sabato 23 gennaio 2010

Mourinho: "Primi oggi e anche domani"

Fonte: Inter.it
[FOTO Sabato, 23 Gennaio 2010 16:28:06]

APPIANO GENTILE - Nella consueta conferenza stampa della vigilia, presenta così José Mourinho Inter-Milan, gara valida per il posticipo serale della 21^ giornata della Serie A Tim 2009-2010, in programma allo stadio 'Giuseppe Meazza' in San Siro, a Milano (ore 20.45).

Ecco la seconda e ultima parte della conferenza stampa del tecnico nerazzurro.

A sentirla parlare sembra che Fiorentina-Milan finirà con una vittoria dei rossoneri, perché continua a dire che il Milan è a tre punti...

"Non hanno perso. Non hanno perso".

In questi giorni si è letto che Inter-Milan è il derby del mondo, il derby più bello. Secondo lei che cos'ha in più o in meno rispetto agli altri derby?

"Di quelli che ho giocato io, la cosa che ha di più bello è il rispetto delle persone e la disciplina all'interno dello stadio, perché si tratta di due grandi rivali, rivali nella stessa città. Questo sarà il mio quarto derby di Milano, in tutti i precedenti c'è sempre stata disciplina ed educazione, rispetto senza alcuna violenza e questo è molto bello nella stessa città. Gli altri derby che ho giocato, tutti emozionalmente non meno forti di questo di Milano, o forse anche di più, però avevano a livello sociale la parola paura come incombente. Questa partita è davvero bella, mi ricordo la prima: devo riconoscere che ero un po' sorpreso di non vedere controlli della polizia e la gente che andava in giro per strada insieme con le sciarpe rossonere e nerazzurre. Questo, per me, lo rende un derby speciale".

La Lega e il Milan hanno un po' cambiato le carte in tavola rispetto al calendario in questa settimana. E poi c'è pure stato il ct Marcello Lippi che ha snobbato l'Inter. Mancanza di rispetto da parte loro o mancanza di potere da parte dell'Inter?

"Per me non è un problema, forse a Lippi non piace venire qua perché non è stato felice come allenatore dell'Inter. Forse venire alla Pinetina gli porta ricordi negativi, di un periodo della sua carriera che non è finito bene. Comunque, per me non è un problema se viene o non viene qua".

Arbitrerà l'internazionale Rocchi, cosa ne pensa?

"Nessun problema, prima della partita nessun arbitro è un problema per me. Prima di ogni partita io penso sempre che l'uomo del potere, il capo responsabile per gli arbitri, scelga chi gli dà fiducia e penso sempre che andrà a fare un grande lavoro, che l'arbitro andrà verso la gara con l'intenzione di fare bene, di non sbagliare, di essere bravo, e di uscire dal campo con orgoglio. Dopo la partita qualche volta invece esco con una sensazione diversa, sono arrabbiato e un po' frustrato, perché non capisco certe cose che accadono durante la gara. Ma prima di un match nessuno mi sentirà mai mettere pressione su un arbitro o dire che non mi piace, o dire che è tifoso del Milan, non entro in questo tipo di situazioni. Per me nessun problema, Rocchi è bravo e Collina che lo ha scelto è bravissimo. Solo mi auguro che vada tutto bene e che lui esca dal campo soddisfatto per il suo operato".

Quando sente dire che il Milan vi ha superato sul piano del gioco e dello spettacolo, questa cosa la infastidisce o la ritiene parzialmente vera? Insomma, cosa pensa?

"Non mi dà fastidio, ma ritengo che per poter dire una cosa del genere, ogni oltre dubbio, avrebbero dovuto segnare qualche gol in più perché noi segnamo di più e avrebbero dovuto vincere di più perché noi vinciamo di più e avrebbero dovuto avere qualche punto in più perché noi ne abbiamo di più. Questo per me è il vero spettacolo, vittoria, punti e gol. In questo momento noi abbiamo più vittorie, più punti e più gol. Se tra un mese ne avranno più loro e saranno davanti, sarò io il primo a dire bravi, sono riusciti ad essere meglio di noi e a dare più spettacolo. Ma ripeto, per me spettacolo è e sarà sempre segnare di più, vincere di più e stare davanti".

Che cosa le piace di più del Milan e che cosa teme del Milan?

