domenica 31 maggio 2009

Inter-Atalanta: 4-3, vittoria di tutti

Fonte: Inter.it

Domenica, 31 Maggio 2009 17:08:19
MILANO - Per l'ultima partita di campionato della stagione, José Mourinho affida la tradizionale panchina nerazzurra a chi come ha detto lo stesso allenatore nerazzurro 'ha lavorato e sofferto iniseme a me durante tutto l'arco dell'anno' e cioè a Daniele Bernazzani, Rui Faria, Silvino e Fausto Sala, mentre Mourinho e gli altri si accomoderanno sulla panchina aggiunta. Inter-Atalanta è un miscuglio di gioie e dolori: è infatti la partita che consegna il 17° titolo di campioni d'Italia all'Inter tingendo con il tricolore tutto il prato dello stadio "Meazza" e la stessa che regala a Zlatan Ibrahimovic quello di capocannoniere con 25 marcature, ma è anche la gara che necessita di un pò di silenzio per ricordare gli operai della Saras che hanno perso la vita in settimana e quella che segna l'addio al calcio di Luis Figo che, salutato dall'applauso incessante di compagni e tifosi, lascia il campo ed entra nella leggenda. Infine, Inter-Atalanta è soprattutto una partita che dimostra come l'Inter non si arrenda mai e con che determinazione cerchi l'ultimo successo della stagione trasformando 90 minuti qualunque in puro spettacolo, nella 118esima vittoria interna di José Mourinho, e in un record che mancava dalla stagione 1992-'93 e che la vede chiudere l'annata senza subire alcuna sconfitta casalinga la Serie A 2008/09. PRIMO TEMPO - José Mourinho aveva già svelato, nella consueta conferenza stampa della vigilia, quella che sarebbe stata la formazione nerazzurra anti Atalanta che oggi dà spazio a Julio Cesar tra i pali; a Zanetti, Cordoba, Samuel e Chivu sulla linea difensiva; a Stankovic, Cambiasso e Muntari a centrocampo, dietro alle tre punte Figo, Ibrahimovic e Balotelli.Per il riscaldamento pre partita tutti i dieci nerazzurri omaggiano Luis Figo indossando una sola maglia, la numero 7, quella del centrocampista portoghese alla sual ultima partita da calciatore professionista. A pochi minuti dal fischio iniziale è, invece, Javier Zanetti a consegnare a Luis un piatto d'argento celebrativo, ma soprattutto la fascia di capitano. Dopo un minuto di silenzio per i tre operai rimasti vittime dell'incidente nello stabilimento cagliaritano della Saras, il match ha inizio. Al 3' bello scambio tra Cambiasso e Figo che prova il tiro dalla destra, ma la palla è deviata in calcio d'angolo. Il gol nerazzurro arriva al 6' grazie a gesto rapido e lucido di Sulley Muntari: Figo prova il tiro-cross respinto da Consigli in uscita, ma la palla arriva sui piedi del centrocampista ghanese che non ci pensa due volte e di destro mette in rete per l'1-0. Il pareggio dell'Atalanta porta la firma di Doni al minuto 10: tiro dalla bandierina, Chivu salta a vuoto, l'attaccante bergamasco stacca di testa e cambia il risultato sull'1-1. Senza un attimo di respiro, Ibra porta l'Inter nuovamente in vantaggio: lancio lungo di Cambiasso per lo svedese che avanza palla al piede e batte Consigli per il 2-1, rete numero 24 per il mago Zlatan. Al 16' occasione per Balotelli che non riesce a sfruttare l'errore di Consigli che lascia la porta vuota. Al 18' Ibra si ritrova ancora da solo davanti a consigli dopo un gran lancio di Balotelli, ma il tiro del numero 8 nerazzurro si infrange prima su Consigli e poi Bellini spazza via il pallone. Al 22' punizione per l'Inter battuta da Ibra, la palla schizza in angolo sulla deviazione di Bellini. L'Atalanta riporta il risultato sul pareggio al 25' con Cigarini che, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, controlla di petto, trova l'equilibrio e tira all'incrocio dei pali dove Julio Cesar non può arrivare. Al 28' cross perfetto di Cambiasso, Ibra in spaccata sotto porta cerca il gol, ma il guardalinee fischia un fuorigioco. Al 33' bel lancio di Muntari, mette giù di petto, prova il tiro ma il pallone è altro sopra la traversa. Al 43' José Mourinho coincide la standing ovation a Luis Figo e lo sostituisce con Davide Santon: per il campione nerazzurro gli abbracci a centrocampo di tutti i compagni, dello stesso Mourinho e gli applausi e i cori di tutto lo stadio "Meazza". Il primo tempo di Inter-Atalnat si chiude sul 2-2.SECONDO TEMPO - La ripresa si apre con Coppola al posto di Consigli tra i pali bergamaschi. Al 6' Guarente stende Balotelli al limite dell'area, il tiro di Ibrahimovic si infrnge sulla barriera. Due minuti dopo (8') Samul commette fallo al limite, la punizione nerazzurra è affidata a Doni supera la barriera nerazzurra e s'infila in rete per il 2-3, nonostante il volo di Julio Cesar. L'Inter risponde con Santon che in percussione personale costringe Coppola alla respinta con i pugni (9'). Al 12' la difesa atalantina porta a spasso Balotelli già a terra per difendere il pallone, per Rocchi è tutto regolare e anzi il direttore di gara ammonisce Stankovic che gli fa notare l'abbaglio. Al 15' ancora Rocchi il protagonista: l'arbitro nega infatti un fallo su Ibrahimovic messo a sedere al limite del'area. Un minuto dopo (16') cross di Balotelli, Muntari aggancia in rovesciata e realizza un gol incredibile che l'arbitro annulla per posizione irregolare del ghanese. Al 18' conclusione improvvisa e violenta dalla distanza di Stankovic, di poco a lato. Al 19' doppio cambio tra le file dell'Inter: Stankovic e Chivu lasciano il posto a Crespo e Maicon, che torna in campo a due mesi dall'infortunio. E dopo una traversa di Padoin (21') e una colpita di testa da Crespo (22') su una palla fantastica di Maicon a girare, è Balotelli an andare nuovamente vicinissimo al pareggio con unn tiro dalla distanza deviato in nangolo da Coppola. Al 29' altro gol annullato all'Inter per fuorigioco: dal lancio di Balotelli, sponda di Ibra, Crespo insacca di testa ma Rocchi aveva già femato il gioco. Alla mezz'ora Cordoba s'immola per salvare il risultato dull tiro di Guarente. Al 32' Muntari è atterrato in area con una gomitata, il numeri 20 nerazzurro resta a terra ma Rocchi non accenna a fermare il gioco. Dal 35', in 60 secondi, accade l'incredibile: Cambiasso riporta il risultato in parità sfruttando l'errore di Coppola che non trattiene il tiro di Muntari, l'argentino si avventa sul pallone e ribatte in trete per il 3-3, poi Ibrahimovic lascia San Siro a bocca aperta con un gol di tacco da cineteca , finlamente l'Inter si riporta in vantaggio con Cambiasso che approfitta dell'errore sinistro di Muntari. Negli ultimi dieci minuti è solo Inter e le giocate spettacolari dei suoi campioni: Ibra inventa, Balotelli ubriaca. Dopo 4 minuti di recupero Inter-Atalanta termina sul 4-3. Vince l'Inter, vince Zlatan Ibrahimovic. Allo stadio "Giuseppe Meazza", lo spettacolo continua. ATALANTA-INTER 4-3Marcatori: 6' Muntari; 10' Doni, 12' Ibrahimovic, 25' Cigarini, 8' st Doni, 35' Cambiasso, 36' IbrahimovicInter: 12 Julio Cesar; 4 Zanetti, 2 Cordoba, 25 Samuel, 26 Chivu (19' st Maicon); 5 Stankovic (19' st 18 Crespo) , 19 Cambiasso, 20 Muntari; 7 Figo (43' 39 Santon), 8 Ibrahimovic, 45 Balotelli;A disposizione: 1 Toldo, 9 Cruz, 14 Vieira, 16 Burdisso;All.: José MourinhoAtalanta: 1 Consigli (1' st 31 Coppola); 8 Garics, 2 Talamonti, 5 Manfredini, 6 Bellini; 34 Defendi (25' st 11 Cerci), 21 Cigarini, 17 Guarente, 22 Padoin; 72 Doni; 9 Plasmati;A disposizione: 13 Peluso, 26 Pellegrino, 27 Capelli, 55 Parravicini, 11 Cerci, 99 Zaza;All.: Luigi Del NeriArbitro: Rocchi di FirenzeNote: spettatori 69.405 Ammoniti: 12' Stankovic, 37' Ibrahimovic
Ufficio Stampa

