
mercoledì 24 dicembre 2008
martedì 23 dicembre 2008
lunedì 22 dicembre 2008
Inter Campus: ci siamo
Fonte: Inter Campus
Uganda
lunedì 15 dicembre 2008
sabato 13 dicembre 2008
Rivista INTER FOOTBAL CLUB
ancora in cima alla classifica!!!!!!!!!!!.....
si vede anche la neve!!!!!!!!!!
venerdì 12 dicembre 2008
12 dicembre: "Ciao Peppino, uno di noi"
MILANO - Ci sono amori che non finiranno mai. E che in certi giorni ricordi solo un po' di più, che sempre.
"Ciao Peppino, uno di noi".
Giuseppe Prisco, nato a Milano il 10 dicembre 1921, di origini napoletane.
Interista dichiarato dal 1929, domenica di un derby (vinto) sul campo di via Goldoni.
I suoi amori: l'Inter, gli Alpini, l'avversario del Milan, l'avversario della Juve.
Ha vinto (a oggi): 11 scudetti, 4 coppe italia, 4 supercoppe italiane, 2 coppe dei campioni, 2 coppe intercontinentali, 3 coppe uefa.
mercoledì 10 dicembre 2008
10 dicembre 1948-2008: diritti umani per tutti
Il 10 dicembre 1948, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato la DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI
L'ASSEMBLEA GENERALE
proclama
Articolo 1
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.
Articolo 2
Articolo 3
Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.
Articolo 4
Articolo 5
Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o a punizione crudeli, inumani o degradanti.
Articolo 6
Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica.
Articolo 7
Articolo 9
Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato.
Articolo 10
Articolo 11
Articolo 12
Articolo 13
Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato.
Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese.
Articolo 14
Articolo 15
Articolo 16
Articolo 17
Articolo 18
Articolo 19
Articolo 20
Ogni individuo ha diritto alla libertà di riunione e di associazione pacifica. Nessuno può essere costretto a far parte di un'associazione.
Articolo 21
Articolo 22
Articolo 23
Articolo 24
Articolo 25
Articolo 26
Articolo 27
Articolo 28
Articolo 29
Articolo 30
Nulla nella presente Dichiarazione può essere interpretato nel senso di implicare un diritto di un qualsiasi Stato, gruppo o persona di esercitare un'attività o di compiere un atto mirante alla distruzione di alcuno dei diritti e delle libertà in essa enunciati.
La presente dichiarazione universale dei diritti umani come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo ed ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l'insegnamento e l'educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l'universale ed effettivo riconoscimento e rispetto tanto fra i popoli degli stessi Stati membri, quanto fra quelli dei territori sottoposti alla loro giurisdizione.
martedì 9 dicembre 2008
WERDER BREMA-INTER 2-1
Il tabellino della partita »» Classifica e calendario »»
domenica 7 dicembre 2008
venerdì 5 dicembre 2008
La nostra VITTORIA più bella !
L'Europa plaude Inter Campus: "Una realtà"
Mercoledì, 03 Dicembre 2008
BRUXELLES - "Una realtà, non un progetto". Questo il commento che ha caratterizzato il successo ottenuto da "Petites Historias das Criancas", il film-documentario di Gabriele Salvatores, Fabio Scamoni e Guido Lazzarini proiettato, oggi nel secondo pomeriggio, al Parlamento Europeo. Oltre 150 invitati, per la maggioranza europarlamentari italiani e stranieri, hanno assistito alla terza 'uscita' della pellicola che racconta, sotto forma di piccola cronaca che diventa grande storia, le attività di Inter Campus nel mondo.
