mercoledì 27 aprile 2011

Pianeta Inter

Una rivoluzione...

Pianeta Inter è il più grande progetto per i tifosi nerazzurri di tutto il mondo...
Tutta l'Inter che sogni... e molto, molto di più!

Un progetto incredibile e gigantesco che coinvolge tutti coloro che amano la squadra nerazzurra...

Un progetto che fin da subito ha entusiasmato il Presidente...

Pianeta Inter è attualmente in fase di costruzione e si baserà su ben quattro grandi piattaforme in 2D e in 3D.

Coinvolgente, appassionante, emozionante...
Vivere sul Pianeta sarà come avere tutta l'Inter in casa...

Una cosa unica al mondo!

"Questa è una rivoluzione..."  ha detto il Presidente!

Vai al sito di PIANETA INTER

sabato 23 aprile 2011

Inter, una dimostrazione di forza

Fonte: Inter.it

"Non era facile reagire con un uomo in meno in campo, invece la squadra ha dato una buonissima risposta. Credevo che i giocatori fossero un po' più stanchi, ma con il loro carattere hanno saputo supplire cioè a questa stanchezza, che era anche giustificata. La squadra ha saputo tenere anche fisicamente e questo era molto importante soprattutto per le partite che avremo da qui in poi". Ai microfoni di Inter Channel, il presidente Massimo Moratti commenta la prova della sua Inter e la rimonta conquistata dai nerazzurri contro la Lazio, dopo il vantaggio realizzato da Zarate. "E stata una dimostrazione di forza per tante ragioni: si è vista una squadra serena nel gioco e intelligente perchè non ha mai perso la testa né il filo della partita, questo è una fatto molto positivo in una squadra di grandi campioni. Infatti, questa squadra ha vinto tutto per 5 anni consecutivi, ci saranno state delle ragioni e una di quelle è questa".

Una serie di risultati, quelli parziali della 34^ giornata della serie A, che cambiano in parte la classifica riportando l'Inter al secondo posto: "Se non avessimo avuto quella settimana maledetta saremmo stati in una condizione diversa e questo dimostra che le sconfitte in questo periodo possono pesare anche a quelle squadre che non hanno attraversato cinque o sei mesi difficili, perchè il campionato è difficile. Noi oggi ci ritroviamo secondi, sfortunatamente a una certa distanza dal Milan, ma cercheremo di difendere la nostra posizione e vedremo come finirà".

Al presidente viene poi chiesto un giudizio su Yuto Nagatomo, unione di forza fisica, tattica e tanta simpatia: "È un ragazzo intelligente perchè sta imparando giorno per giorno, mettendo in pratica molto bene ciò che gli viene insegnato all'interno di una squadra nuova. Poi, sa trovare gli spazi, difendere davvero bene perchè di questi giocatori veloci si dice che sappiano accattare, ma che nel difendere non siano poi granchè, invece lui è bravissimo come terzino, taglia in area sui palloni che arrivano per gli attaccanti avversari. Ha tante doti e ci ha aperto una porta e la curiosità sul calcio orientale, ricco di buoni giocatori".

Che cosa si aspetta Moratti dalla sua Inter in questo finale di stagione, è lo stesso presidente a svelarlo: "Non pretendevo molto da tutti perchè mi sembra abbiano dato e continuino a dare molto. Mi aspetto, però, e spero di non dover soffrire molto per entrare in Champions League".

 

