domenica 27 settembre 2009

Mondiale Inter Campus: tutti vincitori

Fonte: Inter.it

FIRENZE - Di muri se ne sono costruiti tanti nel mondo e la maggior parte erano per dividere, per separare. A Firenze, la quinta tappa del mondiale Inter Campus, è stato il giorno del muro. Ovviamente non era una separazione quella in atto ma il naturale evolversi del rapporto tra le delegazioni Inter e le scuole toscane. Due bambini e un accompagnatore infatti, hanno messo la loro impronta sul presente della scuola primaria Baracca di Firenze. Un'impronta, una firma che speriamo resti indelebile non solo sul muro dell'istituto o sullo striscione che verrà fatto sfilare alla prossima marcia per la pace, ma nella memoria dei bambini italiani che avevano preparato l'incontro con vera e propria dedizione. Tutti a ballare con gli angolani o ad ascoltare le storie di chi giunge da terre lontane come Amir dall'Uganda portiere e ballerino che per andare a scuola percorre ogni giorno 42 kilometri. Quanti ne faccia con le proprie gambe alla fine non sarà chiaro a nessuno, tra un passaggio e l'altro, anche nel paese dei Crested Creed, sulle sponde del Lago Vittoria, quello che conta è poter giocare a calcio. Non tutti i bambini sono fortunati come lui. Lo dice con il sorriso, tra lo sbigottimento dei bambini italiani. L'incontro era patrocinato dalla Federazione Italiana Gioco Calcio settore giovanile e scolastico.

Calcio che è da sempre certamente nel Dna anche degli Inter Club. Quello di Magenta ha consegnato, grazie anche al supporto del comune, materiale tecnico a due delle delegazioni presenti al Girasole: Bulgaria e Polonia. I primi già presenti allo scorso torneo intitolato alla memoria di Enrico Cucchi, i secondi invitati alla prossima edizione.

Nel pomeriggio, sempre a proposito di calcio, le nazionali scendono in campo per l'ultima giornata di gare.
Una prima considerazione non ci sono ne vincitori ne vinti, ce lo eravamo già detti, ma dalla voglia che i ragazzi ci mettono sui nove campi di Coverciano, è chiaro che per tutti loro, oggi non sarà una passerella. Gli organizzatori, per il giusto svolgersi del torneo, hanno preposto tre persone per campo oltre al direttore di gara federale. Un giudice e due team manager che per tutta la settimana hanno seguito le vicissitudini dei bambini delle diverse delegazioni.

Insomma tanta voglia di fare bene soprattutto per coloro che lottavano per i primi posti. A separare Camerun ed Iran prima delle gare solo due punti, ritardo che gli iraniani hanno saputo cancellare con una giornata quasi perfetta. I leoncini però, come nella sfida diretta di ieri, hanno saputo rispondere colpo su colpo alle vittorie dei rivali.

Alla fine tutti insieme in mezzo al campo a festeggiare un arrivo a pari punti a quota 64. Terza piazza per il Brasile (57), che ha saputo dimostrare di saper essere squadra quando il gioco si faceva duro, mentre il quarto posto è andato ai dodici ragazzi e alle due ragazze dell'Uganda (55). Poi Colombia (54), Slovenia (50) e via via tutte le altre in una giornata di festa indimenticabile per tutti.

La sera in piazza Marsiglio Ficino si apre con i palloncini bianchi che abbracciano il cielo, Roberto Scarpini dal palco e tutte le delegazioni che hanno partecipato al torneo.
Figline Valdarno si presenta al gran completo e una dopo l'altro salgono i bambini che hanno animato la vita della cittadina toscana per l'ultima settimana. Saranno premi per tutti, compresa una bicicletta, ultima meraviglia di una settimana che non si potrà mai scordare. Ci sono Valerio Pelini, direttore generale della Regione Toscana e Riccardo Nocentini sindaco e padrone di casa. Coppe e medaglie per tutti e il documentario di Gabriele Salvatores che introduce il mondo Inter Campus ai meno esperti.