Dopo le serate dedicate a Roma e a Milano, l'iniziativa a Bruxelles, promossa dall'eurodeputato del Prc Vittorio Agnoletto, si è aperta con le parole di Massimo Moratti. "È un grande, grandissimo onore poter condividere con i rappresentanti dell'Europarlamento la nostra esperienza sociale con Inter Campus e il film, bellissimo, che la racconta". "Salvatores è interista - ha aggiunto il presidente nerazzurro -, ma soprattutto ha avuto l'intuizione artistica, mentre per noi, in questi dieci anni, abbiamo fatto una cosa semplice: metterci nei panni degli altri e capire che cosa succede ai bambini in situazione difficili. Il calcio ricco, terribile, certe volte stupido, consente però di fare queste cose e mi piace pensare che, fra dieci anni, questi stessi bambini dei quali viene raccontata una storia, un'esperienza di felicità, possano rivedersi attraverso questo film ed essere ancora più felici".
È la speranza di tutti, quella di Massimo Moratti, e l'obiettivo della realtà Inter Campus è proprio questo: il calcio, in verità, è solo un pretesto perché, come ha spiegato Francesco Toldo, anche lui presente alla proiezione di Bruxelles, "lo scopo non è certo quello di trovare il talento, il possibile nuovo campione; e solo l'Inter poteva sviluppare, con successo, quella che sembrava un'utopia ed è diventata una bellissima verità". Tanti i complimenti raccolti dai registi e dai rappresentanti dell'Inter e di Inter Campus presenti all'Europarlamento: per la qualità, altissima, del film-documentario e per la competenza degli operatori e istruttori che girano il mondo vestiti di nerazzurro per far giocare ed educare i bambini. "Mi ha toccato il cuore - ha spiegato Nelson Rivas, il secondo rappresentante della squadra presente a Bruxelles - perché so che cosa vuol dire essere un bambino in Colombia e so che cosa vuol dire operare in quella realtà, che è la mia realtà: conosco i pregi, conosco i rischi".
"Tutto il calcio deve un grazie, enorme, a Massimo Moratti e all'Inter, non solo per i successi calcistici, ma per la capacità di sviluppare una realtà che, chi ama veramente questo sport, si augura possa essere comun denominatore per tutti": le parole di Walter Gagg della Fifa lasciano il segno, confermano l'appluaso delle istituzioni calcistiche internazionali per Inter Campus. "È un progetto bellissimo, una realtà in continuo movimento - ha sottolineato William Gaillard, portavoce Uefa -. Non è vero che il calcio moderno ha sempre bisogno di soldi per emozionare. All'Inter, nella stagione del suo Centenario, possiamo solo augurare altri 100 anni di grandi successi sul campo e di valori intatti, come quelli che oggi ha presentato a tutti noi".
"Al Parlamento europeo lavoriamo in tanti per cercare soluzioni serene a problematiche sociali differenti e difficili, tante solo le idee e le proposte che vengono valutate e sviluppate, tanti i progetti che abbiamo promosso e che vogliamo promuovere. La felicità è che oggi, attraverso il film dedicato alle attività di Inter Campus, abbiamo visto una realtà, non un progetto".
mercoledì 3 dicembre 2008
Uganda, la guerra senza fine
scritto da Matteo Fagotto
Ancora una volta, per l'ennesima volta. Lo scorso fine settimana il leader dei ribelli ugandesi del Lord's Resistance Army, Joseph Kony, non si è presentato alla cerimonia per la firma degli accordi di pace che avrebbero posto fine a 22 anni di guerra tra il gruppo ribelle e l'esercito ugandese, facendo tornare indietro a mani vuote non solo la delegazione governativa, ma anche i notabili Acholi che abitano il nord dell'Uganda, la regione maggiormente devastata dalle violenze negli ultimi anni. Dopo l'ennesimo fallimento, il governo di Kampala si chiede se la prosecuzione delle trattative abbia ancora un senso.Anche stavolta, come nelle occasioni precedenti, Kony aveva assicurato, tramite i suoi intermediari, la sua presenza alla cerimonia, in programma nella città sudanese di Juba. Ma alla fine, come le volte precedenti, ha prevalso la paura. Per uscire dal proprio nascondiglio nella foresta congolese, il leader ribelle ha chiesto lo stralcio del mandato di cattura per crimini di guerra e contro l'umanità emesso dalla Corte Penale Internazionale dell'Aja, e che pende sulla sua testa. Nonostante gli accordi raggiunti in questo senso con il governo ugandese, infatti, la Cpi, a suo tempo invitata a investigare sui crimini compiuti dai ribelli proprio da Kampala, non ha finora accettato di bloccare il procedimento giudiziario nei confronti di Kony.