domenica 17 aprile 2011

Addio scudetto, Parma-Inter 2-0

Il Tardini si conferma campo ostico per l’Inter.
Gli uomini di Leonardo perdono 2-0 e con la contemporanea vittoria del Milan
dicono addio alle residue speranze per la conquista del tricolore. Colomba centra la sua prima vittoria sulla panchina del Parma e tira su il morale al presidente Ghirardi grazie ad una prestazione tutta cuore e grinta dei suoi giocatori.
All’esordio casalingo il neo tecnico degli emiliani opta per lo schieramento ad albero di Natale con Amauri unica punta e la coppia Candreva-Giovinco in rifinitura.
Dopo le esclusioni di Thiago Motta e Maicon dall’elenco dei convocati Leonardo rinuncia anche a Sneijder, inserisce Kharja sulla trequarti e conferma Stankovic in mediana. Nagatomo torna nel suo ruolo naturale in sostituzione di Maicon.
Sostanziale equilibrio nel primo quarto d’ora.
Il Parma pare più intraprendente nei minuti iniziali ma poi l’Inter riesce ad alzare il proprio baricentro aumentando il possesso palla e cercando di trovare il giusto varco nella retroguardia dei ducali.
La squadra dei padroni di casa si dimostra determinata e attenta negli interventi non concedendo il minimo spazio ai nerazzurri.
Infatti la prima vera occasione della partita arriva solo al 23′ su calcio piazzato. Stankovic batte la punizione da distanza siderale e colpisce l’incrocio dei pali con Mirante fuori causa.
Tra le fila degli emiliani Giovinco pare particolarmente ispirato. L’Inter soffre il costante movimento della formica atomica che non offre punti di riferimento alla retroguardia di Leonardo.
Alla metà del primo tempo è sempre Stankovic, l’uomo più pericoloso dell’Inter, a tentare la conclusione a rete.
L’azione nasce da un errore di Candreva ma la conclusione del centrocampista serbo viene bloccata abbastanza facilmente dal portiere del Parma.
La partita è abbastanza scialba ma gli emiliani dimostrano di non essere per niente intimiditi dal più blasonato avversario e al 35′ raccolgono i frutti di questo coraggioso atteggiamento sbloccando il risultato.
È proprio Giovinco a sfruttare un assist di Modesto e ad insaccare alla spalle di Julio Cesar. Anche in questa occasione la difesa dell’Inter conferma il momento decisamente poco brillante.
Il vantaggio del Parma non cambia la dinamica del match.
Gli uomini di Leonardo si fermano sempre sulla trequarti e soffrono il pressing e la grinta degli undici mandati in campo da Franco Colomba e il primo tempo si conclude sul parziale di 1-0 in favore dei padroni di casa.
Nella ripresa lo schieramento del Parma rimane invariato mentre Leonardo ridisegna l’Inter inserendo Sneijder al posto di un Chivu sempre palesemente in difficoltà nel ruolo di terzino sinistro. L’inserimento dell’olandese comporta uno spostamento a domino delle pedine nerazzurre. Nagatomo torna a sinistra lasciando la destra libera per capitan Zanetti, nuovamente in versione terzino.
Il trequartista olandese smuove la manovra nerazzurra e proprio un suo passaggio filtrante aziona la corsa di Eto’o. L’azione si conclude però in un nulla di fatto.
Al 56′ Mirante salva il Parma: Cambiasso fa la torre in mezzo all’area ma Ranocchia ed Eto’o non riescono a ribadire in rete venendo entrambi anticipati dal portiere degli emiliani.
Il tema tattico della sfida è decisamente cambiato
. Sneijder garantisce all’Inter la qualità mancata nella prima frazione di gioco e va vicinissimo al gol dopo una triangolazione al limite dell’area ma il suo tiro sfiora il palo e termina a lato.
Ma la spinta nerazzurra è destinata a spegnersi e ciò è testimoniato dalla clamorosa occasione di Amauri al 71′.
L’italo-brasiliano riceve palla al limite dell’area, punta Lucio e rientrando sul destro cerca di mettere una palla a giro che si stampa sulla traversa.
Il Parma si è ripreso dopo essere stato in grossa difficoltà ad inizio secondo tempo.
La squadra di Colomba riesce a presenziare costantemente l’area di rigore nerazzurra, reclama due rigori e va nuovamente vicina al gol con Valiani che colpisce il palo.
Leonardo cambia ancora cercando di aumentare il peso offensivo della propria squadra inserendo Pandev al posto di Kharja. Così facendo lascia inevitabilmente spazio alle ripartenze dei ducali.
Dopo la sfuriata dei minuti iniziali del secondo tempo l’Inter cala vistosamente non riuscendo più a creare alcuna occasione e a 4′ dalla fine arriva il gol che chiude il match. Il Parma recupera palla a centrocampo, Bojinov, pescato al limite dell’area dall’ottimo Modesto, serve in maniera non troppo precisa Amauri che riesce comunque a controllare la sfera, girarsi e colpire Julio Cesar per la seconda volta.
I 5′ di recupero si aprono con un occasione fallita da Milito. L’argentino non riesce a mettere dentro la palla nonostante la posizione fosse favorevole ma tutto ciò è una costante in questa stagione.
Da un argentino all’altro.
Il grande ex Hernan Crespo, servito in mezzo all’area da Bojinov tenta il gol impossibile con la “rabona. La palla finisce in calcio d’angolo.
Julio Cesar non gradisce il gesto del vecchio compagno di squadra ma la sua sembra più frustrazione per l’ennesima debacle della propria squadra piuttosto che astio verso il bomber parmense.
Termina la sfida del Tardini che sancisce due sentenze: per ciò che si è visto il Parma non merita la scomoda posizione in classifica che occupa e l’Inter esce definitivamente dai giochi per la conquista del titolo.
Leonardo perde la quarta delle ultime cinque partite ufficiali disputate. Non gli rimane che la Coppa Italia per salvare la propria stagione e quella della sua squadra.
IL TOP NERAZZURRO: STANKOVIC/SNEIJDER. Uno per tempo hanno cercato di dare la sveglia ad una squadra che ormai non sembra avere più nulla da dire in questa stagione. Il serbo ci ha provato più volte da fuori mentre l’olandese al suo ingresso ha dato l’illusione di poter cambiare le sorti del match.
IL FLOP NERAZZURRO: CHIVU. Lui tra i tanti. A sinistra l’Inter è stata inesistente e dopo la pausa Leonardo decide di lasciarlo negli spogliatoi. Sarebbe ora di finirla di schierarlo sulla sinistra.

