legni: Ibrahimovic schiaccia di testa contro la traversa e Adriano gira al volo sul palo. Nerazzurri fuori dalla Champions a testa alta

Il Manchester United avrebbe meritato di vincere la gara d'andata a San Siro. L'Inter non avrebbe meritato di perdere il ritorno all'Old Trafford. Il calcio è strano, ma il verdetto del doppio confronto tra Red Devils e Nerazzurri è giusto: avanti i campioni in carica, semplicemente perché sono più forti. Mourinho per la gara dell'anno mette Balotelli dall'inizio per provare a mettere in difficoltà il macchinoso O'Shea: sarebbe una mossa azzeccata, se non fosse che al 4' lo United è già in vantaggio, perché Vieira si dimentica Vidic sul corner da destra di Giggs e il centrale serbo sottolinea tutto il suo valore sulle palle alte andando a spedire la sfera all'angolino. L'Inter delle ultime uscite europee sarebbe già a rischio tracollo, ma quella di Manchester non è una squadra imbarazzata e lentamente gli uomini di Mourinho prendono campo, dominando dal 25' all'intervallo: Ibrahimovic sveglia i suoi colpendo la traversa di testa, mentre Stankovic costringe Van Der Sar a un tuffo sovrumano su un destro di controbalzo da 30 metri. Dall'altra parte Julio Cesar chiude la porta in faccia a O'Shea, ma è sempre l'Inter a gestire il ritmo, con il fendente dell'ispirato Ibra che esce di un niente al 40', poco prima che Stark fischi la fine di un primo tempo a dir poco spettacolare.

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Mourinho nella ripresa si affida a Muntari, tornando al rombo classico, ma va incontro suo malgrado alla maledizione del minuto numero 4. Al 49', infatti, Rooney va al cross morbido da sinistra e Cristiano Ronaldo si infila come un fulmine tra i centrali nerazzurri, insaccando il 2-0 con la sua solita frustata di testa. Partita in ghiaccio? Non con questa Inter, che butta sul prato dell'Old Trafford il cuore e Adriano (al posto di Stankovic). Van Der Sar abbassa la saracinesca sul sinistro di Cambiasso ma non potrebbe nulla sulla volée sublime dell'Imperatore, cui però viene negata la gioia del gol dalla parte interna del palo (59').


Su questo secondo legno finisce sostanzialmente la partita dell'Inter e il suo sogno europeo, con Julio Cesar che poi dimostra ancora una volta di essere nell'élite dei portieri più bravi del mondo rispondendo ai tentativi di Berbatov, Rooney e Ronaldo. Dopo due minuti di recupero ecco il triplice fischio finale che elimina i Nerazzurri.

1-0 N.Vidic 2'

Attenzione però: l'Inter non è uscita dalla Champions in questa notte dell'Old Trafford, ma piuttosto a seguito delle ultime sconfitte del girone contro Panathinaikos e Werder, due ko inaccettabili che hanno messo sulla strada di Mourinho il Manchester United, la squadra attualmente più forte del mondo. Van Der Sar abbassa la saracinesca sul sinistro di Cambiasso ma non potrebbe nulla sulla volée sublime dell'Imperatore, cui però viene negata la gioia del gol dalla parte interna del palo (59').

Su questo secondo legno finisce sostanzialmente la partita dell'Inter e il suo sogno europeo, con Julio Cesar che poi dimostra ancora una volta di essere nell'élite dei portieri più bravi del mondo rispondendo ai tentativi di Berbatov, Rooney e Ronaldo. Dopo due minuti di recupero ecco il triplice fischio finale che elimina i Nerazzurri.

2-0 C.Ronaldo 49'


venerdì 6 marzo 2009

Uganda: foto su rivista Inter Footbal Club

Pubblico un'e-mail interessante di Ernesto
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Cari soci neroazzurri in attesa delle prossime partite, in cui l'NTER is gioca molto Della sua stagione, sopratutto nell'attesissima trasferta a Manchester dove speriamo di fare una Grande partita così da mettere a tacere tutte le malelingue che si aggirano attorno ad Appiano, ancor più livide dopo Le ultime esternazioni di Mou, il quale a mio avviso forse un pò a calcato la mano ma all'80% a detto cose vere e che molti pensano......
Venendo a noi vorrei segnalarvi il numero di marzo della rivista "INTER FOOTBALL CLUB" sulla quale è presente un servizio, per lo più fotografico, sulle attività di INTER CAMPUS in Africa e quindi anche in Uganda dove noi come Inter club abbiamo contribuito all'arrivo dell'organizzazione.

