martedì 22 dicembre 2009

FINE ANNO

Fonte: FC Inter News di Fabio Costantino

Numeri di fine anno: rispetto alla 17esima giornata dello scorso campionato, l'Inter ha 3 punti in meno (39 vs. 42), ma la squadra di Mourinho può festeggiare un vantaggio superiore sulla seconda (+8 vs. +7), complice anche il rinvio di Fiorentina-Milan. Inoltre, quest'anno solare si è chiuso, per i nerazzurri, senza un k.o. a San Siro, cosa che non accadeva dal 2001, quando a compiere l'impresa fu la Roma. Milito festeggia il titolo di capocannoniere dell'anno solare, a quota 22 (Pazzini, secondo, si è fermato a 19): 12 reti con il Genoa, 10 con l'Inter.

lunedì 21 dicembre 2009

REGALO DI NATALE FIRMATO ETO'O


Fonte: Inter Emotional Site

L'Inter chiude un fantastico 2009 per i colori nerazzurri regalando ai propri tifosi una bella e importante vittoria contro la Lazio nel posticipo della 17ª giornata. 1-0 il risultato finale della sfida di San Siro, che si è disputata in un clima polare con il termometro di parecchi gradi sotto lo zero. Il gol decisivo è stato segnato al 14' dall'attaccante camerunense Samuel Eto'o, che ha così marcato il suo ottavo centro in campionato. Grazie a questo successo, i nerazzurri si mantengono saldamente in vetta al campionato raggiungendo quota 39 punti in classifica. Le parole di Josè Mourinho: "Sono soddisfatto della mia squadra e dei miei giocatori. L'Inter ha segnato, ha avuto l'opportunità di finire la gara, abbiamo controllato bene. Ho sentito parlare delle difficoltà che ha avuto la Lazio e che non sono un mio problema, ciò che interessa me è che la mia squadra abbia controllato l'avversario per 90', abbia segnato quando doveva segnare e abbia chiuso la gara. Quella di stasera è stata una vittoria pesantissima, sono 3 punti veramente importanti in una giornata nella quale la Juve non ne ha fatto nessuno e il Milan giocherà contro la Fiorentina, ma lo farà sapendo che l'Inter in questa giornata ha conquistato i 3 punti. Muntari? Nel ruolo di terzino è terzino offensivo non difensivo, la Lazio giocava solo con Rocchi in attacco e con 3 difensori, Muntari e Maicon non avrebbero avuto tanti problemi e con il possesso palla il ghanese è migliore degli altri, ha capacità di cross e visione di gioco per attaccare, ci era riuscito già con il Livorno che giocava con soli 3 difensori sulla fascia. È un peccato che si sia infortunato. Vieira? Con il suo stile di gioco fatto di tanti tocchi ha fatto molto bene, la squadra ha giocato un calcio di grande controllo. Stankovic e Motta erano diffidati e non ci saranno nella prima gara del 2010, tutti e due hanno rimediato due ammonizioni inutili, magari neanche Muntari potrà giocare, ma avremo Cambiasso, Krhin e anche Zanetti può giocare in quella zona. Mercato per Vieira? Non esiste, Patrick sarà con noi. Lo schieramento a centrocampo nelle ultime partite? La squadra è molto adatta a questo tipo di situazioni, Motta, Vieira e Cambiasso non sono centrocampisti di velocità, ma di grande intelligenza di gioco e la squadra si sente molto confortata con questo sistema. Abbiamo sempre la possibilità di giocare con Mario e con tre giocatori davanti, aspettiamo Quaresma a gennaio sperando che possa essere il gran colpo di marcato, ma che lo possa essere per l'Inter. Così stiamo bene, abbiamo 9 punti di vantaggio sulla Juventus e 8 sul Milan. È un buon momento per trascorrere una settimana tranquilla e tornare poi a pensare al campionato e alle due gare contro una bellissima squadra contro il Chelsea. Se c'è ancora una squadra che può puntare allo scudetto? Certo, Milan, Juventus, ma anche la Roma che era lontana, ma adesso ha ridotto il suo distacco e si sta dimostrando una squadra molto concreta. Adesso se si guarda il calendario, si potrebbe dire che alla ripresa l'Inter avrà di fronte a sé tre partite molto facili da disputare contro Chievo, Siena e Bari, ma non è affatto così. Oggi è stato un grande sforzo per un grande risultato, si tratta di punti decisivi. Andare in vacanza con una vittoria e un importante vantaggio in classifica è bello. La Juventus è più lontana di quello che ci si poteva aspettare, ma il campionato è ancora lungo, non possiamo dormire, dobbiamo continuare a vincere. Mercato? Veramente non ho chiesto una punta, ho solo detto che se sarà possibile va bene, se non lo sarà, sarà uguale. Sappiamo che potremo avere qualche difficoltà, ma il presidente Moratti ha ragione, se non sarà possibile e siamo tutti d'accordo, nessun problema. Natale? Del calcio inglese, mi manca proprio non poter essere in campo durante queste feste, ovviamente se ci sono le condizioni idonee per calciatori e tifosi, come oggi al "Meazza". Il mio progetto all'Inter va bene, la squadra ha perso Ibra, ma ha costruito una squadra nuova con un nuovo tipo di gioco, ora abbiamo bisogno di fare una grande eliminatoria contro il Chelsea. Balotelli in Nazionale? Ha ancora bisogno di crescere un po' "