Tutto come prima allora? Non proprio. Stavolta, infatti, sarebbe avvenuto un fatto nuovo: Kony, stando alla sua versione dei fatti, avrebbe ricevuto un sms sul suo telefonino proveniente da un ufficiale dell'esercito ugandese, che lo minacciava di morte anche se avesse siglato la pace con il governo. Una versione a cui Frank Nyakairu, analista del conflitto ugandese, non crede. "I proclami di Kony hanno un solo fine. Far tornare a parlare di lui", spiega a PeaceReporter. "Ogni volta che vede l'attenzione mediatica calare, Kony se ne esce con qualche novità. Ma dubito delle sue reali intenzioni di pace".La visione di Nyakairu non è isolata. Da più parti ormai si levano voci che chiedono di risolvere la questione Kony una volta per tutte, liberando il nord Uganda dal rischio di una nuova guerra. A questo proposito, il governo ha annunciato che consulterà i leader della comunità Acholi per decidere il da farsi. Meglio proseguire con le iniziative di pace, visto che, dopotutto, sugli accordi raggiunti da entrambe le parti manca solo la firma finale, o scegliere la strada della guerra? La seconda opzione è difficilmente praticabile, considerando il fatto che, al momento, gli effettivi del Lra sono sparsi tra le regioni di confine di Uganda, Congo e Sudan, e che le azioni militari sono condotte principalmente al di fuori del territorio ugandese. Lo scorso mese, alcune associazioni locali per i diritti umani avevano denunciato la morte di più di 200 civili in poche settimane per mano dei ribelli. Da nazionale, il Lra è diventato insomma un problema regionale, che richiede la collaborazione degli stati vicini.
lunedì 1 dicembre 2008
martedì 25 novembre 2008
lunedì 24 novembre 2008
domenica 23 novembre 2008
Festeggiamenti
http://www.gianlucarossi.it/pagine/pagfilmati.asp?id=23
lunedì 17 novembre 2008
COMANDA L'INTER - A PALERMO DUE GOL DI IBRAHIMOVIC
L'Inter vince 2-0 a Palermo e rimane sola in vetta alla classifica di Serie A raggiungendo quota 27 punti. Le reti del successo nerazzurro al "Renzo Barbera" portano entrambe la firma di uno strepitoso ed incontenibile Zlatan Ibrahimovic. Dopo un primo tempo equilibrato e con poche occasioni, nella ripresa l'attaccante svedese è salito in cattedra e, dopo trenta secondi con un gran tiro da fuori area ed al 17' con una bomba su punizione, ha piegato la resistenza dei rosanero di Ballardini. Le parole dell'allenatore dell'Inter Josè Mourinho a fine partita: "Nel primo tempo non abbiamo giocato come volevamo ma, allo stesso tempo, il Palermo, durante tutta la prima frazione ci ha impegnato molto e noi abbiamo risposto solo con un'azione individuale di Ibrahimovic. Loro sono una squadra con uno spirito fantastico e hanno tifosi straordinari che non fanno mai mancare il loro sostegno. Abbiamo fatto bene a centrocampo, ci siamo mossi correttamente. Nello spogliatoio ci siamo detti: questa partita si può vincere e nel secondo tempo abbiamo avuto per larghi tratti l'iniziativa. Il centrocampo era molto vicino agli attaccanti. Siamo migliorati e loro hanno sofferto il contraccolpo dei due gol. Sono soddisfatto di Muntari, che non giocava nella sua posizione, ma oggi ha fatto un grande lavoro difensivo limitando tantissimo Liverani, che è un giocatore importante per gli schemi di gioco del Palermo. Questi sono altri tre punti importanti, perchè fino ad ora abbiamo avuto dodici partite, cinque in casa e sette fuori, tutte difficili. Abbiamo offerto una prova davvero convincente. Ora