sabato 17 dicembre 2011

Vita da club

1. Abbiamo ritirato i gadgets ed iniziato la loro distribuzione. Chiediamo ai soci di mettersi in contatto con le persone di loro riferimento per il ritiro

2. Invitiamo i soci che non l'abbiano ancora fatto a fornire il proprio email scrivendo a Ernesto: ernyele@alice.it Invitiamo ancora tutti a procurarvi la tessera del tifoso, unico strumento in grado di farvi entrare allo stadio per qualunque partita utilizzando i due abbonamenti a disposizione del Club.

3. nel mese di ottobre u.s. Italo Nessi e Bruno Venturini si sono recati in Uganda. Oltre al monitoraggio degli ospedali seguiti dall'Associazione Medici con l'Africa, i nostri due rappresentatnti si sono recati a Naggalama e ad Angal ove hanno fatto il punto della situazione riguardo gli Inter Campus.
Naggalama: abbiamo consegnato alla Preside, sig.ra Nabuyungo Josephine la somma di 450 Euro donata dai bambini della scuola elementare di Moltrasio, grazie all'interessamento del socio Claudio Bortolami e di sua moglie Wanda. Tale somma aiuterà la scuola nell'acquisto di mattoni e cemento per la costruzione di nuove aule. La scuola ha 1000 studenti e gli spazi sono carenti. Inoltre gli edifici esistenti richiedono lavori di manutenzione.
Ricordiamo che due insegnanti della scuola, attivi nelle attività sportive scolastiche, la scorsa estate sono stati invitati da Inter Futura a Pinzolo, ove sono rimasti una settimana, per uno stage nel quale erano presenti persone provenienti dai diversi Inter Campus del mondo.
Angal: purtroppo la scuola elementare attraversa problemi serissimi. Il turn over di insegnanti è troppo elevato. Sono pochissimi coloro che si fermano per più di un anno, essendo zona rurale considerata notevolmente disagiata. Il distretto paga gli stipendi erraticamente. Anche il preside è cambiato. Pertanto diventa difficile offrire agli studenti una scuola di qualità. Abbiamo quindi deciso di non focalizzarci sulla scuola, ma di cercare di coinvolgere per Inter Campus i bambini della zona con un progettino di socializzazione. Il Sig. Opio, autista dell'ospedale di Angal, unitamente a Ivan, studente diciassettenne di scuola secondaria, si sono impegnati a fare da referenti. Anche p. Luigi Sala, comboniano, è coinvolto nel progetto. Il Sig. Opio, amante delle gare di atletica, aveva già in passato offerto il suo tempo per allenare ragazzini ciechi in gare di corsa (ad Angal c'è anche una piccola scuola per bambini ciechi). L'allenatore tiene un capo di una corta corda con una mano ed il ragazzo cieco ne tiene l'altro capo.
Lo stesso Opio, con i suoi allievi ciechi, partecipò a gare nazionali vincendo alcuni trofei, per la soddisfazione sua e dei ragazzi.
Speriamo, avendolo investito del ruolo di referente, di dare continuità all'Inter Campus di Angal.
Allo stesso abbiamo lasciato 40 Euro (provenienti sempre dalla scuola di Moltrasio) per piccole spese di gestione.
Da domenica 13 novembre a domenica 20 novembre, Massimo Seregni con due allenatori di Inter Campus saranno sia a Naggalama che ad Angal ove forniranno palloni e attrezzature di gioco oltre che istruzione agli allenatori locali.
In Uganda abbiamo anche incontrato Tito Dal Lago, nostro segretario, sempre valido punto di riferimento. Ha provveduto a sdoganare il materiale inviato da Inter Campus e ad organizzare la permanenza del team in Uganda durante questa settimana.
Naturalmente abbiamo anche incontrato qualcuno dei nostri soci ugandesi, coi quali abbiamo scattato qualche fotografia, allegata.

4. Al momento, purtroppo, non siamo ancora riusciti a concretizzare l'evento pubblico con Roberto Vecchioni, presidente dell'Inter Club Stradella. Dopo aver contattato persone del suo staff a Campione d'Italia durante il suo concerto estivo ed avere scritto loro più volte non abbiamo ricevuto risposta. Ci riproveremo.

Molte grazie. Ciao.
Italo

giovedì 15 dicembre 2011

GIACINTO FACCHETTI, UNA BANDIERA IN MEZZO ALLA BATTAGLIA

Al termine di un’estate 2011 in cui qualcuno ha ignobilmente tentato di sporcarne l’universalmente riconosciuta immagine limpida ed onesta, pareva quasi doveroso tornare a spiegare alla gente chi fosse Giacinto Facchetti. Un uomo perbene che ha fatto dell’animo elegante il principale segno distintivo. Un talentuoso calciatore tutto classe e correttezza – sbocciato campione anche grazie alla consueta umiltà unita ad un’irreprensibile abnegazione – ancora oggi ricordato come il capostipite di quella particolare razza chiamata difensori-goleador. Un autorevole dirigente stimato in ogni sede, capace con merito di giungere sino alla poltrona di presidente della squadra, Nazionale esclusa, alla quale ha regalato l’intera vita sportiva: l’F.C. Internazionale, gloriosa società che, oltre ad avere avuto in Giacinto il suo biglietto da visita più confacente e luminoso, ha indissolubilmente intrecciato gran parte della propria storia con quella di Facchetti. La storia di un indimenticabile mito del calcio mondiale scomparso ormai cinque anni fa, ma che sventola costantemente nei cuori delle persone che l’hanno frequentato o semplicemente ammirato. Sventola come una bandiera, una bandiera in mezzo alla battaglia.

Per maggiori info: www.urbone.eu