martedì 15 dicembre 2009

Vuoi sentire la mia storia? InterCampus su SportWeek

Sul numero 35 di Sport Week in uscita con la Gazzetta di qualche settimana fa c'è stato un servizio dedicato alla Coppa del Mondo di Inter Campus.


































giovedì 10 dicembre 2009

Inter 2-0 Rubin Kazan

L'Inter ottiene la qualificazione agli ottavi di Champions league contro i campioni di Russia del Rubin Kazan. Avvio difficile per i nerazzurri, che sbloccano il risultato grazie ad un'incursione di Zanetti che serve Balotelli in area: tacco per Eto'o che spinge in rete con forza. Russi disorientati e Inter che controlla. Nella ripresa fendente su punzione di Super Mario, che da quasi 30 metri trafigge Ryzhikov. Il Barcellona vince a Kiev allo scadere e per gli uomini di Mourinho significa secondo posto nel girone dietro i blaugrana.

INTER-RUBIN KAZAN 2-0: 30' Eto'o, 64' Balotelli



Inter: 12 Julio Cesar; 13 Maicon, 6 Lucio, 25 Samuel (14' Cordoba), 4 Zanetti; 5 Stankovic (55' Cambiasso), 8 Thiago Motta; 45 Balotelli (75' Muntari), 10 Sneijder; 9 Eto'o, 22 Milito; A disposizione: 1 Toldo, 2 Cordoba, 11 Muntari, 14 Vieira, 19 Cambiasso, 23 Materazzi;

lunedì 7 dicembre 2009

La Juve mette sotto l'Inter, fra rigori non dati e la rabbia di Mourinho (che aveva già previsto tutto)

Fonte: Milano Sport

Tutto come previsto. Da me e da lui. Lui è Jose Mourinho
, fonte ispiratrice di tanti post e di quell’ironia che viene spontanea quando ti trovi di fronte gente così autoreferenziata (forse perfino automunita). Ho cercato invano il suo commento dopo Juventus-Inter, ho supplicato che facesse sprizzare un po’ di saggezza dalle sue labbra di ‘maestro’ della panchina. Ma niente, nulla, nada, niet. Le brave persone all’Inter hanno parlato tutte, chi recriminando, com’è giusto, su una partita arbitrata da un arbitro con il monocolo, chi mantenendo la calma e sottolineando che la squadra nerazzurra esce da Torino sconfitta sì dalla Juventus per 2-1, ma comunque ancora prima in classifica con 4 punti di vantaggio sul Milan e 5 sulla stessa Juve, due squadre che lungo questa prima parte di stagione (ma anche nelle ultime) mai hanno dato la sensazione di poter veramente contrastare i nerazzurri.
Comunque non lamentiamoci: Mourinho, oltre che a non parlare con noi, non ha parlato nemmeno con i suoi giocatori, per ammissione dello stesso capitano Javier Zanetti. Il che la dice lunga, visto che questa, nel campionato nerazzurro, era certamente una delle sfide più sentite (non si può sempre barare dicendo ‘tanto chissenefrega, siamo primi, la partita era importante per gli altri).