VOTO ALLA PARTITA: 6,5
. Dopo un primo tempo arido di emozioni, la ripresa ha offerto vari capovolgimenti di fronte. I nerazzurri hanno animato l’inizio dei secondi 45′ di gioco ma poi la voglia di salvezza del Parma ha prevalso su un Inter sempre più allo sbando.
VOTO ALL’INTER: 5. Il ciclo è finito e ce n’eravamo accorti. Ora però si rischia di colare a picco.Il primo tempo è stato inguardabile. L’ingresso di Sneijder nella ripresa sembrava aver messo a posto le cose ma si è trattata di una momentanea illusione. La benzina è finita.
VOTO A LEONARDO: 5. Insindacabile la scelta di lasciare fuori Thiago Motta e Maicon. Ma perché lasciare fuori anche  l’unico giocatore che può dare un minimo di imprevedibilità alla manovra della tua squadra? Misteri.
PARMA-INTER 2-0 (1-0)
MARCATORI
: 35′ Giovinco, 86′ Amauri
PARMA (4-3-2-1)
: Mirante; Zaccardo, Paletta, Lucarelli, Gobbi; Morrone, Dzemaili, Modesto; Candreva (65′ Valiani), Giovinco (81′ Bojinov); Amauri (90′ Crespo).
A disposizione
: Pavarini, Pisano, Galloppa, Nwanko.
Allenatore
: Franco Colomba.
INTER (4-3-1-2)
: Julio Cesar; Nagatomo, Lucio, Ranocchia, Chivu (46′ Sneijder); Zanetti, Cambiasso, Kharja (Pandev); Stankovic; Pazzini (60′ Milito), Eto’o.
A disposizione
: Castellazzi, Materazzi, Mariga, Obi.
Allenatore
: Leonardo.
Arbitro
: Gianluca Rocchi di Firenze
AMMONITI
: Ranocchia per gioco pericoloso, Zaccardo, Stankovic per gioco scorretto

sabato 16 aprile 2011

Paolo Rumiz presenta Il bene ostinato

"È la storia dei 'profeti' di oggi, i punti emergenti di un volontariato italiano di cui non si scrive, il nucleo di un altruismo che alberga negli stessi territori dell'egoismo antistranieri. È la storia di una pattuglia di medici italiani, inquadrati nella più brillante e meno nota – mai discussa – delle nostre Organizzazioni non governative, Medici con l'Africa Cuamm."
Val al sito del CUAMM

giovedì 14 aprile 2011

Non sempre si può vincere….