Oggi è l'ultimo giorno per stare insieme, sedimentare amicizie e lasciarsi, chissà, forse con qualche lacrima.
Il muro è ormai completamente colorato e lo è in maniera indelebile.

venerdì 25 settembre 2009

Inter Campus Uganda & Medici con l'Africa Cuamm

In campo contro l'esclusione e la povertà. Anche Medici con l'Africa Cuamm ai Mondiali Inter Campus con Inter Campus Uganda (in collaborazione con Inter Club Kayunga, il primo Inter Club africano della storia dell'Internazionale F.C.). Immagini da Naggalama (Uganda) di Nicola Berti.

giovedì 24 settembre 2009

mercoledì 23 settembre 2009

Inter Campus Uganda

Dal 27 ottobre al 4 novembre 2008 si è tenuto il primo corso Inter Campus in Uganda.
10 allenatori della scuola di Nagallama/Mukono hanno partecipato alle lezioni di teoria ed agli allenamento con i 200 bambini, che hanno ricevuto l'equipaggiamento sportivo firmato...INTER.
Alla festa di inaugurazione organizzata con i medici responsabili di CUAMM-Medici con l'Africa hanno presenziato le autorità distrettuali e i media locali, oltre ai rappresentanti dell'INTER CLUB KAYUNGA...



Realizzazione a cura di Ernesto Farina

martedì 22 settembre 2009

Coppa del Mondo Inter Campus 2009 - Le terre di Inter Campus

Coppa del Mondo Inter Campus in Toscana su Inter Channel. Centinaia di bambini provenienti da 19 Paesi diversi, vivono una giornata intensa: costruzione di stendardi, giochi senza frontiere, visite...

lunedì 21 settembre 2009

Cagliari 1 - INTER 2

Un'Inter svogliata e disattenta pareggia e passa in vantaggio, vincendo una partita assolutamente immeritata.

Come (quasi) tutte le squadre di coppa delude sotto l'aspetto del gioco. Forse l'apporto psico-fisico di mercoledì ha influito su quello di oggi. Anzi credo proprio che si possa togliere il "Forse". Ha influito e stop.

Inter Milan Argentine striker Diego Milito scores during a Serie A soccer match between Inter Milan and Cagliari, in Cagliari, Italy, Sunday, Sept. 20, 2009. Inter Milan won 2-1.

Milito. Grandissimo attaccante, grandissimo atleta, uomo chiave per l'Inter quasi al limite dell'insostituibilità.

Malino il resto, tranne Lucio (imperioso). Perfino Mourinho non sembra avere l'asso nella manica, salvo il solito Balotelli, che comunque fa sempre il suo macello là davanti.
L'episodio dell'espulsione è quantomeno grottesco, ma ci stà, uno così le antipatie se le attira contro, e poi diciamocelo: è un'ulteriore dimostrazione ai Gufazzi che i manipolatori forse non siamo noi, e che certi favori non esistono più (quantomeno nei modi). Orsato fa tenerezza, e vederlo sfogarsi così sul mister mi ha fatto sorridere.

Ma torniamo al resto. Malino, dicevamo, il centrocampo che ha lasciato campo al Cagliari, che sfruttando il fattore campo, e un modulo decisamente più convincente del nostro vecchio 4-3-3, ha fatto della zona centrale del campo suo terreno di conquista. Peccato per Motta, ma dai signori Zanetti e Stankovic mi aspetto sicuramente qualcosa di più, Cambiasso è intoccabile a prescindere dall'infortunio.

Preferirei parlare poco del resto, anche perchè c'è poca Inter di cui discutere.

Di positivo c'è che bastano 5 minuti e un Milito per ribaltare il risultato quando si gioca male...a dimostrazione dell'enorme potenziale a disposizione.

Inter Milan Argentine striker Diego Milito, right, celebrates after scoring with his teammate Samuel Eto'o of Cameroon, during a Serie A soccer match between Inter Milan and Cagliari, in Cagliari, Italy, Sunday, Sept. 20, 2009. Inter Milan won 2-1.