domenica 24 maggio 2009

Che fine triste....

Purtroppo la fine campionato è stata proprio triste....
Un giovane tifoso morto, un increscioso saluto al grande giocatore Maldini (che pur essendo milanista gli si deve comunque rendere onore) e per ocncludere la rissa del Torino...
che peccato....
a presto
Mauro

CAGLIARI Vs INTER 2 - 1

L'Inter perde a Cagliari per 2 a 1, in goal Ibra che continua la sua corsa per il titulo di capocannoniere. Il Cagliari festeggia l'ultima partita stagionale al Sant'Elia e vince grazie ad un goal di Acquafresca. Ironia della sorte visto, che lo stesso giocatore, è di proprietà dell'Inter ed è stato praticamente appena venduto al Genoa nell'operazione che ha portato Milito in Nerazzurro. Poche emozioni, una partita mediocre, dove l'Inter ha schierato alcuni dei giocatori meno impiegati nell'arco dell'anno, annullato un goal regolare di Jimenez. Perdere non piace a nessuno, ma fa un caldo bestiale, siamo Campioni d'Italia e il mercato è ormai il protagonista dei nostri pensieri, pazienza è andata così, purchè sia un evento sporadico!.

venerdì 22 maggio 2009

Festa XVII scudetto

Como, 21 maggio 2009

Cara Socia/o,

la vittoria del 17^ scudetto ti avrà senza dubbio entusiasmato.

