martedì 6 ottobre 2009

L'Inter ci mette il “carattere” e Sneijder accende la luce!

Fonte: C'èSolol'Inter

Inter vs Udinese 2-1
Alla vigilia di questa partita ho vissuto sensazioni contrapposte, cosciente di quanto scritto da Andrea, nel precedente post "I bianco-neri rumpa i bàl", sapevo che l'Udinese è squadra storicamente ostica, ma la sensazione di ottimismo per un risultato positivo era un contraltare basato sulla forza della fiducia riposta nei nostri ragazzi, in controtendenza con i timori che avevano caratterizzato l'ambiente nerazzurro dopo la sconfitta con la Sampdoria in campionato ed il pareggio sofferto con il Rubin in Champions League.
L'Inter inizia bene, detiene il pallino del gioco ed il ritorno di Sneijder (il migliore in campo) tra le linee da più vivacità alla manovra offensiva, offrendo più opzioni alle punte Milito ed Eto'o che non possono contare sull'apporto di Maicon squalificato. Quando Stankovic, servito da Eto'o in profondità, trova un diagonale imparabile all'incrocio dei pali e porta l'Inter in vantaggio, l'ottimismo puramente empirico sembra farsi più concreto, ma il calcio è imprevedibile e passano solo cinque minuti, tra la gioia del goal e il passaggio smarcante di Inler, che si libera della marcatura di Cambiasso e serve Di Natale, il quale, approfittando della sbavatura difensiva, si trova in gioco alle spalle dei centrali Lucio e Samuel e deposita in rete il goal del pareggio spazzando via le labili sicurezze che mi ero creato.
La sensazione è sempre la stessa, l'Inter gestisce il pallino del gioco, ma fatica a sfondare la difesa avversaria; un pizzico di sfortuna nei rimpalli a volte, ma l'impressione è che la manovra sia troppo lenta e permetta sempre alla difesa di piazzarsi a copertura della porta lasciando così pochi spiragli ed obbligandoci a manovrare intorno all'area sovrappopolata di maglie bianconere. Senza poter contare su Milito, nuovamente infortunato (probabile stop di un mese), Eto'o ci prova in tutti i modi, in area dribblando uomini come birilli, ma non riuscendo a concretizzare e come assist-man per i compagni, che però non sono fortunati, vedi colpo di testa di Muntari, solo davanti alla porta con pallone che ancora attraversa le galassie alla ricerca di una meta precisa. Solo Stankovic, ci prova dal limite, ma Handanovic respinge e ancora Muntari non ne approfitta spedendo un'altro pallone alle stelle. Nel tentativo di agguantare una vittoria vitale più per il morale che per la classifica, l'Inter deve però contenere le ripartenze di un avversario che imposta manovre precise e rapide e che trova in Di Natale un finalizzatore molto pericoloso (9 reti in 7 giornate). Proprio Di Natale si trova a tu per tu con Cesar ad un solo minuto dal 45esimo, ma l'Acchiappasogni compie un miracolo dei suoi e ci salva dalla beffa che già avevamo subito con la Sampdoria.
La partita sembra destinata ad un pareggio, dopo aver perso la voce per incitamento e qualche chilo per la tensione, si comincia a pensare che ormai andrà così e ringraziare il cielo.
I nostri ragazzi però non sono d'accordo e mostrano a tutti quello che noi Interisti avevamo auspicato, “carattere” e voglia di non mollare, crederci sempre, fino alla fine e mentre tutti ci stavamo preparando ad un post partita amareggiato, Eto'o, sempre lui, serve Sneijder in area, l'olandese lascia partire un cross rasoterra che sembra destinato dalla parte opposta della porta dove sta sopraggiungendo Suazo, ma la palla è ben “tagliata”, inganna difensori e portiere e si infila nella rete per il goal vittoria, che giunge al 93esimo minuto.
Una esplosione di gioia, fuochi d'artificio che illuminato i sorrisi, Sneijder ha acceso la luce e l'Inter festeggia tre punti preziosi, come testimonia l'esultanza di Mourinho, che a pugni chiusi e lingua tra i denti, corre lungo il margine del campo; l'immagine di chi si libera di un peso, di chi si scrolla i gufi dalle spalle e si prende la sua rivincita.

L'arbitraggio è risultato scadente, non dico di parte, ma davvero impreciso e se Sneijder non avesse segnato, molto probabilmente saremmo qui ad imprecare per un rigore nettissimo ai danni di Balotelli, come sottolineato da Mourinho nel post partita.

L'Inter ha giocato bene, una partita grintosa ed ordinata, al cospetto di un'Udinese che non meritava una sconfitta, così come accaduto a noi a Genova, ma si ritrova senza neppure un punticino ed ha tutta la mia comprensione, seppur consapevole che il nostro carattere ha fatto la differenza e questa volta ci premia per la costanza e l'impegno che i nostri ragazzi, nonostante le difficoltà, mostrano sempre.

Per quanto felice di una vittoria che sembrava ormai sfumata, non posso esimermi di pensare a Muntari, al suo viso affranto, deluso, quando sostituito con Suazo è uscito dal campo. I fischi a lui indirizzati, anche se in parte offuscati dagli applausi dei tifosi coerenti e dai gesti di coraggio dei suoi compagni, che ne hanno comprese le pene, sono incomprensibili per un giocatore che ha dato il massimo contributo, trovandosi sempre al posto giusto nel tentativo dì regalare a noi tifosi la gioia del goal. E' vero, Muntari ha commesso qualche errore, certamente la qualità non alberga nei suoi piedi, ma il suo coraggio, il suo impegno meritano tutta la nostra stima e i nostri applausi. Chiunque lo abbia fischiato, gesto controproducente oltre che ingrato e stupido, non merita di essere considerato tifoso, guardatevi allo specchio e se vi riesce vergognatevi un pò!

Muntari uno di Noi! AVANTI INTER!!!
Sergio

1 commento:

Riva Emanuele ha detto...

Grandissima e importantissima vittoria ottenuta soprattutto con il cuore.
Peccato lo squallore dei fischi a Muntari, uno che ha sempre dato il massimo.
Un saluto.