Sono tutti avvertiti!
Non fate girare i 5 minuti a Milito

venerdì 18 settembre 2009

I Mondiali di Inter Campus Trecento bambini in Toscana

Fonte: Gazzetta.it

Un altro calcio fra Firenze e Siena (con trasferta a Milano) dal 18 al 29 settembre: le delegazioni di 20 Paesi "difficili" si ritrovano per un torneo. Si gioca a Coverciano, si conoscono i coetanei delle scuole medie italiane, si vede Inter-Napoli, si cerca di costruire un futuro di integrazione e di felicità. Moratti: "E' un premio per i bambini, ma anche per noi

MILANO, 10 settembre 2009 - C'è un Mondiale di calcio in cui non ci saranno sconfitti, ma 20 coppe per 20 squadre. Ci sono delle squadre in cui i giocatori non sono stati scelti scartando i più deboli, ma premiando chi, nella vita, aveva dovuto faticare di più. Ci sono giocatori che non sono star viziate e abituate alla business class, ma bambini che non avevano mai abbandonato il proprio campetto, e che mai erano saliti su un aereo. C'è un altro calcio, dal 18 al 29 settembre in Toscana: è quello di " Toscana 2009 - Coppa del Mondo Inter Campus".

prima edizione — E' alla prima edizione, si terrà fra Firenze, Siena e Milano: sarà un campionato mondiale, un raduno di delegazioni provenienti da tutti i Paesi in cui opera Inter Campus, un programma lanciato nel 1997 che ha creato scuole calcio nei luoghi più "difficili" del pianeta. Non per recrutare nuovi talenti, ma usando il pallone come come strumento educativo per restituire a 10.000 bambini bisognosi (tra gli 8 e i 14 anni) il diritto al gioco. Di questi 10mila, 300 (tutti fra gli 11 e i 12 anni) passeranno una decina di giorni in Italia, vivranno insieme a Figline Valdarno, giocheranno sui campi di Coverciano, visiteranno Milano e faranno un giro d'onore a San Siro prima di Inter-Napoli. Partita che vedranno da vicino, conoscendo gli idoli visti, al massimo, in tivù.

Il backstage del documentario di Salvatores. Origlia
Il backstage del documentario di Salvatores. Origlia

venti delegazioni, 300 bambini — Le delegazioni arrivano dai 20 paesi in cui opera Inter Campus: Angola, Argentina, Bolivia, Bosnia Herzegovina, Brasile, Bulgaria, Camerun, Cina, Colombia, Cuba, Iran, Libano, Marocco, Messico, Paraguay, Polonia, Romania, Slovenia, Uganda, a cui si aggiunge una congiunta Israele-Palestina, segnale forte di unione in un'area drammaticamente divisa. Ogni "squadra" è composta da quattordici bambini, scelti favorendo chi vive in situazioni di abbandono (perché ha perso i genitori) o di grande disagio. Saranno accompagnati da operatori, istruttori, psicologi ed educatori e saranno accolti in Italia dai loro coetanei delle scuole medie di Firenze e Siena. Ogni classe "adotterà" una o più squadre, da tempo lavora per studiare cultura, tradizioni e folklore del loro paese, attraverso lezioni e giochi.

le parole di moratti — Massimo Moratti, presidente dell'Inter, è intervenuto oggi ala presentazione dell'iniziativa. Ha così descritto Inter Campus: "Inter Campus non nasce da cose complicate, ma dal fatto che se conosci situazioni di grande povertà, viene istintivo voler fare qualcosa. Il calcio in questo ha la possibilità di fare molto di più degli altri: è amato, offre un contatto diretto con grand club, attraverso il calcio si fanno cose bellissime. Siamo partiti con le favelas in Brasile, siamo intervenuti durante la guerra in Kosovo, siamo stati in Israele e poi siamo andati in tanti Paesi, con la stessa, bellissima risposta da parte dei bambini, che hanno vissuto e vivono questa esperienza come una cosa che gli arrivava inaspettata. Si sentivano considerati, avevano trovato un 'amico', si sentivano importanti, con la maglia. Da qui l'idea di Massimo Moretti (presidente di Inter Campus ndr) di vivere un sogno non sognato, con la Coppa del Mondo. L'Italia per loro era un Paese spettacolare, ma anche per noi è spettacolare vedere questi bambini felici. Questa Coppa del Mondo è un premio, per i bambini, e anche per noi"

