domenica 17 maggio 2009

TRENTENNI NERAZZURRI, QUESTO SCUDETTO E' PER NOI...

Fonte: DeRerumCalciorum


Ieri mattina pensavo a cosa scrivere nel blog per celebrare questo scudetto e alla fine mi sono ritrovato a pensare a tutt'altro. In primis una considerazione banale su mio cugino. Ieri compiva 6 anni e ha già visto ben 4 scudetti nerazzurri, uno in meno di quelli che ho visto io in 30 anni. Che fortuna per lui poter festeggiare lo scudetto nel giorno del suo compleanno. Fortuna che io non avrò mai essendo nato a fine gennaio (al massimo potrò festeggiare una semplice vittoria). E a proposito di fortuna, sono sicuramente baciati dalla dea bendata anche gli adolescenti nerazzurri. A 15-16 anni quattro scudetti consecutivi aiutano molto nella crescita psicologica e ti segnano positivamente.
Già, l'adolescenza. Noi trentenni di oggi invece abbiamo avuto un'adolescenza nerazzurra di merda. La nostra era l'Inter dei Bergkamp, dei Jonk, dei Ganz, dei Branca, dei Ruben Sosa, dei Shalimov, dei Pancev. Dell'Inter che lottava per un posto Uefa o si salvava per un punto mentre Milan e Juventus si spartivano gli scudetti. Il primo odore di scudetto l'abbiamo sentito nel 1998 quando ormai eravamo vicini alla maggiore età (o come nel mio caso era già maggiorenne). E chi non aveva fatto in tempo a godersi lo scudetto del Trap ha dovuto aspettare Calciopoli per tornare ad essere orgogliosi dei colori nerazzurri e per scrollarsi di dosso quel noioso "non vincete mai".
Eppure credo che noi siamo dei privilegiati. Solo chi ha gustato in fondo l'amaro sapore delle sconfitte e delle delusioni sa apprezzare in pieno il dolcissimo gusto delle gioie e delle vittorie. Noi che subivamo i cori e gli sfotto degli avversari senza battere ciglio, noi che sorridevamo amaro alle barzellette dell'Inter, noi che abbiamo passato tante serate tristi, noi che eravamo contenti se segnavamo 4 gol al Como, noi che speravamo sempre di poter un giorno tirare fuori la bandiera dal baule. Noi godiamo più di tutti, il nostro urlo è più forte degli altri, il nostro cuore batte più forte.
Lo so, magari il mio è un pensiero stupido e banale e quasi certamente offende i più giovani e gli over 40 che sono tifosi come e più di noi. Però, credeteci, per noi arrivare fin qui non è stato facile.
Ecco perché mi piace pensare scioccamente che questo scudetto è per noi, trentenni nerazzurri che hanno vissuto un'adolescenza nerazzurra di merda e ora al quarto scudetto consecutivo stanno godendo come matti.
Tutto questo non ci restituirà la nostra adolescenza nerazzurra né ci ripaga di tutte quelle amarezze ma quelle domeniche malinconiche condite da tanti "vedrai, un giorno vinceremo" finalmente hanno trovato un senso. Quel senso che cercavamo allora senza trovarlo. Quel senso che ci ha spinto in tutti questi anni a continuare imperterriti e nonostante tutto a tifare sempre e comunque per i colori nerazzurri.
Viva l'Inter, viva lo scudetto, viva il poker tricolore, viva il nero e l'azzurro, viva i trentenni interisti e, dulcis in fundo, viva la figa, l'unica cosa che oggi come allora ci piace come e più dell'Inter.

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