Fonte: Inter Club Desenzano
“Non sempre si può vincere” e se lo dice Mou ci crediamo. Da buon tifoso nerazzurro anche lui è rimasto di “stucco” quando ha saputo quanto era accaduto a S.Siro, ed ha ricordato però che ci restano altre partite da giocare. Certo, nessuno immaginava una serata così assurda e nefasta, ma siamo abituati a tutto (nel bene e nel male). Peccato perchè i tedeschi non sembravano così stratosferici, siamo riusciti a complicarci una partita iniziata con un gol fantastico di Stankovic e proseguita con errori macroscopici che hanno portato al culmine con l’autogol di Ranocchia. Si dice “dopo il temporale torna sempre il sole”, il problema è capire se il temporale è finito oppure è solo all’inizio. Da parte nostra abbiamo l’obbligo di non mollare, continuare ad incitare i nostri CAMPIONI per fargli sentire il nostro sostegno. Tutti avremmo fatto a meno di vedere una simile partita ma questo è il calcio e soprattutto questo è lo sport.
E’ in queste serate che l’amore per la propria squadra deve emergere, più che nelle vittorie.
Peccato ma “non sempre si può vincere”.

mercoledì 13 aprile 2011

"VORREI LA PELLE NERA", la Fip si schiera contro il razzismo



 
La Fip si schiera contro il razzismo e promuove la campagna di sensibilizzazione "VORREI LA PELLE NERA".
L'idea nasce dopo gli insulti razziali ad Abiola Wabara, giocatrice della Bracco Sesto San Giovanni e della Nazionale: partendo dalla piena solidarietà ad Abiola, la FIP vuole chiarire a voce alta che è contro ogni tipo di razzismo. Il basket è sempre stato caratterizzato dalla multirazzialità. I giocatori stranieri e di altre etnie hanno, nel tempo, permesso al nostro sport di crescere e di affermarsi.
La FIP chiede a tutte le componenti del movimento e agli appassionati, nella prossima giornata di campionato, di colorare la propria pelle con un segno nero, ben visibile, in rappresentanza dei colori di tutte le etnie, per sentirci tutti uguali.

Aderiscono alla campagna: Lega di Serie A, Legadue, Lega Nazionale Pallacanestro, Legabasket Femminile, Usap, Giba, Aiap.



Il manifesto
VORREI LA PELLE NERA per potermi riconoscere al fianco di Abiola Wabara come un fratello, come una sorella, e farle sentire tutta la mia solidarietà.
VORREI LA PELLE NERA per capire fino in fondo il suo dolore, lo sdegno e la frustrazione che la assalgono.
VORREI LA PELLE NERA per essere come lei e gridare al mondo la nostra voglia di libertà.
VORREI LA PELLE NERA per non essere come loro, per non confondermi con loro, per sentirmi, io si, diverso da loro.
VORREI LA PELLE NERA, rossa, verde, gialla. Vorrei avere la pelle di tutti i colori dell’anima, perché ciò non accada più.

Sabato e domenica prossima scendi in campo e sostieni anche tu la campagna di sensibilizzazione contro il razzismo VORREI LA PELLE NERA, lanciata dalla Federazione Italiana Pallacanestro.

Se sei un atleta o un tifoso colora la tua pelle con un segno nero sul volto o su un’altra parte del corpo ben visibile e dimostra così la tua solidarietà e il tuo appoggio a tutti coloro che vivono una condizione inaccettabile, per la nostra Cultura, per la nostra Storia, per il nostro Sport.

Aderiscono alla campagna: Lega di Serie A, Legadue, Lega Nazionale Pallacanestro, Legabasket Femminile, Usap, Giba, Aiap.

lunedì 11 aprile 2011

Street Football - La compagnia dei Celestini

Per chi ha bimbi merita, è fatto proprio ben...(io me lo guardo anche senza i miei figli!!!)

