mercoledì 12 novembre 2008

INTERVISTA IL GIOVANE CALCIATORE AFRICANO INGAGGIATO DAL MONZA BRIANZA RACCONTA LE SUE BATTAGLIE PER EMERGERE DAL SENEGAL GOL A RITMO DI SAMB...A SEMB

Fonte: www.associazioni.eu

11/11/08

Monza Ha dovuto attendere circa quattro mesi ma alla fine il Tribunale di Treviglio gli ha dato ragione. Una regola della Lega italiana calcio professionistico (ex Lega professionisti Serie C), che prevedeva forti limitazioni all'utilizzo in terza e quarta serie di giocatori extracomunitari è stata ritenuta discriminatoria dai giudici e pertanto l'«Associazione calcio Monza Brianza 1912» ha potuto finalmente tesserare Amadou Samb (nellafoto), senegalese di Thies, dove è nato il 22 aprile 1988. La storia di questo ragazzo di colore, unico straniero nell'attuale «rosa» biancorossa impegnata nel campionato di Prima Divisione (ex Serie C1) e nella Coppa Italia Lega Pro, sta assumendo i contorni di una favola. Cresciuto in una scuola «dove per giocare a calcio bisogna andar bene nello studio», sottolinea Amadou, a 16 anni ha esordito nella massima serie senegalese con la maglia della Css. Il suo ruolo? Attaccante, dunque principalmente fare gol. «In 5 partite ho segnato 3 reti guadagnandomi la convocazione in Nazionale Under 16 e giocando nella Coppa d'Africa di categoria - ha raccontato - L'anno dopo ne ho segnati 7 od 8». Quindi il suo sogno «di diventare come Ronaldo e giocare nel Real Madrid» è momentaneamente svanito per lasciare il posto alla dura realtà di trovare di che sfamare la madre e le due sorelline (pochi mesi fa è nato anche un fratellino). Suo padre, per lo stesso motivo, era già emigrato in Italia nel 1986, dove aveva trovato lavoro come camionista nella Bergamasca. «Papà, che vive a Martinengo, mi ha aiutato e così un'azienda che lavora il legno a Ghisalba mi ha assunto come operaio». Amadou non ha però voluto abbandonare il calcio e si è presentato dai dirigenti del Forza e Costanza, la squadra del suo paese, militante in Promozione. «Dopo mezza stagione di attesa di veder regolarizzata la mia posizione, sono riuscito a disputare 14 partite realizzando 10 gol, che hanno salvato la squadra dalla retrocessione. L'anno dopo ne ho giocate 27 segnando 21 gol, contribuendo alla promozione in Eccellenza». I dirigenti del Monza, di casa in quella zona, lo hanno notato e gli hanno proposto, sperando di appigliarsi a qualche cavillo regolamentare, di salire di quattro categorie. «Purtroppo la Lega Pro ha respinto il mio tesseramento, ma mio padre ha deciso di intraprendere un'azione legale. In attesa del giudizio il Monza mi ha permesso di andare in ritiro col resto della squadra, di allenarmi a Monzello, di giocare le amichevoli. Ho cercato di applicarmi al massimo, di concentrarmi, ma a volte non è stato facile. Quando ho esordito in Coppa Italia a Sesto San Giovanni ero felice e anche carico perchè volevo dimostrare a chi non credeva nelle mie possibilità che i gol segnati nelle amichevoli non erano casuali. È stato un piacere siglare una doppietta per il Monza. Sogno di salire subito in Serie B e di diventare titolare, perchè significherebbe che segno molti gol». E per il futuro più lontano? «Di tornare a vestire la maglia del Senegal (ma una volta ottenuto il passaporto italiano prenderei anche in considerazione di indossare quella dell'Italia) e di somigliare sempre più a Ibrahimovic. A livello tecnico e agonistico sono a buon punto, ma ho ancora tanto da imparare sul piano tattico».

www.giornaledimonza.it

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