siamo davanti e possiamo stare tranquilli per qualche giorno. È importante per noi. Domani tutti potranno vincere, ma noi saremo sempre in testa. L'assenza di Cordoba contro la Juve? Era diffidato e non doveva giocare? Ovvio, mi dispiace per la sua assenza, ma io ho bisogno di avere tutti i giocatori a disposizione in ogni partita. Questa non era una gara meno importante della prossima. Lui doveva giocare anche se diffidato. Ora abbiamo Burdisso e Materazzi. Non credo che Marco andrà in nazionale. Burdisso invece sì, ma spero che possa tornare senza problemi. Inoltre, voglio fare gli auguri a Samuel che oggi ha avuto il terzo figlio. Temo molto il mercoledì delle nazionali perchè è un giorno di grande pressione. Ora aspetto gli sms dell'ufficio stampa per avere notizie sulle condizioni dei miei giocatori. Obinna arriverà venerdì sera dalla Colombia. Quaresma lavorerà con noi tutta la settimana ed è più probabile che sarà in campo nella prossima gara. Ibrahimovic? Lui fa solo gol incredibili, mai brutti. Ora io voglio che lui inizi a segnare anche gol 'brutti'. Il Pallone d'Oro? A volte non basta essere il migliore per vincerlo, ci vuole anche una buona campagna elettorale. Speriamo che il calcio italiano la faccia bene: intanto lui deve continuare a giocare così sino al termine della stagione. La gara con la Juve? A novembre non possono essere decisivi gli scontri diretti, ma sarà una partita bella da giocare perchè è una grande sfida."
Il tabellino della partita »» Classifica e calendario »»
mercoledì 12 novembre 2008
INTERVISTA IL GIOVANE CALCIATORE AFRICANO INGAGGIATO DAL MONZA BRIANZA RACCONTA LE SUE BATTAGLIE PER EMERGERE DAL SENEGAL GOL A RITMO DI SAMB...A SEMB
11/11/08 Monza Ha dovuto attendere circa quattro mesi ma alla fine il Tribunale di Treviglio gli ha dato ragione. Una regola della Lega italiana calcio professionistico (ex Lega professionisti Serie C), che prevedeva forti limitazioni all'utilizzo in terza e quarta serie di giocatori extracomunitari è stata ritenuta discriminatoria dai giudici e pertanto l'«Associazione calcio Monza Brianza 1912» ha potuto finalmente tesserare Amadou Samb (nellafoto), senegalese di Thies, dove è nato il 22 aprile 1988. La storia di questo ragazzo di colore, unico straniero nell'attuale «rosa» biancorossa impegnata nel campionato di Prima Divisione (ex Serie C1) e nella Coppa Italia Lega Pro, sta assumendo i contorni di una favola. Cresciuto in una scuola «dove per giocare a calcio bisogna andar bene nello studio», sottolinea Amadou, a 16 anni ha esordito nella massima serie senegalese con la maglia della Css. Il suo ruolo? Attaccante, dunque principalmente fare gol. «In 5 partite ho segnato 3 reti guadagnandomi la convocazione in Nazionale Under 16 e giocando nella Coppa d'Africa di categoria - ha raccontato - L'anno dopo ne ho segnati 7 od 8». Quindi il suo sogno «di diventare come Ronaldo e giocare nel Real Madrid» è momentaneamente svanito per lasciare il posto alla dura realtà di trovare di che sfamare la madre e le due sorelline (pochi mesi fa è nato anche un fratellino). Suo padre, per lo stesso motivo, era già emigrato in Italia nel 1986, dove aveva trovato lavoro come camionista nella Bergamasca. «Papà, che vive a Martinengo, mi ha aiutato e così un'azienda che lavora il legno a Ghisalba mi ha assunto come operaio». Amadou non ha però voluto abbandonare il calcio e si è presentato dai dirigenti del Forza e Costanza, la squadra del suo