Fonte: RAI Juonir

La serie è liberamente tratta dal divertente libro di Stefano Benni e porta la firma di uno dei registi più importanti dell’animazione italiana: Pierluigi de Mas. I protagonisti sono un gruppo di ragazzini amanti della "Pallastrada", variante libera e autonoma del calcio giocato per le strade fuori dal mercato e dalle regole degli stadi. In un gioco dove non ci sono regole, il valore più importante resta quello della solidarietà, non soltanto tra i componenti della stessa squadra ma soprattutto tra quelli di squadre diverse. I ragazzi organizzeranno il primo Campionato del Mondo di Pallastrada, con squadre provenienti da tutte le nazioni. La squadra dei Celestini avrà l’incarico di organizzare il torneo, ma dovrà farlo mantenendo il più assoluto segreto per evitare che le autorità boicottino le partite. Attraverso la Pallastrada, i ragazzi si divertono e scoprono il significato della lealtà e dell’amicizia...

Approfondimenti su wikipedia
Per vedere alcuni video vai sul sito RAI

Ecco il video della sigla

sabato 9 aprile 2011

Inter - Schalke 04 2 - 5 commento

Lo Schalke 04 era la più debole tra le otto rimaste in Champions League, averla acchiappata nei sorteggi dei quarti di finale ci ha reso euforici prima del tempo anche se con il Bayern sembrava finita già all'andata e invece siamo andati a vincere 3 a 2.e la mente fantasticava alla vittoria della seconda Champions League consecutiva con interesse solo al possibili avversario della semifinale e invece siamo già a casa a metà confronto perchè 4 gol sono impossibili da segnare fuori casa.

primo tempo
pochi secondi, ben 25 e Stankovic si inventa un gol stupendo da centrocampo simile a quello che segnò al Genoa l'anno scorso.  Tutto molto bello, sembra la fotocopia del derby Milan - Inter di sabato scorso. Neanche nelle più rosee previsioni pensavo che l'Inter andasse in vantaggio così presto. ma al contrario con noi che passiamo subito in vantaggio e già ci si proietta al secondo e terzo gol per un quarto di finale già dominato dai Nerazzurri all'andata. Al 5' minuto resuscita lo Schalke con Raul che si fa pericoloso, ho una leggera impressione che la nostra difesa troppo facilmente si fa sorprendere ma in quel momento era solo una lieve preoccupazione. All'8' ancora Inter avanti con Sneijder che crossa per Milito che non arriva d'un soffio. Stankovic viene ammonito al 12' per un fallo ai danni di Baumjohann ma a farsi male sarà lui che zoppicherà fino al 24' quando verrà sostituito da Kharja. A questo punto la sorte della gara si capovolge, anche se in vantaggio per uno a zero Stankovic stava giocando una grande partita e il suo calo ha condizionato il nostro gioco e concesso troppi contropiedi agli avversari che si trovavano con un uomo in più. Al 17' su corner Papadopoulos colpisce di testa da solo dentro area, Julio Cesar pare ma respinge sui piedi di Matip che da posizione ravvicinata butta dentro la sfera portando i tedeschi in parità.  L'Inter accusa il colpo e due minuti più tardi Jurado impegna severamente il nostro portierone.
L'Inter reagisce con Milito che solo dentro area si butta su leggero contatto di Uchida; a velocità sembra rigore netto ma invece con i vari replay non è cosi.
Al 20' annullato un gol bellissimo di Eto'o su passaggio di Maicon ma in fuorigioco. Al 23' ai nerazzurri viene interrotta per fuorigioco un'azione d'attacco interessante di Milito sul lancio di Sneijder dai 25 metri: le immagini tv mostrano come in realtà la posizione sia perfettamente regolare.
Stankovic esce un minuto più tardi rilevato da Kharja. Al 33' Milito riporta in vantaggio l'Inter che si trova tutto solo davanti a Neuer in una posizione dve è impossibile sbagliare!
 
Auguro ai centrali dello Schalke al ritorno di lasciarlo solo così per 10 volte a Milito.