Ciao a tutti e oggi più che mai...........
FORZA.... INTER !!!!

giovedì 5 marzo 2009

Coppa Italia, Sampdoria - Inter 3-0: Cassano e Pazzini affondano i nerazzurri

Fonte: CalcioBlog


Il risultato che non t’aspetti: la Sampdoria, nel proprio stadio, annienta la corazzata Inter con un perentorio 3-0. Va bene che era Coppa Italia, ma un tonfo simile non ce lo aspettavamo; Cassano e due volte Pazzini trafiggono Toldo durante i primi 45 minuti, passeggiando sulle incertezze colossali della difesa avversaria, che in Rivas ha trovato l’interprete peggiore. Mourinho ha tentato la carta Crespo, come contro la Roma, ed effettivamente l’argentino ha sfiorato il gol più occasioni: un grande Castellazzi e un primo tempo incredibilmente da buttare da parte dei nerazzurri, consegnano ai blucerchiati quasi tutta la qualificazione (Fotogallery).

Per gli ospiti ecco Rivas e Materazzi in difesa, più il rispolverato Maxwell e Toldo tra i pali; si rivedono anche Vieira e Mancini, di punta confermati Balotelli e Adriano; Mazzarri non fa a meno di Pazzini e Cassano in avanti, solito centrocampo a cinque, avanti a Castellazzi il trio Campagnaro-Gastaldello-Raggi. L’Inter parte benino, buon pressing e tenuta di campo, ma dopo otto minuti Rivas ne combina una grossa perdendo palla sulla trequarti: si invola Cassano e di fronte a Toldo piazza il pallonetto per l’1-0. I nerazzurri sono frastornati, la Samp è gagliarda, il genio di Bari Vecchia ispirato; Balotelli in ombra ci prova con una punizione da lontano (alta), così come Rivas (barriera). Toldo smanaccia bene su un cross velenoso di Cassano, quindi arriva il raddoppio blucerchiato.

Angolo battuto da Palombo, tocca Raggi per l’inserimento di Pazzini che di testa sigla il settimo gol (sesto consecutivo) in meno di due mesi con la nuova maglia. E sul finire di tempo, ecco l’ottavo sigillo: ancora Cassano, ancora Rivas, il primo si beve il secondo e la mette profonda dentro dove Padalino colpisce a rete, parata di Toldo e tap-in vincente del Pazzo. Finisce il primo tempo col triplo vantaggio dei liguri, Inter non pervenuta. Nella ripresa, come era ipotizzabile, la squadra di Mourinho torna in campo più attenta e determinata (e con Maicon al posto di Rivas), tuttavia azioni vere da gol non se ne vedono; al 59° però la Samp rimane in 10 per un doppio giallo, sacrosanto, a Gastaldello (secondo cartellino per fallo su Balotelli).

Entra Crespo per Maxwell, si fa male Balotelli (botta contro il palo) e al suo posto ecco Obinna; a seguito dell’espulsione di Gastaldello, Mazzarri effettua il cambio Stankevicious per Pazzini. I nuovi entrati, per l’Inter, vogliono fare bene e infatti Obinna prima e Crespo poi sfiorano il gol (superbo Castellazzi), quindi ancora il Valdanito sfiora l’accorciamento delle distanze ma trova ancora l’opposizione del portiere avversario. Ma è ancora Crespo al 78° a sfiorare la realizzazione: tiro, parata, tiro, parata, anzi miracolo di Castellazzi. E intanto Palombo fa respirare la sua squadra: un fallo da lui subito in attacco fa arrivare alla conclusione, larga, Stankevicious.

Ci prova Muntari, ancora grande il numero uno doriano, quindi esce Cassano per far posto a Bellucci, la gara si avvia alla fine senza grandi scossoni. Doppia ammonizione, prima per Materazzi per proteste, quindi per Zanetti autore di un brutto fallo su Padalino. Con le ultime residue forze Adriano stacca di testa ma colpisce in modo sbilenco, il Ferraris si scalda e aspetta la fine: dopo 5 minuti di recupero Saccani decide che è ora di concludere le ostilità, la Samp travolge l’Inter per 3-0. Due volte la squadra blucerchiata ha eliminato l’Inter in semifinale di Coppa: nel ‘88 e nel ‘94 poi arrivarono due dei quattro successi. Ma c’è un ritorno da disputare, la qualificazione sarà tutta da giocare.

