mercoledì 27 agosto 2008

ASSEMBLEA ANNUALE

E' ufficialmente indetta l’Assemblea annuale dell’ Inter Club Kayunga per il giorno 8 settembre 2008 alle ore 20.45 c/o il Bar La Fermata di piazza Camerlata.


Invito caldamente tutti a partecipare, essendo anche un momento di conoscenza e scambio di opinioni.


Un caro saluto.


Il Presidente

Italo Nessi

Settimana d'Azione FARE: ignorare il razzismo equivale ad accettarlo

Si terrà dal 16 al 28 ottobre 2008 l'ottava edizione della Settimana d'Azione FARE (Football Against Racism in Europe), l'evento sportivo che vuole promuovere l'integrazione e la mondialità attraverso la pratica di uno degli sport più amati, ovvero il calcio.
All'edizione passata hanno aderito più di ottocento gruppi di 38 Paesi, con iniziative volte a lanciare messaggi contro la discriminazione e l'intolleranza.
Alla settimana di mobilitazione possono partecipare tutte le tifoserie, i club calcistici, le scuole di calcio giovanili, ad esempio proponendo striscioni, volantini, organizzando nella propria città tornei multietnici, incontri e dibattiti sull'integrazione, adottare magliette con slogan antirazzisti.
Per permettere la realizzazione delle diverse iniziative, FARE concede piccoli contributi (non superiori ai 400 euro) alle realtà sportive locali o regionali: la richiesta di finanziamento deve essere inoltrata entro l'8 settembre compilando il modulo scaricabile dal sito www.FArenet.org

martedì 26 agosto 2008

Antipatico ma geniale Mourinho divide l'Italia

Fonte: La Gazzetta on line

Decine di migliaia di voti nel sondaggio del nostro sito che vi chiede di inquadrare la personalità del tecnico portoghese. Quasi identiche le percentuali di chi lo disapprova e di chi lo stima


Josè Mourinho sorride: gli interisti lo amano già. Afp
Josè Mourinho sorride: gli interisti lo amano già. Afp

MILANO, 26 agosto 2008 - Tutto si può dire di Josè Mourinho, meno che non sia un personaggio che fa discutere. Sono passati quasi tre mesi da quel 3 giugno in cui "Special One" si presentò al pubblico italiano alla Pinetina sfoggiando un italiano già invidiabile. Da allora ha già dato una chiara fisionomia all'Inter, ha punzecchiato cugini e rivali, ha attirato su di sè le invidie con cui un uomo di successo deve inevitabilmente convivere.
MILLE VOLTI - I nostri lettori, sollecitati dal sondaggio che trovate in homepage e che in poche ore ha già coinvolto oltre 70.000 tifosi, si sono divisi sulla spiccata personalità del tecnico portoghese: per ora vince di misura chi lo considera antipatico, ma l'aggettivo geniale è staccato di pochi voti. Vanno forte anche i partiti di chi lo definisce provocatore, furbo e competente. In netta minoranza chi pensa che il successore di Roberto Mancini sia simpatico, umano e soptrattutto diplomatico. In generale si nota che la percentuale di chi lo valuta negativamente sia quasi equivalente a quella di chi lo stima. Ma la classifica è più che mai provvisoria: si potrà infatti votare fino a stasera.

lunedì 25 agosto 2008

Che sia un buon inizio!

Inizia bene la stagione dell'Inter con la vittoria della supercoppa superando ai rigori la Roma.
Naturalmente chi poteva segnar eil rigore decisivo se non il nostro capitano...
Eccovi quindi un mini video dei festeggiamenti dopo partita

mercoledì 20 agosto 2008

Uganda, il ritorno di Joseph Kony

Fonte: Peacereporter

Uganda - 20.8.2008

Il leader ribelle si dice pronto a firmare gli accordi di pace. Finzione o realtà?