Vista sui campi di Inter Campus. Origlia
Vista sui campi di Inter Campus. Origlia

ambasciatori e premiati — Una fusione totale fra ragazzi italiani e stranieri, provenienti da zone "difficili" del Mondo, che ha, nelle intenzioni di Inter Campus e dei partner (la Fondazione Monte dei Paschi e la Regione Toscana), un doppio intento: far passare giorni felici giocando a pallone, e portare da noi ambasciatori di mondi lontani e talvolta soggetti a pregiudizi. Poi, ci sarebbe anche il torneo di calcio: partite sui campi di Coverciano, e alla fine anche dei vincitori. Che saranno preiati nella serata del 25, quando sarà proiettato il documentario di Gabriele Salvatores “Viaggio nel mondo di Inter Campus”, già presentato al Festival Internazionale del film di Locarno 2008. Le coppe delle prime tre classificate si distingueranno dalle altre per una targhetta sul piazzamento. Ma stavolta, davvero, i risultati e i fattori tecnici sono marginali.

mercoledì 16 settembre 2009

Ai Bindun il premio Giacinto Facchetti


Fonte: La Provincia del 15-09-2009

RODEROL'Inter Club Roberto Vecchioni Stradella ha deciso di assegnare il premio «Giacinto Facchetti» (lo scorso anno consegnato al presidente Moratti) a Romano Parnigoni in rappresentanza dei Bindun. L'annuncio è arrivato da Beppe Bergomi nel corso della festa del gruppo organizzata sul colle del San Maffeo. Festa che è iniziata col la messa celebrata nella chiesetta dedicata alla Madonna degli Angeli dal vescovo di Lugano Pier Giacomo Grampa (nella foto), invitato da Gerardo Nostran, di Rodero, autista e tuttofare alla diocesi ticinese. «È con piacere che ho accolto l'invito - ha detto monsignor Grampa - anche perché le mie discendenze sono comasche: mia madre era una Porro di Erba e mio zio, un altro Porro, è stato sindaco di Erba negli anni "60/"70. «Quello dei Bindun? è un gruppo che ha fatto della fraternità una scelta di vita per ridare gioia e sorriso ai volti preoccupati e segnati dall'avversa fortuna. Nelle visite pastorali alle 256 parrocchie della diocesi non ho mai trovato un gruppo così compatto, unito e numeroso». Molti, infatti, i sostenitori sono intervenuti: gli alpini, ex giocatori ed ex sportivi. Fra tutti Beppe Baresi, allenatore in seconda dell'Inter, e Beppe Bergomi. Attualmente il gruppo ?I Bindun? è impegnato a portare avanti il progetto ?Villaggio della Speranza? in Argentina, oltre al sostegno di molte iniziative a favore dei sei centri gestiti da Agorà '97.

martedì 15 settembre 2009

Inter Campus: in Toscana l'ombelico del mondo

Fonte: Inter.it

FIRENZE - È la presentazione di un evento unico al mondo, quella che si è svolta stamattina a Palazzo Strozzi Sagrati. Dal 18 al 28 settembre 2009, con il patrocinio della Regione Toscana e della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, più di trecento bambini provenienti da tutti gli Inter Campus del mondo si ritrovano a Firenze e Siena. Partite al centro tecnico di Coverciano, valide per la conquista della Coppa del Mondo Inter Campus, molto gioco, nel senso più semplice del termine, e ancora la cooperazione con le scuole, che dei diciannove Paesi rappresentati faranno un soggetto di studio e dei bambini dei veri e propri ambasciatori delle proprie realtà.
A prendere la parola per primo il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, che ha sottolineato l'impegno dell'Inter sul fronte della solidarietà, definendo quanto fatto da Intercampus la possibilità di offrire ai bambini una sorta di "sogno insperato".