paese, militante in Promozione. «Dopo mezza stagione di attesa di veder regolarizzata la mia posizione, sono riuscito a disputare 14 partite realizzando 10 gol, che hanno salvato la squadra dalla retrocessione. L'anno dopo ne ho giocate 27 segnando 21 gol, contribuendo alla promozione in Eccellenza». I dirigenti del Monza, di casa in quella zona, lo hanno notato e gli hanno proposto, sperando di appigliarsi a qualche cavillo regolamentare, di salire di quattro categorie. «Purtroppo la Lega Pro ha respinto il mio tesseramento, ma mio padre ha deciso di intraprendere un'azione legale. In attesa del giudizio il Monza mi ha permesso di andare in ritiro col resto della squadra, di allenarmi a Monzello, di giocare le amichevoli. Ho cercato di applicarmi al massimo, di concentrarmi, ma a volte non è stato facile. Quando ho esordito in Coppa Italia a Sesto San Giovanni ero felice e anche carico perchè volevo dimostrare a chi non credeva nelle mie possibilità che i gol segnati nelle amichevoli non erano casuali. È stato un piacere siglare una doppietta per il Monza. Sogno di salire subito in Serie B e di diventare titolare, perchè significherebbe che segno molti gol». E per il futuro più lontano? «Di tornare a vestire la maglia del Senegal (ma una volta ottenuto il passaporto italiano prenderei anche in considerazione di indossare quella dell'Italia) e di somigliare sempre più a Ibrahimovic. A livello tecnico e agonistico sono a buon punto, ma ho ancora tanto da imparare sul piano tattico». | |
www.giornaledimonza.it |
lunedì 10 novembre 2008
mercoledì 5 novembre 2008
Pazza Inter? No, PAZZO BURDISSO!
Fonte: Io sono Interista
Anorthosis F. 3 - Inter 3
Partita difficile da commentare.
L'Inter segna 7 reti. Ma la partita finisce in pareggio, esattamente 3-3.
Magia del calcio? No signori.
Su due dei tre gol della squadra cipriota c'è lo zampino del nostro caro Burdisso, stasera in serata assolutamente negativa.
Per non parlare del secondo gol, arrivato per un rimpallo quasi esilarante.
Mou rimette in campo la squadra di Reggio, con alcune novità, quali il ritorno di Cambiasso e Materazzi, con Burdisso che rientra al centro della difesa.
Il match inizia nel migliore dei modi. Dopo 5 minuti segna Balotelli, che mette in rete la respinta del portiere dell'Anorthosis, che para un calcio di punizione fantastico di Zlatan Ibrahimovic.
La partita va avanti egregiamente, con l'Inter che attacca (e sbaglia), e l'Anorthosis che non riesce a reagire.
Ma ecco il primo errore: minuto 31, lancio dalla difesa cipriota, Julio Cesar esce e chiama la palla (come mostrato dalle tv), Burdisso lo anticipa di testa e serve un assist perfetto all'attaccante francese, che mette in rete.
L'Inter reagisce, e ritorna in vantaggio. Materazzi, su calcio d'angolo di Balotelli, mette dentro di testa.
Sembra andare tutto per il meglio, ma ecco che pure la sfortuna ci si mette. Minuto 46, su calcio d'angolo Cambiasso tenta di spazzare di testa, ma un rimpallo maldestro lo punisce. La palla tocca l'attaccante dell'Anorthosis, ed ecco di nuovo pareggio.
Il secondo tempo ricomincia con un altro erroraccio del solito Burdisso, che tenta di anticipare Frousos. Ma purtroppo il pallone rimane al cipriota, che mette dentro il 3-2.
L'Inter incomincia la sua rincorsa. Mourinho cambia 3 giocatori, inserendo Cruz.
All'80' ecco che l'argentino ritorna ad essere decisivo. Balotelli da calcio di punizione, cross perfetto per la testa di Cruz, che mette la palla in rete.