Sul campo Ferrara conferma la coppia Amauri-Del Piero in attacco, mentre ‘lo Special Uan’ risponde con Milito ed Eto'o. Tre (il terzo nella ripresa) i rigori che ‘ci stavano’ ma che non sono stati dati dal ‘cieco’ Saccani: si parte con Muntari che trancia in area Sissoko pronto a insaccare, ma l’arbitro era a cogliere margherite; al 10' Cannavaro atterra nell'area juventina Samuel, ma per Saccani è ancora tutto regolare. Intanto arrivano anche i gol: al 20' sono gli uomini di Ferrara a passare in vantaggio con una punizione di Diego, deviata quanto basta da Lucio, che spiazza Julio Cesar. Per Mourinho, che già in settimana aveva messo le mani avanti parlando di ‘giustizia non giusta’ e altre amenità, la rete è ovviamente viziata, l’applauso beffardo a Saccani inevitabile e il ‘rosso’ consequenziale. In un primo tempo da dimenticare, resta da ricordare la reazione dell’Inter ferita, potente e possente, cinque minuti da leoni che bastano a infilare la rete del pareggio con un preciso ‘testone’ di Eto’o mentre Cannavaro dorme sonni profondi.

Nella ripresa i due tecnici confermano le formazioni iniziali: l’Inter parte meglio, ma Bergomi, cotelecronista di Sky, ‘piazza la sentenza’: “l’Inter sta dominando”. Un minuto ed è gol della Juve (capolavoro di Marchisio su gran tiro di Sissoko, con Julio Cesar in versione Dida), quello decisivo e che cambia completamente il volto della gara. L’Inter, come spesso, troppo spesso le capita, crolla nervosamente. Mourinho ordina a Baresi di inserire Balotelli, che riuscirebbe a fare arrabbiare i tifosi del Chievo, immaginarsi quelli di uno stadio Olimpico in versione juventina e già surriscaldato per l’inatteso vantaggio. Al 70' Saccani grazia Samuel, che con ‘estro’ tutto argentino rischia il secondo giallo per un fallo su Del Piero. Milito cade in area al 77' dopo un contatto con Caceres, ma per l’arbitro è niente. All'85' è rissa vera: Melo ‘vuole bene’ a Balotelli e lo tocchetta, il nostro eroe fa la solita scena, il brasiliano viene espulso come da copione in questi casi. Fra Thiago Motta e Buffon intanto si è praticamente alle mani. L’Inter accetta con il ‘solito stile’ il ko che comunque non modifica i valori di un campionato che solo lei può perdere. E Mourinho? Mourinho non parla. Lui sapeva già tutto, come io del resto sapevo che non avrebbe parlato.

giovedì 3 dicembre 2009

Don Rigoldi e Balotelli e la cultura dell'accoglienza

Data: dal 09/11/09 al 09/11/09
Luogo: Ore 21.00 - Auditorium BCC, via Don Giovanni Bosco - Carugate (MI)
Don Gino Rigoldi e Mario Balotelli ospiti d'onore di una serata speciale organizzata dai Genitori di cuore, con Fabio Pizzul che modererà un incontro centrato sui «diritti dei minori e cultura dell'accoglienza. Il punto della situazione nel ventesimo anniversario della convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia».
L'associazione Genitori di cuore è nata a Pessano nel 2000, su iniziativa di alcune famiglie adottive. Con il tempo, sono entrate nel gruppo altre famiglie della zona, da Carugate a Bussero, da Gorgonzola a da Cassano d' Adda. Con il tempo è cresciuta la sensibilità delle persone sul delicato tema dell'adozione.