"Io non temo niente di nessuno. E non è una gran preoccupazione per me. Ovviamente ho fatto, con scrupolo, il mio lavoro, certo non vado a fare l'ipocrita dicendo che non ho visto nessun video. Non mi interessa come gioca il Milan, ho svolto il mio lavoro con il mio staff, però in un modo assolutamente normale. È una squadra che sa cosa fa in campo, non è una squadra che entra e dice 'vediamo quello che succederà'. No, è una squadra che ha una filosofia di gioco, con dei movimenti che si vede essere il risultato di un duro lavoro, giocano in modo equilibrato, estremamente adattato alle caratteristiche dei loro giocatori. Sono una squadra e quando dico che sono una squadra è una attestato di rispetto da parte mia, il massimo che si può rivolgere: non giocano come undici singoli ma come squadra, e noi li rispettiamo. Se un pari è un risultato buono per noi? No. Il risultato che mi soddisfa è la vittoria, solo la vittoria".

Con un pari comunque almeno manterrebbe la sua imbattibilità...

"Io non ho mai giocato per un record, per la mia imbattibilità. Pareggiavo in casa con il Siena e la squadra stava giocando in un modo pazzo, e io non ho fatto niente per terminare la gara con un pari e non lo farò mai. Lo ripeto, non mi interessa il record, e il giorno che il record sarà interrotto, per me non sarà un dramma ma il giorno dell'orgoglio. Perché sarà il giorno nel quale potrò dire che sono 100 e non so quanto, o non so quanti anni, che non perdo in casa. Sarà giorno di orgoglio e non di un problema".

Come reputa il livello degli arbitri italiani?

"Sono arbitri bravi, adattati alla cultura del calcio italiano che è completamente diversa da quella degli altri paesi. Comunque sono arbitri di qualità, che sbagliano come tutti, ma che forse nelle ultime partite hanno sbagliato un po' di più. Però questo è il calcio e domani è un altro giorno, si dimentica tutto".

Credo che nessuno di noi si sarebbe aspettato qualche mese fa di vedere un Ronaldinho al livello attuale.

"Che Ronaldinho?".

Un po' più felice di giocare e a un livello un po' più simile a quello del Barcellona. Quello visto negli ultimi mesi è il vero Ronaldinho o si è trovato in condizioni particolarmente favorevoli per esprimersi a quel livello?

"Prima di tutto, sono felice che sia così perché lo conosco da tanto, sono suo amico e amico di suo fratello, sorridiamo sempre dopo una vittoria o dopo una sconfitta che sia. Dopo la partita c'è lo stesso rispetto e amicizia tra noi. Sono felice che sia tornato ad esprimersi come sa. Da fuori penso che sia merito del suo lavoro e di quello del suo allenatore, oltre che del momento della sua squadra. Certo che poi, il numero di gol che sta segnando, in una squadra che ha avuto 10 rigori di cui lui ne ha trasformati 7-8, in realtà diventa normale. In ogni caso, lui è un grande giocatore e il calcio ha bisogno di giocatori così, e se il calcio ha recuperato un giocatore così, meglio per tutti".

Che effetto le ha fatto sapere che Mario Balotelli è andato a seguire il Milan in Coppa Italia allo stadio?

"Mi ha fatto piacere, gli ho anche chiesto una relazione della partita... (sorride, ndr). Io non ci sono andato, ci è andato lui, quindi gli ho chiesto la relazione della gara...".

Questa è una gara alla quale l'Inter non arriva al top della condizione. È meglio giocarla in maniera eroica o furba?

"È una gara alla quale l'Inter arriva nel top, nel top della classifica, che è la cosa più importante. Senza dubbio a questa gara l'Inter ci arriva da prima in classifica e senza dubbio uscirà dal campo sempre da prima in classifica. Questa è la cosa più importante, poi le partite si vincono sempre grazie alla fortuna, con furbizia, con organizzazione, con mentalità, con tutto. Ci vuole un cocktail di tante qualità tattiche, intellettuali. Ci vuole davvero un cocktail di tutto questo. Come ho detto prima abbiamo lavorato bene, abbiamo già iniziato le riunioni di lavoro per la preparazione della gara e sono fiducioso, mi sembra che stiamo bene".

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