Ci sarebbe pure il tempo per il 4-3 di Cambiasso, che segna di sinistro, ma ne il guardalinee, ne l'arbitro vedono che il pallone varca effettivamente la porta (come già dimostrato in vari network televisivi).
Come già detto, difficile commentare una partita così strana, con l'Inter che si fa male da sola in 3 occasioni.
Purtroppo dispiace andare contro un singolo giocatore, ma Burdisso è stato assolutamente fattore determinante di questo pareggio, che senza errori rilevanti, poteva finire tranquillamente in goleada per in neroazzurri.
Unica colpa imputabile all'allenatore, quella di aver puntato su di lui, anche se sinceramente nessuno si poteva aspettare uno scatafascio simile.
E' quindi tempo per il difensore argentino di riflettere sugli errori, e forse qualche turno di riposo non gli farebbe male.
lunedì 3 novembre 2008
AL'ULTIMO RESPIRO
martedì 28 ottobre 2008
giovedì 23 ottobre 2008
mercoledì 22 ottobre 2008
lunedì 20 ottobre 2008
Foto serata Wivi l'Inter
lunedì 13 ottobre 2008
Giovane senegalese insultato durante la partita
SE LA SONO presa con lui perché è senegalese, gli hanno gridato «sporco negro, torna in Africa» al termine di una partita di calcio fra ragazzi. Cisse’ Cheikh Beacaye ha 19 anni, da quattro vive con la famiglia a Merone e milita nella categoria juniores al fianco dei compagni dell’Atletico Erba. È stato vittima di quegli insulti razzisti. La rabbia si è scatenata al termine della partita con il Novedrate al centro sportivo Lambrone di Erba, conclusasi con la vittoria degli ospiti. È bastata una provocazione del ragazzo per far scattare la reazione di alcuni giocatori della squadra avversaria.
«ERO SCOSSO, nervoso per quegli insulti - racconta il ragazzo che fa l’operaio in un’azienda del Lecchese e nel dopolavoro frequenta l’Istituto Romagnosi di Erba -. È la prima volta che mi capita e mi ha fatto molto male. Sono abituato agli scherzi, a scuola, al lavoro e con gli amici, ma in quel caso si tratta di odio. Succede spesso anche durante le partite di andare un po’ pesanti con le parole, ma poi la cosa finisce lì. Questa volta invece è andata in un altro modo. Mi hanno detto: "vai a mangiare le banane". Mi sono sentito offeso. Sinceramente sto pensando anche di smettere di giocare perché non voglio più sentire altre parole del genere». L’arbitro ha annotato tutto, ha riferito al giudice sportivo e in questi giorni è arrivata la sanzione: cinque giornate al giocatore che ha offeso il 19enne senegalese e cinquecento euro di multa alla società di Novedrate per «cori razzisti».
fonte: Il Giorno
mercoledì 8 ottobre 2008
Inter Club: Wivi l'Inter riparte da Como
COMO - Le iniziative dedicate dalla Società al popolo nerazzurro dei club non possono gioco forza sempre coincidere con una gara di campionato in trasferta della squadra. È il caso, ad esempio, dei tifosi interisti della provincia di Como che mercoledì 15 ottobre p.v. si ritroveranno per una splendida serata di festa e solidarietà. Tutto questo sarà "Wivi l'Inter", evento organizzato dal Centro Coordinamento Inter Club con il supporto organizzativo del coordinatore di zona Moris Galli presso "Il Birrificio" in via Pasquale Paoli, 3 a Como a partire dalle ore 19.30.
Roberto Scarpini al microfono e poi, via via, tanti ospiti, compresi due giocatori della rosa a disposizione di Josè Mourinho, per vivere tutti insieme un momento di grande passione nerazzurra. ll tutto senza dimenticare la solidarietà: sarà infatti organizzata una raccolta di fondi attraverso una lotteria benefica, il cui ricavato sarà devoluto in favore della Cooperativa Sociale "Il Mosaico" di Bulgarograsso (Co), il, cui impegno è rivolto all'integrazione sociale, all'emancipazione e alla riabilitazione di persone disabili e svantaggiate con momenti di sostegno e supporto per le loro famiglie.