Al 40' pareggio di Edu su assist di Baumjohann.

Al 48' Farfan viene ammonito per fallo su Zanetti e diffidato salterà la partita di ritorno.
Da precisare che l'arbitro inglese doveva ammonirne almeno 5 dello Schalke perchè falli brutti e intenzionali ne abbiamo subiti troppi.

Malissimo Chivu a centrale che sembra la copia di sabato scorso, Ranocchia è costretto a lavorare anche per lui.
Male Thiago Motta che ha lasciato il reparto difensivo in balia dell'avversario; mi sento di dare un voto negativo anche a Zanetti perchè sulla fascia sinistra lo Schalke era inarrestabile al punto che Farfan si trovava sempre a crossare.

Leonardo è stato molto criticato dai tifosi interisti e dalla stampa; effettivamente la squadra in difesa ha sofferto molto ma che colpa può avere lui? L'assenza di Lucio è stata deleteria perchè Chivu ha dormito.
Al posto di Lucio, Leonardo chi poteva schierare?

Cordoba che paga un periodo disastroso?
Materazzi che son settimane che non gioca?
Oppure buttare allo sbaraglio un primavera in questo incontro delicato?Non mi spiego il perchè delle critiche a Leonardo; l'unico difetto è stato il non aver inserito dal primo minuto Nagatomo, ma poi Zanetti dove si piazzava?
Al 24' allora doveva entrare Nagatomo al posto di Stankovic ma con il senno di poi è facile. Il primo tempo non è stato così male, l'Inter è andata più volte in attacco ma ha preso ingenuamente due gol che poteva evitare; Milito era continuamente in fuorigioco e sprecava le nostre azioni in questa maniera.
Il nostro bomber era molto più veloce dei difensori avversari e al ritorno dovremo puntare su questo loro difetto se vogliamo fare quattro gol.
Chiedendo su Facebook ai miei contatti interisti vedo che regna la confusione più totale sulle scelte che Leonardo doveva fare, eppure l'indomani erano tutti a criticarlo. Qualcuno mi dice che avrebbe preferito come coppia di centrali Materazzi - Cordoba perchè Ranocchia non ha esperienza eppure l'ex genoano è stato strepitoso finora.   Qualcuno critica Thiago Motta e pensa che Cambiasso era meglio al posto suo davanti alla difesa come accaduto ogni tanto l'anno scorso. 
  Insomma tanti suggerimenti per Leonardo, chi la vuole cotta e chi la vuole cruda, fatto sta che secondo me non ha sbagliato formazione; doveva invece coprire di più come faceva Mourinho l'anno scorso.

Secondo tempo
ad inizio ripresa era inimmaginabile una sconfitta così netta a fine partita, esattamente come con l'Arsenal il 25 novembre 2003 è bastato restare in 10 uomini per andare alla deriva. Al primo minuto Milito solo davanti a Neuer butta la palla fuori clamorosamente! Se il Principe avesse segnato in questa occasione son sicuro che non staremmo a rimpiangere quella serata storta...
con un 3 a 2 a nostra favore sicuramente l'Inter avrebbe giocato con più serenità e copertura facendo tesoro dei due errori del primo tempo. Un minuto dopo Eto'o su lancio di Sneijder dribbla la difesa avversaria e il suo sinistro viene deviato da Neuer in corner. Al 7' Chivu commette fallo su Farfan e viene ammonito; sul cross del giocatore dello Schalke l'attaccante ex Real Madrid, Raul, beffa la difesa nerazzurra portando i tedeschi in vantaggio per 3 a 2. Al 12' contropiede micidiale dello Schalke, Ranocchia intercetta il passaggio e si fa l'autogol. Non c'è limite al peggio e al 17' Chivu si fa espellere per fallo su Edu.  Un minuto più tardi l'inconcludente Kharja esce ed entra Cordoba. L'Inter è allo sbando e al 20' Jarado colpisce il palo con Ranocchia. I nerazzurri attaccano e vanno vicini al gol con Milito ma la difesa avversaria respinge. Al 30' Edu segna dopo che in precedenza Julio Cesar aveva respinto sul palo. Al 31' esce Thiago Motta ed entra Nagatomo che gioca con molta grinta e determinazione! Fosse entrato prima... Al 49 Eto'o spedisce la palla a lato.