A nome dell'Inter, Massimo Moratti ha ringraziato la Regione Toscana e la Fondazione Monte dei Paschi di Siena per aver sostenuto la manifestazione. "Inter Campus non nasce da cose complicate, ma dal fatto che se conosci situazioni di grande povertà, viene istintivo voler fare qualcosa. Il calcio in questo ha la possibilità di fare molto di più degli altri: è amato, offre un contatto diretto con grand club, attraverso il calcio si fanno cose bellissime. Siamo partiti con le favelas in Brasile, siamo intervenuti durante la guerra in Kosovo, siamo stati in Israele e poi siamo andati in tanti Paesi, con la stessa, bellissima risposta da parte dei bambini, che hanno vissuto e vivono questa esperienza come una cosa che gli arrivava inaspettata. Si sentivano considerati, avevano trovato un 'amico', si sentivano importanti, con la maglia. Non abbiamo corso per sviluppare questa realtà, ma abbiamo preferito trovare le condizioni e gli istruttori giusti. Bisognava fare attenzione. Da qui l'idea di Massimo Moretti di vivere un sogno non sognato con la Coppa del Mondo. L'Italia per loro era un Paese spettacolare, ma anche per noi è spettacolare vedere questi bambini felici. Tutto questo è figlio di una grande semplicità di fondo, e vedere questi bambini felici è il grande riscontro. Noi non troviamo campioni attraverso Inter Campus, non c'è un ritorno apparentemente, ma la simpatia, la benevolenza, il passaparola fra varie nazioni vale talmente tanto che supera qualsiasi eco agonistico della squadra e delle sue grandi vittorie. Questa Coppa del Mondo è un premio, per i bambini, e anche per noi".

Massimo Moretti, presidente di Inter Campus, ha dettagliato l'iniziativa. "I bambini terminano la loro esperienza a tredici anni, data che collima con il termine della scuola dell'obbligo e frequentarla, cosa che non è facile in molti Paesi. Noi siamo dentro le loro realtà, negoziamo a volte perfino con i narcotrafficanti, con chi ricicla i rifiuti, noi accompagniamo i bambini nelle loro realtà, e la maglia per loro è un simbolo di dignità. Il momento del gioco è sempre quello più bello e in tanti Paesi i bambini non possono giocare. In Brasile, noi dovevamo scegliere pochi bambini su quattromila, così abbiamo delegato la scelta agli organizzatori locali, sulla base di chi ha avuto le maggiori difficoltà. Questi bambini, che non hanno nulla, hanno saputo riconquistare l'altruismo e ce lo hanno insegnato di nuovo. Avremo con noi una delegazione di Israele e Palestina, che staranno con la stessa casacchina: li abbiamo convinto, anche grazie alla fondazione Perez, a essere uniti. I bambini non hanno colpe: le loro storie sono storie delle famiglie, che hanno grande dignità, che incontreranno degli altri bambini, degli amici. In un momento in cui l'immigrazione viene così dibattuta, il fatto che noi si faccia grande cooperazione, con molta umiltà, è importante. Ho trovato in chi ci affianca in Toscana grande affinità. Mancherà solo Cuba, fra gli Inter Campus, là si teme che venga inquinato lo spirito rivoluzionario, ma sono stati proprio loro i primi a incitarci a continuare quanto fatto sino a oggi".

Gabriello Mancini, presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, ha spiegato lo spirito della scelta fatta. "Vorrei sottolineare la collaborazione che la nostra fondazione ha con la Regione Toscana, che si articola in molti progetti. Alla base noi abbiamo un concetto di sussidiarietà, come fondazione bancaria, e in questo caso la collaborazione con Inter Campus ci mette in grado di svolgere un'intervento simpatico. Fondazioni come la nostra nascono per promuovere lo sviluppo del territorio di riferimento, noi cerchiamo di dare una risposta positiva per guardare anche lontano, perché far crescere un territorio non vuol dire solo aumentare un reddito, ma aumentare il senso etico, morale, educativo e mirare allo sviluppo di una crescita collettiva della comunità".