Per festeggiare e per incontrarci in un momento di gioia ti invitiamo caldamente a partecipare, con la tua famiglia, alla

FESTA INTER CLUB KAYUNGA UGANDA

che avrà luogo venerdì 12 giugno 2009 dalle ore 19.00 alle ore 23.00 presso l’ENAIP, Via Dante 127, Como. E’ disponibile parcheggio sino ad esaurimento posti, altrimenti parcheggiare nelle vicinanze.

Durante la serata daremo anche uno spazio all’Assemblea dei Soci, il cui ordine del giorno troverai più sotto.

Il programma prevede un buffet per il quale viene richiesto un contributo di 10 Euro a persona, la proiezione di fotografie dell’Inter Campus in Uganda e la proiezione di cortometraggi sportivi e non.

Oltre a momenti di relax e a una piacevole lotteria.

Per ottimizzare l’organizzazione è necessario iscriversi entro il 7 giugno telefonando o inviando un Email al nostro Vice Presidente Sig. Ernesto Farina. (tel. 349 6715503 Email ernyele@alice.it )

Ti aspettiamo!!!!

Il Presidente

Italo Nessi

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Con la presente è ufficialmente indetta l’Assemblea annuale dell’ Inter Club Kayunga per il giorno 12 giugno 2009 alle ore 19.00 c/o ENAIP Via Dante 127 Como.

Ordine del giorno:

  • Relazione del presidente

  • Approvazione bilancio

  • Rinnovo Consiglio Direttivo, Revisori dei conti e Collegio Probiviri

  • Attività 2009/2010

  • Varie ed eventuali

Scarica la lettera

martedì 19 maggio 2009

Scudetto 17 Inter: Inter Channel intervista Elio

Scudetto 17 Inter: il momento della vittoria

Prime pagine


e sono 4 (di fila)

Moratti: "Oggi penso al campionato vinto"

Fonte: Inter.it
[FOTO Lunedì, 18 Maggio 2009 13:06:02]

MILANO - Il giorno dopo Inter-Siena, il presidente Massimo Moratti ha rilasciato una breve intervista ai giornalisti che lo attendevano nei pressi degli uffici della Saras, nel centro di Milano.

Inter.it vi propone la versione integrale di quanto dichiarato dal presidente nerazzurro:

Presidente pensa già a un'Inter più forte per il prossimo anno?

"No. Oggi penso soltanto alla partita di ieri, al campionato che abbiamo fatto. Ho il piacere di pensarci, anche solo per una mattina, e quindi per il momento non penso a un'Inter più forte. L'anno prossimo avremo degli impegni importanti. Certamente saremo seri nell'affrontarli, ma non è che stamane mi spacchi la testa per l'anno prossimo".


È previsto a breve un incontro con il presidente del Genoa Enrico Preziosi per trattare l'acquisto di Diego Milito?

"No".


Ieri abbiamo ascoltato alcune sue dichiarazioni, nelle quali diceva che l'Inter è straordinaria, nel suo modo di festeggiare, anche nel complicarsi la vita con discorsi sulla possibile cessione di Zlatan Ibrahimovic. Il giorno dopo che idea si è fatto sulla questione?

"Non ho avuto molto tempo di pensarci... È un fatto caratteriale e poi questa è una caratteristica dell'Inter... Quindi meno male che è ritornata fuori anche ieri, altrimenti non riconoscevo la squadra e la società... " (ndr.: ride).


Teme che questo tormentone Ibra possa andare avanti per tutta l'estate?

"Per la vostra fortuna, se fosse così, sarebbe fantastico... ".

Per l'Inter, forse, un po' meno...

"Anche per me... ".


Al novanta per cento Ibrahimovic resta all'Inter...

"Sì, penso proprio di sì".