Per ulteriori informazioni: Moris Galli 347-3671379
lunedì 6 ottobre 2008
Rieccomi
Eccovi i video delle ultime partite.
Mauro
martedì 16 settembre 2008
Inter – Catania 2-1

L’Inter si presenta dunque come una squadra a trazione nettamente anteriore (leggendo la formazione il mio dubbio spontaneo è stato: ma non saremo troppo scoperti per il loro contropiede?).
Dall’altra parte scende in campo una squadra senza troppe pretese allenata da un vero mito: Walter Zenga, 22 anni di storia nerazzurra, (forse) il miglior portiere dell’Inter di tutti i tempi; per lui onore e gloria, tributi dalla Nord (con cori e striscioni), maglia ad honorem consegnata nel pre-partita da capitan Zanetti, emozione per tutti i tifosi e per lui prima, dopo e forse anche durante l’incontro.

Primo tempo che termina in parità con l’Inter in dieci per l’espulsione di Muntari autore di un fallo di reazione su Tedesco (dopo aver subito fallo a centrocampo, divincolandosi molla una piccola manata al catanese che platealmente vola accentuando palesemente la caduta e l’accaduto).
Pronti via ed è subito 2-1 (47’): lunga rimessa laterale di Maicon, testa all’indietro di Terlizzi che indirizza il pallone verso la propria porta, palo, e palla che il portiere ricaccia fuori dopo aver varcato la linea di porta….. ottimo il guardalinee ben posizionato a decretare la rete.
Il resto della partita prosegue con l’Inter sempre pericolosa, ben guardinga a stoppare sul nascere le prove d’attacco del Catania e pronta a ripartire, peccato solo che gli attaccanti nerazzurri sprechino in maniera indecente le occasioni capitategli.
Parlando dei singoli, su tutti uno stratosferico Maicon (dicevano non avrebbe dovuto giocare essendo rientrato il giorno prima dal Brasile dove ha disputato due incontri con la nazionale carioca valide per le qualificazioni al Mondiale 2010), un superbo Materazzi con anticipi puliti e ottima intercettazione di tutte le palle alte, un Vieira con tanta sostanza per 90 minuti (nessuno si aspettava potesse giocare l’intero incontro), Quaresma gol a parte (non suo) giocate di classe e splendidi cross nella gara d’esordio (comunque sarà da valutare alla distanza), Mancini con 12 minuti di fuoco e splendide giocate di alta classe come ai tempi della Roma, dribbling e scatti quasi imprendibili (speriamo non abbia solo un’autonomia di 10/15 minuti!).
Negative invece le prove di Balotelli poco incisivo e poco in evidenza e Ibrahimovic, tanto immenso nelle giocate quanto scandaloso nelle occasioni sprecate a tu per tu con il portiere avversario.
Un’ultima annotazione vale la pena spenderla per Figo, solo un tempo (l’espulsione di Muntari giustamente sballa gli equilibri, e per ristabilirli Mourinho ricorre a Zanetti), ma finalmente qualcosa più delle ultime esibizioni, cross, tiri dribbling quasi degni del suo nome, speriamo prosegua così (forse la presenza in squadra di Mancini e Quaresma entrambi nel suo stesso ruolo, gli hanno dato un po’ più di stimoli).
INTER-CATANIA 2-1
Marcatori: 42' Plasmati, 43' Quaresma, 47' Terlizzi (aut).
Inter: 12 Julio Cesar; 13 Maicon, 16 Burdisso, 23 Materazzi, 6 Maxwell; 77 Quaresma (34'st 33 Mancini), 20 Muntari, 14 Vieira, 7 Figo (45'st 4 Zanetti); 8 Ibrahimovic, 45 Balotelli (22'st 19 Cambiasso).