Tabellino e pagelle

SAMPDORIA-INTER 3-0 (3-0)
MARCATORI: Cassano (S) al 9’, Pazzini (S) al 30’ e 42’ p.t.
SAMPDORIA: Castellazzi 7.5; Campagnaro 6 (dal 30 s.t. Da Costa sv), Gastaldello 5, Raggi 7; Padalino 6.5, Sammarco 6.5, Palombo 7, Franceschini 5.5, Pieri 6; Pazzini 7.5 (dal 21’ s.t. Stankevicius 6), Cassano 7.5 (dal 40’ s.t. Bellucci sv) (Fiorillo, Ziegler, Ferri, Dessena). All: Mazzarri (squalificato, in panchina Russo)
INTER: Toldo 6.5; Rivas 3 (dal 1’ s.t. Maicon 6.5), Materazzi 6, Cordoba 5; Zanetti 5.5, Vieira 5.5, Muntari 5.5, Maxwell 5 (dal 15’ s.t. Crespo 6.5); Mancini 4.5, Adriano 6, Balotelli 5.5 (dal 20’ s.t. Obinna 6) (Orlandoni, Stankovic, Jimenez, Cambiasso). All: Mourinho
ARBITRO: Saccani di Mantova
NOTE: Spettatori paganti 14.185 per un incasso di euro 151.265,25. Ammoniti Cordoba per c.n.r., Balotelli e Zanetti per gioco scorretto, Materazzi per proteste. Al 14′ s.t. espulso Gastaldello per doppia ammonizione (gioco scorretto). Angoli 2-5. Recuperi 1’ p.t. e 5’ s.t.


Le migliori foto di Samp-Inter

mercoledì 4 marzo 2009

PRIMAVERA UGANDESE


Nelle regioni settentrionali torna la speranza dopo la guerra e l’alluvione

Vent’anni di sanguinosi conflitti hanno martoriato le popolazioni del Nord Uganda, colpite di recente anche da devastanti inondazioni. Per loro, dopo tanto dolore, si apre (forse) una nuova stagione di pace

Un grande arcobaleno ha messo fine ai dieci giorni di piogge torrenziali che lo scorso settembre hanno sommerso d’acqua le regioni settentrionali dell’Uganda. Il bilancio dell’alluvione è stato pesante: decine di morti, 150 mila sfollati, mezzo milione di persone obbligate a dipendere dagli aiuti umanitari. L’ennesima terribile sciagura per le popolazioni Acholi, Lango e Teso. Gente povera e senza pace, costretta a subire vent’anni di violenze e saccheggi compiuti dall'esercito e dai ribelli del Lord's Resistance Army, protagonisti di un conflitto che ha fatto 100.000 vittime.
Ora il peggio sembra passato e quel grande arcobaleno, comparso sei mesi fa tra le nuvole del Northern ugandese, viene letto da molti come un presagio di pace e di speranza.
Il governo ha avviato a Juba, in Sud Sudan, un negoziato di pace con i capi dello Lra. Per la prima volta dall’avvio della guerra (1986), nello scorso novembre una delegazione dei ribelli ha raggiunto la capitale ugandese Kampala incontrando il presidente Yoweri Museveni. Obiettivo: trattare le condizioni per la cessazione definitiva delle ostilità.
Le autorità hanno offerto l’amnistia ai guerriglieri, tra le cui fila – affermano fonti governative - si starebbero già registrando molte diserzioni. Secondo il portavoce delle forze armate Felix Kulayigye, centinaia di miliziani, tra cui alcuni importanti comandanti, avrebbero accettato di deporre le armi. In realtà la situazione è ancora molto fluida e la tregua appesa ad un filo. Resta l’incognita rappresentata da una presunta rottura in seno al comando militare dell’Esercito di Resistenza del Signore, spaccatura provocata da alcuni irriducibili ufficiali che non paiono intenzionati a disarmare. Anche da parte governativa c’è chi non è disposto a trattare coi capi dei miliziani.
«I comandanti dello Lra hanno commesso atrocità indicibili e sono un forte ostacolo alla pace e alla stabilità. La comunità internazionale non deve dare loro alcun appoggio», ha dichiarato recentemente la signora Fatou Bensouda, vice-procuratore della Corte penale che ha il compito di giudicare i leader dei rivoltosi su cui pendono dei mandati di cattura internazionale per crimini di guerra. Durante il conflitto nel nord Uganda almeno 25 mila bambini sono stati strappati dalle loro famiglie e costretti dai ribelli a diventare piccoli soldati. Il diritto internazionale prevedrebbe punizioni esemplari per i responsabili di queste barbarie. Ma le maglie della giustizia – fa notare la stampa ugandese - potrebbero allentarsi in nome della riconciliazione e della pace. Lo ha fatto capire lo stesso presidente Museveni, che ha rinunciato ad accanirsi contro il capo dei ribelli Joseph Kony, ritirando un ultimatum per la sua resa che rischiava di riaccendere le ostilità. Museveni ha prorogato la tregua in corso fino a febbraio 2008. Allo stesso tempo ha lanciato un ambizioso piano di investimenti nel Nord del Paese per “il consolidamento della pace e la ripresa della vita sociale ed economica”. Un’impresa colossale. Vent’anni di guerra sono costati all’economia ugandese l’equivalente di 1,7 miliardi di dollari, 85 milioni l’anno, “quasi quanto gli aiuti allo sviluppo ricevuti dagli Stati Uniti”, ha calcolato il quotidiano indipendente ‘Daily Monitor’. Ancora oggi un milione e mezzo di persone sono costrette a vivere nei campi profughi. «La gente non si fida completamente del cessate-il-fuoco: le autorità devono garantire la stabilità con la collaborazione dei rivoltosi», ha ammonito Joaquim Chissano, ex-presidente del Mozambico, inviato dall’Onu in Uganda per dare nuovo impulso al negoziato in corso. «E’ giunta l’ora di archiviare definitivamente la ventennale guerra civile e pensare alla ricostruzione delle martoriate regioni settentrionali del Paese».
Il governo finanzierà con 600 milioni di dollari la realizzazione di strade, scuole, pozzi e ospedali. Senza dimenticare le famiglie devastate dalla guerra e dalle alluvioni. Tra i primi beneficiari degli aiuti - ha assicurato il primo ministro Apolo Nsibambi - ci saranno circa duemila persone residenti nei dintorni del capoluogo di Gulu che, a causa delle violenze del conflitto, sono stati mutilati e resi invalidi. Da Kampala giungono segnali importanti che certo non bastano a cancellare il dolore, ma seminano la speranza nella popolazione civile dopo decenni di abbandono. A conferma di ciò giungono le parole di monsignor John Baptist Odama, arcivescovo di Gulu: «La situazione sta progressivamente migliorando. La gente ora può muoversi liberamente, anche di notte. Giorno dopo giorno torna a vivere senza angosce, nell’attesa fiduciosa di un futuro migliore».

