Fonte: De Rerum Calciorum

E’ chiaro dunque che la sfortuna è stato un elemento importante ma non è stato l’unico e che bisogna lavorare sulle altre cause per migliorare e far sì che non succeda più.
E qui si ripropone sempre lo stesso noioso refrain: dove sono le forze fresche? Se sostituisci Milito con Muntari e Pandev con Coutinho è evidente che la panchina langue. Mancano le alternative di peso. Manca il Balotelli capace di inventarsi qualcosa, manca il centrocampista di qualità che faccia cambiare marcia alla manovra, manca l’attaccante che faccia rifiatare i titolari. Mi rendo conto che sto ripetendo queste cose almeno una volta la settimana e che sto diventando noioso, ma purtroppo l’Inter attuale ha questi problemi. E allora perché non provare con il rombo, tenere Pandev in panchina e farlo entrare per far rifiatare Eto’o o Milito? Anche perché i quattro lì davanti rientrano poco e quindi il centrocampo va in sofferenza. Il modulo 4-2-3-1 può utilizzarlo all’occorrenza ma non è attuabile sempre e soprattutto non è fattibile se non hai delle riserve all’altezza.
Anche perché purtroppo molti dei titolari non sono in condizioni fisiche accettabili e di conseguenza il rendimento non è all’altezza. Milito per esempio non è ancora al top, Stankovic, Pandev e Cambiasso nella ripresa sono calati.
Ma tanto nel post di ieri sera quanto all’inizio di questo post ho sottolineato che avremmo potuto vincere e che le occasioni migliori le abbiamo avute noi. Dunque non è tutto da buttare? Assolutamente no. Per esempio ho visto

Nel complesso sono abbastanza tranquillo. Certo regalare tre punti alla Rometta mi ha fatto girare i maroni parecchio però pazienza. E’ un incidente di percorso. Adesso ci rialziamo e andiamo avanti. Le belle partite contro Palermo e Bari ci hanno fatto dimenticare che siamo ancora una squadra da “lavori in corso”. Dobbiamo recuperare elementi importanti come Zanetti e Thiago Motta e valide alternative come Santon. Inoltre bisogna dare tempo e fiducia a Benitez. Certe volte gli interisti hanno memoria corta e magari si sono già scordati che anche Mourinho ebbe un inizio non facile, perse pure lui alla quinta giornata e per vedere un’Inter accettabile abbiamo dovuto aspettare fino a novembre.
Quindi niente processi, niente accuse a giocatori e allenatore, niente nostalgie mourinhiane. Benitez non è Mourinho ma non è nemmeno il primo pirla che passa. Sa il fatto suo e presto vedremo i frutti del suo lavoro.
Abbiamo buttato al vento tre punti ma siamo ancora primi, in discreta forma e consapevoli di poter disputare un’altra stagione da protagonisti.
Quindi digeriamo in fretta quest’amarezza e guardiamo avanti. Fra tre giorni c’è il Werder Brema e fra una settimana ospitiamo la Juventus. Quale migliore occasione per riscattarci e rilanciare le nostre ambizioni?
FORZA INTER !!!