scritto per Peacereporter da Matteo Fagotto

Dopo un silenzio durato quattro mesi, il leader ribelle ugandese Joseph Kony torna alla ribalta. Con una telefonata all'inviato speciale dell'Onu per il nord Uganda, Joaquim Chissano, il capo dei ribelli del Lord's Resistance Army avrebbe espresso la volontà di tornare al tavolo delle trattative, abbandonato lo scorso aprile, e di apporre la propria firma sugli accordi di pace con il governo ugandese. Le intenzioni di Kony sono genuine o il capo ribelle sta solo provando a guadagnare tempo?
Joseph KonyL'annuncio di Chissano ha colto di sorpresa i mediatori internazionali, che disperavano di porre fine a un conflitto che dura da 22 anni e che ha provocato decine di migliaia di morti. Era stato proprio Kony a far fallire le ultime trattative lo scorso aprile, non presentandosi alla cerimonia per la firma su un accordo di pace costato un anno intero di colloqui. Colpa del mandato di cattura per crimini di guerra e contro l'umanità spiccato nei suoi confronti dalla Corte Penale Internazionale, su richiesta dello stesso governo ugandese, nel 2005. Kony chiede che il mandato venga stralciato prima di firmare gli accordi. Una posizione che la Cpi finora non ha accettato, nonostante i vertici del Lra abbiano raggiunto con il governo ugandese un accordo di massima per essere giudicati in patria.
L'uscita allo scoperto di Kony, che avrebbe dichiarato a Chissano di essere disposto a firmare la pace entro due settimane, è ancora più sorprendente visto che, a livello politico e giudiziario, non ci sono novità. Proprio per questo l'atteggiamento del leader ribelle insospettisce Frank Nyakairu, uno dei maggiori conoscitori e analisti del conflitto ugandese. "Periodicamente Kony viene fuori con queste uscite: per rompere l'isolamento e la pressione su di lui, rilascia dichiarazioni concilianti", riferisce a PeaceReporter. "Penso che voglia solo guadagnare tempo, rimanendo nei suoi nascondigli nella foresta e tentando di sopravvivere. ". La storia non depone a favore di Kony e del Lra, autori di clamorosi voltafaccia e responsabili del fallimento di numerose iniziative di pace.
Joaquim ChissanoLa buona notizia è che, malgrado Kony, il nord Uganda si sta riprendendo da un conflitto che aveva costretto l'80 percento dei civili della zona a rifugiarsi nei campi per sfollati. Il Lra, ridotto secondo alcune fonti a poche centinaia di uomini sparsi nelle zone di confine tra Repubblica Centrafricana, Congo e Sudan in attesa di essere disarmati, non costituisce più un reale pericolo. Ciononostante le autorità ugandesi non si fidano di Kony, e recentemente le Forze Armate hanno fatto sapere di essere pronte a riprendere le operazioni militari. Proprio la paura di finire nuovamente sotto il tiro dei cannoni ugandesi potrebbe aver spinto Kony a rimescolare le carte.



sabato 16 agosto 2008

Benfica Inter - Eusebio Cup - 15 agosto

Fonte: Blog Rimessalaterale

L'Inter si e' aggiudicata la prima edizione della 'Eusebio Cup' battendo il Benfica 5-4 dopo i calci di rigore. Per 90' Mourinho ha testato la condizione d'Ibrahimovic. Fra i portoghesi bene Aimar, Reyes, Nuno Gomes e David Luiz. I nerazzurri si affidano allo svedese (che ai rigori sbaglia) ed all'ormai italiano Balotelli, che gioca uno scorcio di gara al posto di Figo. Dal dischetto segnano Maxwell, Balotelli, Stankovic e Burdisso. Decide il rigore di Cambiasso.

mercoledì 6 agosto 2008

Sorrisi dall'EuroInter. Mancini stende il Bayern

Fonte: Gazzetta.it

I nerazzurri vincono a Monaco con un gol da applausi del brasiliano. Toldo insuperabile. Mourinho: "Miglioriamo gara dopo gara. Ranieri? Siamo 3-1 per lui... Nei preliminari comunque farò il tifo per la Juve"