Massimo Toschi, assessore regionale alla cooperazione internazionale, ha avuto parole convinte. "Questa mattina sono stato alla celebrazione dei quindici anni di Emergency, proprio Milly Moratti è il Presidente della Fondazione: nel cuore dell'Africa sono stati più di duemila i bambini operati nell'opsedale a Khartoum, in Sudan. È un periodo particolare per Firenze e per la Toscana, viviamo la solidarieta, ma Inter Campus è un'azione di grande politica: arriveranno bambini dall'Iran, dal sud del Libano, da Israele e da Palestina, non è una cosa semplice. Si muovono con loro le famiglie che consentono ai figli di partecipare, si muovono le realtà di vita. Dare scuole e cibo a questi bambini vuol dire costruire il futuro del mondo. Dieci giorni bellissimi li attendono, ma non solo, questa esperienza vuol dire farne straordinari testimoni di pace, da grandi si ricorderanno di aver giocato fra di loro. Mettere insieme bimbi di Paesi diversi non è solo un'azione di umanitaresimo, è una grande azione verso il futuro, per la quale è giusto ringraziare l'Inter e Massimo Moratti".
Due numeri a spiegare "Toscana 2009, la Coppa del Mondo Inter Campus": 19 paesi presenti, per 1 sola umanità.

Le informazioni e gli aggiornamenti sul progetto Inter Campus sul sito: [-]intercampus.inter.it

venerdì 11 settembre 2009

Inter Campus presenta la I° Coppa del Mondo

Fonte: Inter Campus

FIRENZE - Trecento bambini provenienti da 21 Paesi daranno vita, dal 19 al 28 settembre 2009, a "Toscana 2009 - Coppa del Mondo Inter Campus", iniziativa di solidarietà internazionale organizzata da Regione Toscana, Fondazione Monte dei Paschi di Siena e F.C. Internazionale.

La manifestazione si terrà a Firenze, Siena e Milano. L'evento si svolge nell'ambito della Conferenza Regionale sulla Cooperazione Internazionale in programma a Siena il 23 e 24 settembre '09.

Per presentare l'iniziativa è stata organizzata una conferenza stampa che si terrà giovedì 10 settembre 2009, alle ore 12, nella "Sala Pegaso" di Palazzo Strozzi Sacrati, sede della Presidenza Regionale, in Piazza Duomo 10 a Firenze.

Sono annunciati gli interventi del presidente della Regione Claudio Martini, il presidente dell'Inter Massimo Moratti, l'assessore regionale alla cooperazione internazionale Massimo Toschi, il presidente di Inter Campus Massimo Moretti ed il presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena Gabriello Mancini.

venerdì 4 settembre 2009

Inter campus. A settembre il mondiale di calcio di palla in strada

Fonte: Il Sole 24ore

Un mondiale di calcio tutto particolare quello che si giocherà in Italia a settembre. Le squadre sono tutte fatte da atleti provenienti da ogni parte del mondo e tutti coinvolti dall'Inter Campus. A questo mondiale partecipa anche una squadra dell'Angola, composta da 14 bambini e 3 adulti. I ragazzi provengono dai quartieri poveri della città come la Lixeira che in portoghese vuol dire discarica, o da Roque Santeiro che è il mercato nero più grande dell'Africa. Alcuni di loro sono ragazzi di strada. Gli Inter campus, tuttavia, non hanno nulla a che fare con il reclutamento di talenti calcistici. Lo scopo è esclusivamente educativo e sportivo.