Partita finita 5 a 2 per lo Schalke 04; impresa davvero impossibile mercoledì 13 aprile a Gelsenkirchen.
I Nerazzurri per qualificarsi devono vincere con 4 gol di scarto, minimo 4 a 0.
Con il 5 a 2 ovviamente andrebbero ai supplementari (ci firmerei per questo risultato) mentre con un 5 a 1 andrebbero in semifinale.

Impresa quasi impossibile ovviamente ma come hanno fatto 5 gol loro martedi scorso perchè non possiamo farli noi? Basterebbe che Milito ed Eto'o non facciano errori grossolani e che la squadra giochi come sa fare! Inoltre in difesa rientrerà Lucio.
 
Forza Inter non mollare!!!

venerdì 8 aprile 2011

Reazione Inter, Zanetti lancia la carica


Presidente e squadra insieme per una pronta reazione: questo è quanto successo ieri, con Moratti, a colloquio con la squadra, che sprona i suoi a rialzare la testa dopo le due brutte sconfitte. “Dovete dimostrare chi siete, i campioni in carica in tutto” dice il patron, con Zanetti che gli fa eco: “Quando si vince si è dei campioni, quando si perde siamo tutti dei giocatori finiti. Certa gente non aspettava altro, sono sei anni che dominiamo ed a qualcuno da molto fastidio” afferma duramente il capitano. “Non potete mettere in discussione questo gruppo” prosegue l’argentino, “Andiamo avanti con Leonardo, uomo vero ed intelligente”.
Prosegue l’assalto del Milan a Cristiano Ronaldo: dopo le parole di Silvio Berlusconi, che vuole a tutti i costi il forte portoghese, ora è il turno di Abate che afferma di voler giocare insieme a lui, dopo averlo fermato nello scontro diretto in Champions League.Buone notizie invece sul fronte Ganso: ieri il giocatore si è incontrato con il Santos per comunicare ai dirigenti che vuole partire per l’Italia, ed i rossoneri sono sempre in vantaggio rispetto alla concorrente Inter.
Dopo le dure parole di Serse Cosmi, a seguito del repentino esonero, Zamparini prova a sminuire quanto detto dall’ex allenatore: “Questa è soltanto una piccola vendetta, qui le cose non vanno come le ha descritte lui”.
Storari sarà il portiere della Juventus del futuro: con Buffon ancora ai box e in partenza per Roma, l’ex estremo difensore del Milan e del Messina sarà schierato ancora titolare contro il Genoa: “Vorrei rimanere qui per tutta la vita. Il prossimo anno sono certo che torneremo a vincere”.

domenica 3 aprile 2011

Milan - F. C. INTER : 3 - 0

Fonte: Inter Club Atene

MILANO - È con una doppietta di Pato e con un gol, su rigore, di Cassano che il Milan si aggiudica il derby numero 276, lasciando l'Inter a 5 punti di distacco in classifica. È il 35° derby consecutivo per capitan Zanetti e il primo in nerazzurro per Leonardo, Pazzini e Ranocchia. Milan-Inter è il big match della 32^ giornata della serie A Tim 2010-2011, ma forse anche qualcosa di più. È l'incrocio di storie, tante, e di emozioni, almeno ottantamila, tante quante sono le presenze registrate questa sera allo stadio "Meazza".
 

E le emozioni, non proprio belle per i nerazzurri, arrivano dopo soli 43 secondi: il gol di Pato è un lampo che mette subito in salita il cammino dell'Inter che continuerà, senza sosta, a cercare il pareggio che Thiago Motta ed Eto'o sfioreranno soltanto. Ne resteranno solo dieci di nerazzurri in campo dal 54' per l'espulsione di Chivu, fallo su Pato ultimo uomo, ma le beffe non sono finte: arriva al 62' il raddoppio rossonero ancora con Pato, mentre è Cassano a chiudere il match sul 3-0, trasformando il calcio di rigore dopo il fallo commesso da Zanetti.

