domenica 27 settembre 2009

Mondiale Inter Campus: tutti vincitori

Fonte: Inter.it

FIRENZE - Di muri se ne sono costruiti tanti nel mondo e la maggior parte erano per dividere, per separare. A Firenze, la quinta tappa del mondiale Inter Campus, è stato il giorno del muro. Ovviamente non era una separazione quella in atto ma il naturale evolversi del rapporto tra le delegazioni Inter e le scuole toscane. Due bambini e un accompagnatore infatti, hanno messo la loro impronta sul presente della scuola primaria Baracca di Firenze. Un'impronta, una firma che speriamo resti indelebile non solo sul muro dell'istituto o sullo striscione che verrà fatto sfilare alla prossima marcia per la pace, ma nella memoria dei bambini italiani che avevano preparato l'incontro con vera e propria dedizione. Tutti a ballare con gli angolani o ad ascoltare le storie di chi giunge da terre lontane come Amir dall'Uganda portiere e ballerino che per andare a scuola percorre ogni giorno 42 kilometri. Quanti ne faccia con le proprie gambe alla fine non sarà chiaro a nessuno, tra un passaggio e l'altro, anche nel paese dei Crested Creed, sulle sponde del Lago Vittoria, quello che conta è poter giocare a calcio. Non tutti i bambini sono fortunati come lui. Lo dice con il sorriso, tra lo sbigottimento dei bambini italiani. L'incontro era patrocinato dalla Federazione Italiana Gioco Calcio settore giovanile e scolastico.

Calcio che è da sempre certamente nel Dna anche degli Inter Club. Quello di Magenta ha consegnato, grazie anche al supporto del comune, materiale tecnico a due delle delegazioni presenti al Girasole: Bulgaria e Polonia. I primi già presenti allo scorso torneo intitolato alla memoria di Enrico Cucchi, i secondi invitati alla prossima edizione.

Nel pomeriggio, sempre a proposito di calcio, le nazionali scendono in campo per l'ultima giornata di gare.
Una prima considerazione non ci sono ne vincitori ne vinti, ce lo eravamo già detti, ma dalla voglia che i ragazzi ci mettono sui nove campi di Coverciano, è chiaro che per tutti loro, oggi non sarà una passerella. Gli organizzatori, per il giusto svolgersi del torneo, hanno preposto tre persone per campo oltre al direttore di gara federale. Un giudice e due team manager che per tutta la settimana hanno seguito le vicissitudini dei bambini delle diverse delegazioni.

Insomma tanta voglia di fare bene soprattutto per coloro che lottavano per i primi posti. A separare Camerun ed Iran prima delle gare solo due punti, ritardo che gli iraniani hanno saputo cancellare con una giornata quasi perfetta. I leoncini però, come nella sfida diretta di ieri, hanno saputo rispondere colpo su colpo alle vittorie dei rivali.

Alla fine tutti insieme in mezzo al campo a festeggiare un arrivo a pari punti a quota 64. Terza piazza per il Brasile (57), che ha saputo dimostrare di saper essere squadra quando il gioco si faceva duro, mentre il quarto posto è andato ai dodici ragazzi e alle due ragazze dell'Uganda (55). Poi Colombia (54), Slovenia (50) e via via tutte le altre in una giornata di festa indimenticabile per tutti.

La sera in piazza Marsiglio Ficino si apre con i palloncini bianchi che abbracciano il cielo, Roberto Scarpini dal palco e tutte le delegazioni che hanno partecipato al torneo.
Figline Valdarno si presenta al gran completo e una dopo l'altro salgono i bambini che hanno animato la vita della cittadina toscana per l'ultima settimana. Saranno premi per tutti, compresa una bicicletta, ultima meraviglia di una settimana che non si potrà mai scordare. Ci sono Valerio Pelini, direttore generale della Regione Toscana e Riccardo Nocentini sindaco e padrone di casa. Coppe e medaglie per tutti e il documentario di Gabriele Salvatores che introduce il mondo Inter Campus ai meno esperti.

Oggi è l'ultimo giorno per stare insieme, sedimentare amicizie e lasciarsi, chissà, forse con qualche lacrima.
Il muro è ormai completamente colorato e lo è in maniera indelebile.

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