L'esultanza di Mancini all'Allianz Arena. Ap
L'esultanza di Mancini all'Allianz Arena. Ap
MONACO (Germania), 5 agosto 2008 - L'inizio è incoraggiante. Se la missione di Mourinho è quella di dare vocazione europea a una squadra che ha dominato solo in Italia negli ultimi anni, i segnali arrivati dall'Allianz Arena possono essere interpretati come un primo passo. Il gol di Mancini al 6' del secondo tempo consegna all'Inter il Trofeo Pirelli, la coppa extralarge dedicata a Beckenbauer e un bel carico di autostima.
L'INIZIO - Il modulo annunciato è il 4-3-3, ma Adriano è ben più isolato del previsto con Mancini a sinistra e Figo a destra, larghi sì ma pure appiattiti a copertura della metà campo. In compenso dietro non si rischia niente, e Cambiasso (centrale difensivo improvvisato accanto a Burdisso) finisce per fare un figurone. Complessivamente l'Inter è comunque contratta, è il Bayern a tenere in mano il pallino del gioco.
FISCHI SU JURGEN - Klinsmann cambia tre volte il modulo rimediando poca qualità e qualche fischio dai suoi tifosi alla prima uscita casalinga che si chiude con l'infortunio di Demichelis. Sul campo è Lahm il pericolo principale per Toldo, che controlla senza problemi un diagonale del nazionale tedesco, per poi rischiare di più sulla conclusione di Altintop al 23'. Dalla parte opposta spetta ad Adriano, al 18', l'unico tentativo nerazzurro del primo tempo (punizione controllata da Reinsing): il brasiliano regala sorrisi, essendo sempre nel vivo del gioco per dettare il passaggio o cercare la conclusione.
AMANTINO 18 CARATI - Nella ripresa il gol di Mancini: è il 51' quando Figo apre il campo al brasiliano sulla sinistra; il controllo e il tocco a scavalcare il portiere sono da manuale. Al netto di qualche errore di Muntari e Zanetti, l'Inter prende fiducia e difende il risultato con ordine. Certo, Toldo è più che determinante, perché salva su Kroos (più volte), e Lucio. Ma quando Balotelli su punizione va a un passo dal 2-0, il successo nerazzurro assume controni più nitidi. Una serata non esaltante, che può anche accontentare come primo assaggio. Il viaggio europeo prosegue verso l'Olanda: Siviglia e Ajax sono i due prossimi esami preparatori. Destinazione Champions League.
SODDISFATTO - Nel frattempo, Josè Mourinho sottolinea: "Per noi è stato un buon allenamento. Abbiamo giocato contro una grande squadra che tra pochi giorni esordirà in Bundesliga e che ovviamente è più avanti di noi nella preparazione. Cambiasso si è adattato molto bene a giocare come centrale in difesa. E anche Burdisso è andato bene. La squadra mi è parsa ben equilibrata in campo. Nel secondo tempo abbiamo giocato meglio gestendo maggiormente il possesso palla. Gli ultimi 15 minuti sono stati importanti per mantenere il vantaggio. Durante la stagione capiterà spesso di dover gestire il risultato nei minuti finali. Toldo ha fatto tre parate molto determinanti. Quello che mi è piaciuto di più è stata l'evoluzione della squadra. Partita dopo partita giochiamo sempre meglio. Abbiamo quattro amichevoli pericolose contro: Bayern, Siviglia, Ajax e Benfica. Le abbiamo scelte perché volevamo gare impegnative, non partite da vincere quattro o cinque a zero.
LA POLEMICA - Mourinho poi torna sulla polemica con il tecnico juventino Claudio Ranieri: "La storia è semplice, Ranieri ha parlato una volta ed è stato felice, poi ha parlato una seconda volta ed è stato felice, dopo ha parlato una terza volta, ed è stato ancora più felice. Io ho parlato una volta sola e lui si è un po' arrabbiato. Se vogliamo finire qui per me va benissimo. Tre a uno per lui, ma il mio gol è stato bellissimo. Perdere tre a uno non piace a nessuno ma va bene così, accetto la sconfitta. Comunque nel preliminare di Champions League io tiferò per la Juventus e per Ranieri". Partita chiusa. Almeno per ora.