PRIMO TEMPO - Con Lucio squalificato, Leonardo sceglie Ranocchia e Chivu come coppia al centro della difesa con capitan Zanetti e Maicon terzini. Unica punta Pazzini davanti al tridente Pandev, Sneijder, Eto'o. L'assente, dall'altra parte è Ibrahimovic, in attacco il Milan punta sulla coppia Robinho-Pato.
Il match ha inizio, ma non si mette bene per l'Inter. Il Milan sblocca il risultato dopo 43 secondi con Pato: proprio il brasiliano dà avvio all'azione che con la complicità di Gattuso manda Robinho al tiro, esce Julio Cesar, ma Pato è lì e sul rimpallo ribadisce in rete di destro per l'1-0. È Pandev dall'altra parte, a cercare per primo la porta rossonera con un sinistro dalla distanza che Abbiati blocca a terra (6'), ma è ancora il Milan ad essere pericoloso con il cross di Pato che Robinho non intercetta di un soffio a pochi passi dalla porta (8'). I rossoneri reclamano il calcio di rigore al 9' quando il tiro di Seedorf è murato dal corpo di Maicon, accusato di aver allargato troppo il braccio destro. Sono soprattutto i laser a disturbare Sneijder sul calcio di punizione da circa 30 metri, dopo il fallo di Zambrotta su Pandev, che termina alto (16'), ma arriva al 19' la prima grande risposta dell'Inter con l'assist del macedone per Pazzini, che vede chiudersi la porta grazie a un perfetto tempismo di Abbiati.
Zambrotta che, dalla distanza, non trova di poco la porta (25') e gli interventi in chiusura, provvidenziali, di Ranocchia prima (25') e Zanetti poi (27'), entrambi su Pato, frenano l'offensiva rossonera. Trema la porta nerazzurra al 37' quando dalla distanza il destro fulminante di Van Bommel, complice la deviazione di Chivu, colpisce in pieno la traversa. Non è un gol, ma lo sembra, quello che Thiago Motta sfiora con il colpo di testa sul corner di Sneijder e che Abbiati con entrambe le braccia spinge lontano dalla linea di porta (38'). Era quasi gol quello di Motta, poteva esserlo ancor di più quello di Eto'o che al 43', raccogliendo il cross di Pandev, non trova la rete a pochi passi da Abbiati, mandando palla sul fondo. Senza recupero, squadre a riposo sull'1-0.
SECONDO TEMPO - Ripresa al via con gli stessi ventidue in campo, ma dopo 6' Gattuso è costretto a lasciare il campo per un problema muscolare, al suo posto c'è Flamini. Cambia ancora il match al 9' e cambia in peggio ancora per l'Inter, causa il fallo di Chivu su Pato, ultimo uomo, che costa l'espulsione al difensore rumeno. Dal calcio di punizione dal limite, è un super Julio Cesar quello che si oppone con i pugni alla conclusione potente di Thiago Silva (11'), ma nulla può il portiere nerazzurro sul raddoppio targato ancora Pato: Seedorf serve Abate che con un diagonale apre per Pato che va incontro alla palla di testa e mette in rete per il 2-0. Arriva il primo cambio di Leonardo: fuori Pazzini dentro Milito, ma è ancora di Julio Cesar la scena principale, vedi la chiusura in calcio d'angolo sul tiro di Robinho.
Dal 26' il derby è anche di Stankovic, ma è Cordoba a evitare il gol del 3-0 deviando in corner la conclusione di Robinho a tu per tu con Julio Cesar. Il confronto si ripete al 32', questa volta il portiere nerazzurro respinge con un piede il destro del rossonero. Al 44', una mano di Zanetti sulla spalla di Cassano non lascia dubbi a Rizzoli: calcio di rigore al Milan che il fantasista barese trasforma nel 3-0. Via la maglia per esultare, peccato che il fallo commesso poco dopo gli valga anche l'espulsione dopo 11' dal suo ingresso in campo. Dopo 3' di recupero, arriva il fischio di Rizzoli. Il derby è rossonero.