Massimo Seregni, responsabile di Inter Campus, in questi giorni è proprio a Luanda dove sta lavorando con la squadra di bambini del centro sportivo Don Bosco, partner locale dell'iniziativa. «Questa realtà è nata 12 anni fa», ha detto ad Agiafro Seregni, «è ormai siamo presenti in 20 Paesi in tutto il mondo. In Africa, oltre che in Angola, operiamo in Camerun, Uganda e Marocco. Quest'anno, in occasione del centenario dell'Inter, abbiamo deciso di radunare tutte queste realtà per una festa che faremo in settembre in Italia, in Toscana. È stato chiamato campionato del Mondo, ma l'aspetto sportivo è minore. L'intento è quello di far incontrare tutti questi ragazzi, farli conoscere e poi regalargli anche momenti di svago. Ci sono già molti artisti 'interistì che vogliono partecipare a questo evento, come Ligabue. Insomma, lo scopo è culturale, sociale, educativo e poi sportivo. Certo, ci sarà anche il campionato e per questo siamo ospiti di Coverciano».
In Italia si incontreranno oltre 700 ragazzi. Padre Stefano Tollu, salesiano, e responsabile del centro sportivo Don Bosco di Luanda, spiega Inter campus: «Si inserisce nell'attività che da cinque anni svolgiamo con i ragazzi. Un'attività sportiva che coniuga anche l'aspetto educativo. Anzi, soprattutto questo. I ragazzi provengono tutti da situazioni di disagio, dai quartieri più poveri e a rischio della capitale e l'attività sportiva diventa uno strumento straordinario per farli sentire dentro un progetto, soggetti vivi della società e non più ai margini o sulla strada». I ragazzi angolani si incontreranno con quelli cinesi, dell'America Latina, del Libano, dell'Iran, con i palestini, gli israeliani e quelli dell'Europa dell'Est.

giovedì 3 settembre 2009

Sono aperte le iscrizioni all' Inter Club Kayunga - Uganda.


Le quote sono state fissate il 12 giugno dall'assemblea in:
- 25 Euro > 14 anni
- 10 euro sino a 14 anni compresi
-
soci Ugandesi 2,5 Euro

Chiunque volesse iscriversi può farlo inviando una e-mail a Ernesto Farina Vice Presidente ernyele@alice.it

AFFRETTATEVI, l'INTER quest'anno corre ancora più forte!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

FORZA INTER!!!!

Il Presidente
Italo Nessi

mercoledì 2 settembre 2009

Ubuntu cup project


Fonte: Ecoinformazioni


Il social-soccer passa per Cernobbio. In occasione del VII Forum internazionale di Sbilanciamoci! di sabato 5 settembre si svolgerà a Como presso la parrocchia di San Bartolomeo in via Rezia una delle partite del quadrangolare di calcio a cui parteciperanno giocatori di diversi paesi tra cui alcuni sudafricani.

Nel 2010 si svolgeranno in Sudafrica i prossimi mondiali di calcio.

Partendo dai problemi della sicurezza nei cantieri per la costruzione degli stadi sudafricani ed ottenendo l'eliminazione di forme di subappalto e sfruttamento dei lavoratori con la garanzia di remunerazioni adeguate e dignitose, i sindacati sudafricani hanno imposto alla Fifa e alle imprese costruttrici l'adozione di un codice di condotta ispirato ai temi della campagna per Decent work.

Questa campagna vuole portare all'adozione della convenzione promossa dall'Ilo (International Labour Organization) e l'assunzione nella legislazione dei paesi sottoscrittori di standard di vita e di lavoro dignitosi per tutti i lavoratori nel mondo.

Collegando le iniziative sudafricane alle centinaia di tornei di calcio diventati occasione di integrazione, sostegno a progetti di volontariato, attività di found rising, ecc. è stata promossa una manifestazione internazionale di social-soccer che si concluderà a East London nel 2010 contemporaneamente ai mondiali di calcio Fifa.

In considerazione del valore attribuito ai temi della solidarietà internazionale e della difesa delle condizioni di vita dei lavoratori dalla campagna Sbilanciamoci!, in occasione del Forum che si terrà a Cernobbio sabato 5 settembre 2009, verrà organizzato un quadrangolare di calcio a cui parteciperanno giocatori di diversi paesi tra cui alcuni sudafricani.

I dettagli dell'iniziativa saranno comunicati alla stampa mercoledì 2 settembre alle 11.30 allr'aci in via Anzani 9 a Como nella Conferenza stampa di presentazione del Forum di Sbilanciamoci!.

Info 348.5544752.