Ufficio Stampa






ATTENZIONE


Fonte: TuttoInter



I CAMPIONI D'ITALIA SIAMO ANCORA NOI

Fonte: InterClub

MILANO - Campioni d'Italia, Campioni d'Italia, Campioni d'Italia, Campioni d'Italia.
Il 17esimo scudetto della storia, il quarto consecutivo, il primo di José Mourinho lo porta su un piatto da Udine la televisione, ma l'Inter lo ha vinto con merito, passo sopo passo, attimo contro attimo ed è una felicità bellissima che il popolo nerazzurro potrà condividere con i suoi campioni domani sera, allo stadio "Meazza" in occasione della gara con il Siena.
Con quattro titoli consecutivi, l'Inter eguaglia il record del Grande Torino nella storia del calcio italiano. Con il primo scudetto al primo tentativo, José Mourinho stabilisce un record nella storia degli allenatori, nerazzurri e non solo. Alzate gli occhi, alzate le braccia, il cielo stanotte è bellissimo: ha i nostri colori, del nostro amore, della nostra fedeltà. Il 17° scudetto passerà alla storia come il titolo nel giorno del compleanno di Massimo Moratti, che ci ha tenuto subito a dichiarare che "questo successo forse potrà ripagare ancora di più i nostri tifosi che hanno dovuto soffrire per tutti quegli anni nei quali non si vinceva nulla".
Auguri presidente, auguri e grazie sempre da tutti gli interisti in festa.
[116464]
La formazione campione d'Italia 2008/09

[116465]
I campioni d'Italia siamo ancora noi

domenica 17 maggio 2009

inter-siena 3-0 giro del campo giocatori con il tricolore

Fonte: TuttoInter

TRENTENNI NERAZZURRI, QUESTO SCUDETTO E' PER NOI...

Fonte: DeRerumCalciorum


Ieri mattina pensavo a cosa scrivere nel blog per celebrare questo scudetto e alla fine mi sono ritrovato a pensare a tutt'altro. In primis una considerazione banale su mio cugino. Ieri compiva 6 anni e ha già visto ben 4 scudetti nerazzurri, uno in meno di quelli che ho visto io in 30 anni. Che fortuna per lui poter festeggiare lo scudetto nel giorno del suo compleanno. Fortuna che io non avrò mai essendo nato a fine gennaio (al massimo potrò festeggiare una semplice vittoria). E a proposito di fortuna, sono sicuramente baciati dalla dea bendata anche gli adolescenti nerazzurri. A 15-16 anni quattro scudetti consecutivi aiutano molto nella crescita psicologica e ti segnano positivamente.
Già, l'adolescenza. Noi trentenni di oggi invece abbiamo avuto un'adolescenza nerazzurra di merda. La nostra era l'Inter dei Bergkamp, dei Jonk, dei Ganz, dei Branca, dei Ruben Sosa, dei Shalimov, dei Pancev. Dell'Inter che lottava per un posto Uefa o si salvava per un punto mentre Milan e Juventus si spartivano gli scudetti. Il primo odore di scudetto l'abbiamo sentito nel 1998 quando ormai eravamo vicini alla maggiore età (o come nel mio caso era già maggiorenne). E chi non aveva fatto in tempo a godersi lo scudetto del Trap ha dovuto aspettare Calciopoli per tornare ad essere orgogliosi dei colori nerazzurri e per scrollarsi di dosso quel noioso "non vincete mai".
Eppure credo che noi siamo dei privilegiati. Solo chi ha gustato in fondo l'amaro sapore delle sconfitte e delle delusioni sa apprezzare in pieno il dolcissimo gusto delle gioie e delle vittorie. Noi che subivamo i cori e gli sfotto degli avversari senza battere ciglio, noi che sorridevamo amaro alle barzellette dell'Inter, noi che abbiamo passato tante serate tristi, noi che eravamo contenti se segnavamo 4 gol al Como, noi che speravamo sempre di poter un giorno tirare fuori la bandiera dal baule. Noi godiamo più di tutti, il nostro urlo è più forte degli altri, il nostro cuore batte più forte.
Lo so, magari il mio è un pensiero stupido e banale e quasi certamente offende i più giovani e gli over 40 che sono tifosi come e più di noi. Però, credeteci, per noi arrivare fin qui non è stato facile.
Ecco perché mi piace pensare scioccamente che questo scudetto è per noi, trentenni nerazzurri che hanno vissuto un'adolescenza nerazzurra di merda e ora al quarto scudetto consecutivo stanno godendo come matti.
Tutto questo non ci restituirà la nostra adolescenza nerazzurra né ci ripaga di tutte quelle amarezze ma quelle domeniche malinconiche condite da tanti "vedrai, un giorno vinceremo" finalmente hanno trovato un senso. Quel senso che cercavamo allora senza trovarlo. Quel senso che ci ha spinto in tutti questi anni a continuare imperterriti e nonostante tutto a tifare sempre e comunque per i colori nerazzurri.
Viva l'Inter, viva lo scudetto, viva il poker tricolore, viva il nero e l'azzurro, viva i trentenni interisti e, dulcis in fundo, viva la figa, l'unica cosa che oggi come allora ci piace come e più dell'Inter.