lunedì 17 maggio 2010

Ao' Riga'; L'emo Pijata Inter....N'artra Vorta !

Fonte: C'èSoloL'Inter Scritto da Alex

Ognuno avrà vissuto questa giornata in modo diverso, ma credo tutti con lestesse ansie e le stesse paturnie. Già alla lettura degli schieramenti un pò di "squaraus" per la presenza di Materazzi, che infatti ha un pò ballato" e soprattutto "sparato” una quindicina di lanci in fallo di fondo o laterale; ma soprattutto si è potuta verificare l'ennesima dimostrazione e cioè che, al di là di tutte le puttanate che abbiamo sentito quest'anno, a noi non avrebbero regalato niente, come avevano detto, mentre il Chievo, che aveva giocato la settimana scorsa contro di noi con il massimo impegno, alla faccia che sia Campedelli che Di Carlo sono tifosi interisti, ha schierato 5 o 6 riserve contro la Roma, presentandosi praticamente “alla pugna” in costume da bagno ed
infradito.
Pensate un po’ che putiferio si sarebbe scatenato se il Siena, o qualunque altra squadra l’avesse fatto contro di noi; è successo una sola volta ed apriti cielo!
Fra parentesi senza episodi particolari e con un portiere che se vestito di rosso-blu, tutti avrebbero scambiato per Spiderman.
Il Siena, come aveva fatto capire senza troppi giri di parole, la partita se l’è giocata all’ultimo sangue con i due romanisti in comproprietà Rosi e Curci su tutti; ed è giusto che sia così; quello che fa un po’ specie è semmai l’atteggiamento dei “Mussi”, che dopo avere giocato col massimo impegno contro di noi si sono presentati all’ultima dinnanzi al loro pubblico in queste condizioni; ma chi se ne frega, va bene così.
E’ comunque stato un leit-motive di tutta la stagione il fatto che contro di noi abbiano dato tutti il sangue (tranne uno) per poi afflosciarsi alla partita successiva come dei sacchi vuoti; ripercorrete un attimo la
stagione e ne troverete conferma: una su tutte la Fiorentina, che negli ultimi due mesi ha completamente mollato, salvo giocarsi contro di noi quella semifinale di Champions che gli era stata ingiustamente sottratta. Diciamolo francamente: hanno fatto di tutto per farcelo perdere questo Campionato, prima a favore del Milan, applicando il regolamento con due pesi e due misure scandalosamente differenti; poi quando ai rossoneri si sono “rotti” gli unici due giocatori buoni, nemmeno regalandogli un rigore a partita si sarebbe
riusciti a tirarli su.
Di questa situazione, oltre che di un nostro fisiologico calo, ne ha approfittato la Roma, operando una rimonta incredibile con molto merito, molta fortuna, ma, occorre dirlo, senza eccessivi favoritismi arbitrali; poi ci sta che quando vinci una impressionante serie di partite, una ti possa anche andare male.
E qui è stata molto brava la nostra squadra a mettersi davanti e a non mollare più.
Ha vinto la squadra più forte e quella che ha meritato maggiormente: questo credo debba ammetterlo chiunque ci tenga a farsi considerare sano di mente.
Ha vinto giocando la partita sulla falsariga di quasi tutte quelle di questa stagione a cominciare dalla Supercoppa a Pechino, “sminchiando” cioè una caterva di palle gol per poi finire inevitabilmente in sofferenza.
Ha vinto alla faccia di molti, sicuramente del “signor” Tosel che tira in ballo la prova televisiva solo quando c’è da “cazziare” un nostro giocatore.
Ha vinto, e come poteva essere altrimenti, con un gol di quello che considero il giocatore forse più decisivo di questa stagione, Diego Alberto “El Principe del Bernal” Milito, per conto mio la più forte prima punta al Mondo in questo momento insieme a Drogba; e pensare che forse non andrà neanche ai prossimi Mondiali in Sudafrica per colpa di un Commissario Tecnico un po’ “fumato”, che ha pensato bene di lasciare già a casa due tipi coi coglioni grossi come due noci di cocco, Cambiasso e Zanetti, Dio li benedica! Il titolo che è un po’ irridente, non me ne vogliano gli amici romani e romanisti, e fa riferimento al fatto che in questi ultimi quattro/cinque anni ci siamo trovati a contenderci le maggiori competizioni quasi sempre con loro e, molto spesso (sempre nelle occasioni importanti) abbiamo finito per prevalere noi; un paio di volte, questa e nel
2008, un po’ crudelmente, sventolandogli lo scudo sotto il naso per qualche decina di minuti per poi farglielo sparire davanti al naso come si fa con le caramelle ai bambini cattivi.
Il loro innegabile merito è quello di esser sempre stati lì a provarci, con mezzi bisogna riconoscere inferiori, anche se con “aiutini” favoriti da politici e da fideiussioni bancarie un po’ “così”; chissà perchè di questi “aiutini” a Roma non se ne parla mai, vero Dott.sa Sensi?
Onore comunque al merito di una squadra che ha saputo realizzare una rimonta veramente spettacolare e di un allenatore che ha preso una squadra “sfasciata” e l’ha portata a contenderci il titolo fino all’ultima giornata. L’unico problema della Roma è quello di essere la squadra della città di Roma, passatemi il paradosso (vedi post Beau geste): di una città tarpata da un ambiente non in grado di gestire nel modo giusto tanto le vittorie quanto le sconfitte, creando così sia i presupposti che gli alibi per una mancata vittoria.
La frase più in voga a Roma in questi giorni era “Non succederà, ma se succede…” Non è successo: molti si auguravano un altro 5 Maggio, ma forse quei molti non hanno ancora capito che questa squadra è diversa da quella là; è composta da giocatori, da un tecnico e da dirigenti che ormai hanno pienamente assunto la consapevolezza dei propri mezzi e della propria forza: tutto qua.
I ragazzi sono stati tutti (o quasi) fantastici così come è stato fantastico l’allenatore e i dirigenti, ai quali faccio solo un appunto ora che è finita e non rischio di portare sfiga: non si regala mai a una diretta concorrente un
giocatore per nessun motivo al mondo!
Con Mancini al Milan è andata bene, con Burdisso a Roma per un pelo non è andata malissimo.
Invece di celebrarci come meriteremmo e di spingerci verso la conquista della Champions, come dovrebbe
essere in un “Paese normale” quasi tutti i media non fanno altro che parlare del possibile addio di Mourinho e della richiesta della Juventus (vermi!) di farci revocare lo scudetto del 2006.
Al contrario di tutte le minchiate che sentirete in questi giorni a proposito del sostegno che si deve dare alle squadre italiane in una competizione europea, la maggior parte dell’Italia si augura quello che si augurava oggi chi sperava in un nuovo 5 Maggio; a noi, come direbbero a Roma “nun ce ne po’ fregà de meno” dal momento che se dovessimo vincere trasformeremmo una stagione da bellissima a fantastica e storica, se non dovessimo ahimè riuscirvi saremmo comunque felici e orgogliosi di quanto fatto dalla nostra squadra.
Coloro che ci tifano contro, juventini in primis, lo fanno a loro discapito, dal momento che, se dovesse vincere il Bayern (mi sto ovviamente toccando), la Germania ci “soffierebbe” un posto in Champions per via del miglior Ranking UEFA; ora non credo che l’Inter avrà dei grossissimi problemi a qualificarsi fra le prime tre nei prossimi tre/quattro anni, altri ne avranno forse qualcuno in più.
A buon intenditor….

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