A disposizione: 1 Toldo, 2 Cordoba, 9 Cruz, 10 Adriano.
Allenatore: José Mourinho.
Catania: 1 Bizzarri; 21 Silvestri, 23 Terlizzi, 6 Stovini, 4 Silvestre; 27 Biagianti, 8 Ledesma, 19 Tedesco (29'st 20 Antenucci); 25 Martinez (17'st 10 Dica), 16 Plasmati (17'st 9 Paolucci), 7 Mascara.
A disposizione: 12 Kosicky, 2 Sardo, 3 Sabato, 17 Baiocco.
Allenatore: Walter Zenga.
Ammoniti: Vieria, Maicon; Ledesma, Biagianti, Tedesco, Dica, Paolucci.
Espulsi: Muntari
Arbitro: Antonio Damato (Barletta).
sabato 13 settembre 2008
mercoledì 10 settembre 2008
martedì 9 settembre 2008
A Mancini il trofeo Maestrelli "L'Inter? E' ancora più forte"
All'ex allenatore dei nerazzurri è stato assegnato il premio come miglior tecnico della stagione scorsa. "I giocatori? Effettivamente è anche merito loro - ha detto - Il futuro? Sono in attesa di qualcosa"
lunedì 8 settembre 2008
Prima giornata
sabato 6 settembre 2008
Amichevole, Locarno- Inter 2- 2
mercoledì 27 agosto 2008
ASSEMBLEA ANNUALE
E' ufficialmente indetta l’Assemblea annuale dell’ Inter Club Kayunga per il giorno 8 settembre 2008 alle ore 20.45 c/o il Bar La Fermata di piazza Camerlata.
Invito caldamente tutti a partecipare, essendo anche un momento di conoscenza e scambio di opinioni.
Un caro saluto.
Il Presidente
Italo Nessi
Settimana d'Azione FARE: ignorare il razzismo equivale ad accettarlo
All'edizione passata hanno aderito più di ottocento gruppi di 38 Paesi, con iniziative volte a lanciare messaggi contro la discriminazione e l'intolleranza.
Alla settimana di mobilitazione possono partecipare tutte le tifoserie, i club calcistici, le scuole di calcio giovanili, ad esempio proponendo striscioni, volantini, organizzando nella propria città tornei multietnici, incontri e dibattiti sull'integrazione, adottare magliette con slogan antirazzisti.
Per permettere la realizzazione delle diverse iniziative, FARE concede piccoli contributi (non superiori ai 400 euro) alle realtà sportive locali o regionali: la richiesta di finanziamento deve essere inoltrata entro l'8 settembre compilando il modulo scaricabile dal sito www.FArenet.org
martedì 26 agosto 2008
Antipatico ma geniale Mourinho divide l'Italia
Fonte: La Gazzetta on line
Decine di migliaia di voti nel sondaggio del nostro sito che vi chiede di inquadrare la personalità del tecnico portoghese. Quasi identiche le percentuali di chi lo disapprova e di chi lo stima
MILANO, 26 agosto 2008 - Tutto si può dire di Josè Mourinho, meno che non sia un personaggio che fa discutere. Sono passati quasi tre mesi da quel 3 giugno in cui "Special One" si presentò al pubblico italiano alla Pinetina sfoggiando un italiano già invidiabile. Da allora ha già dato una chiara fisionomia all'Inter, ha punzecchiato cugini e rivali, ha attirato su di sè le invidie con cui un uomo di successo deve inevitabilmente convivere.
lunedì 25 agosto 2008
Che sia un buon inizio!
Naturalmente chi poteva segnar eil rigore decisivo se non il nostro capitano...
Eccovi quindi un mini video dei festeggiamenti dopo partita
mercoledì 20 agosto 2008
Uganda, il ritorno di Joseph Kony
Uganda - 20.8.2008
Il leader ribelle si dice pronto a firmare gli accordi di pace. Finzione o realtà?
scritto per Peacereporter da Matteo Fagotto