lunedì 2 marzo 2009

BENE, ANZI NO: GRAZIE ROMA

Fonte: settore4cfila72posto35

Mourinho è stato bravo a correggere la partita. Preferirei però che azzeccasse l'inizio. L'errore iniziale è tutto suo: quando si convincerà, forse al settantesimo tentativo, che Maxwell a centrocampo non serve a una sega, aprirò una bottiglia di vin santo per cacciare giù gli Orociok. Primo tempo da calci in culo: te lo puoi permettere con il Lecce o il Torino, mica con certi satanassi. Il 2-0 del primo tempo non faceva una grinza, e aver rimontato due volte questa Roma è un grande merito. Quaresmelli nel secondo tempo è sbocciato, è tornato il Supermario che ricordavamo giusto un annetto fa e quindi, essendo riapparso il figliol prodigo (che abbassi un po' le ali, però), facciamoci una biblica grigliata. Il rigore non c'era ed è la solita storia: non c'è rivisto milioni di volte alla moviola, c'è per un povero arbitro che vede una selva di gambe incrociarsi in due metri quadri. Ma questo, come sempre, non lo dirà nessuno. Quindi non guardo Controcampo. Abbiamo pareggiato una partita in cui, in netta inferiorità qualitativa, ci siamo trovati 0-2 e 1-3, quindi muti. Crespo che doveva essere in tribuna, entra, segna dopo un minuto e mezzo e a fine partita piange al microfono dedicando il gol alle figlie, beh, è il segno che il calcio è ancora qualcosa a cui non serve necessariamente il decoder. E grazie Roma, che ci fai ridere sbagliando ancora, occasioni ognora. Salvato il culo, più sette dalla Juve, più dodici da quei barboni del Milan. Vado a dormire più sereno di un'ora fa. Viva l'Inter, viva l'Italia, Juve merda.

crespo.jpg

domenica 1 marzo 2009

Disponibili le tessere per Inter-Fiorentina

Sono disponibili le due tessere per Inter-Fiorentina.
Fatemi sapere al più presto se qualcuno è interessato.
Ciao.
Italo